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Guido Crepax e Valentina, l’eroina del fumetto erotico

Un'asta dedicata interamente al fumetto erotico, con un focus su Guido Crepax e la sua musa, Valentina

Nato a Milano nel 1933, Guido Crepax è uno dei massimi autori italiani di fumetti, il più noto nel campo del fumetto d’autore per adulti. Comincia giovanissimo, creando la sua prima storia a fumetti a dodici anni. Laureatosi in architettura, preferisce dedicarsi al disegno, prima come illustratore di cover di vinili (ne ha realizzate oltre trecento) e poi come grafico pubblicitario, firmando campagne per Shell, Campari, Rizzoli, alcune case di moda, Dunlop, Terital, ditte farmaceutiche e di cosmetici, e successivamente Volkswagen, Iveco, Breil, Fuji, Honda, Sharp e numerose altre aziende italiane e straniere.

 

Guido Crepax al lavoro nel suo studio, 1992

 

Nel 1965, grazie alla rivista Linus, torna ai fumetti per creare il personaggio che lo ha reso famoso in tutto il mondo: Valentina, a quel tempo, una delle poche protagoniste femminili nel mondo del fumetto, l’unica che sia invecchiata con il suo autore. Numerose altre eroine la affiancheranno negli anni successivi: da Bianca ad Anita, da Giulietta a Francesca. Meticolose e raffinate sono anche le sue trasposizioni a fumetti di alcuni classici della letteratura: da Emmanuelle all’Histoire d’O, da Justine a Venere in pelliccia, da Dracula a Frankenstein, dal Dottor Jekyll e Mr. Hyde a Giro di vite, da Poe a Kafka.

Complessivamente ha disegnato circa centoventi storie a fumetti e i suoi libri sono stati pubblicati in più di trecento edizioni nelle principali lingue conosciute. Ha lavorato anche per il teatro, il cinema e la televisione. Numerose le mostre personali che gli hanno dedicato in Italia e all’estero. Di lui hanno scritto Roland Barthes, Alan Robbe-Grillet, Gillo Dorfles, Umberto Eco e molti altri. Inventare giochi da tavolo è stato il suo principale passatempo. Ci ha lasciati il 31 luglio 2003. Creato dai familiari di Guido Crepax dopo la scomparsa dell’Autore, Archivio Crepax tutela e mantiene vivo il ricco patrimonio di immagini e contenuti frutto del lavoro del creatore di Valentina. Riunendo competenze di design, comunicazione e scenografia, i figli Antonio, Caterina e Giacomo hanno raccolto l’eredità culturale del padre. Mostre ed eventi, nuove edizioni, oggetti di design e progetti multimediali sono sviluppati nel rispetto dell’opera originale, evidenziando la grande attualità delle invenzioni creative dell’Autore.

 


Valentina, la musa di Crepax

 

Il catalogo raccoglie quindici tavole originali dedicate al personaggio cardine della carriera di Guido Crepax. Eccone alcune delle più iconiche.

 

La mangiatrice di tempo, 1973

Lotto 1, GUIDO CREPAX, Valentina – La mangiatrice di tempo, 1973. Stima € 5.500 – 9.000

Come nelle storie di Forest, una delle quali s’intitola proprio Tempo mangia tempo, Crepax si rifà ad alcuni personaggi del romanzo di Lewis Carrol, Alice nel paese delle meraviglie. Ci sono i gemelli Pinco Panco e Panco Pinco, il Brucaliffo e una sorta di mostruoso Bianconiglio che in questa tavola regala a Valentina il tempo allo stato liquido per poi farla scivolare giù da una cascata di capelli biondi che si riveleranno essere proprio quelli di una gigantesca Barbarella. Barbarella che Crepax immagina come una grande gallina, mentre Valentina, che è appena nata da un uovo, ammette di essere venuta dopo l’affascinante versione a fumetti di Brigitte Bardot.

 


 

Caduta Angeli, 1973

 

Lotto 3, GUIDO CREPAX, Valentina – Caduta angeli, 1973. Stima € 5.500 – 9.000

Caduta angeli è ambientata in una Venezia umida e decadente che non è più la città dell’infanzia dell’autore, quando, per sfuggire dai bombardamenti di Milano, vi aveva trascorso gli anni della guerra in una sorta di limbo. Tutto è avvolto da un’atmosfera nostalgica e da una sensazione di disagio, sottolineata anche dalle frequenti cadute in acqua di Valentina che crede di sentire ancora sul suo corpo l’inquietante presenza dei Sotterranei, simbolo delle sue paure inconsce nella maggior parte delle sue storie. In questa tavola tutte le vignette poste ai lati e sotto quella centrale, rappresentano una sequenza temporale che “ruota” intorno all’immagine centrale di Valentina di spalle che entra nuda nella stanza. Ognuna di questa vignette secondarie, rappresenta un momento della scena che accade simultaneamente a quell’immagine. In basso a sinistra, Valentina pronuncia la battuta fondamentale della scena: “Zitto!”, suggerendo al lettore che qualsiasi altra affermazione è superflua.

In basso a destra, la scena del rapporto amoroso riflessa nello specchio della porta di un armadio. Un altro montaggio tra quelli per cui Crepax è giustamente famoso. Sotto il profilo narrativo, invece, l’autore si diverte qui a raccontare la “scappatella” di Valentina con una sua “vecchia fiamma”, quell’Arno Treves che faceva già da terzo incomodo in storie precedenti come La discesa del 1966, sottolineando però il diverso atteggiamento della protagonista che alla fine della storia sceglierà di tornare a casa da Phil Rembrandt, il compagno di tutta una vita.

 


A proposito di Valentina, 1974

 

Lotto 4, GUIDO CREPAX, A proposito di Valentina, 1974. Stima: € 7.500 – 12.000

Questa illustrazione fa parte di una raccolta di omaggi che Crepax volle fare alla sua musa, il maestro milanese non ha mai nascosto di aver tratto l’ispirazione iconografica per la sua Valentina dalla diva del cinema anni ’20 Louise Brooks, ma forse oltre all’aspetto fisico la Brooks e Valentina hanno anche qualcosa di più profondo in comune. I due tennero una corrispondenza epistolare nel 1976 che molto ci rivela del loro rapporto:

L.B.: Fui mandata a fare film a Hollywood nel 1927, nessuno sapeva capire perché io odiassi tanto quel terribile posto distruttivo che a tutti gli altri sembrava un paradiso meraviglioso. Per me tutto questo era come un sogno terribile che faccio – sono perduta tra i corridoi di un grande albergo e non riesco a trovare la mia stanza, la gente mi passa davanti come se non potesse vedermi né udirmi. Così dapprima fuggii da Hollywood e da allora sono sempre fuggita. Ed ora, a 69 anni, ho messo da parte la speranza di trovare me stessa. La mia vita è stata niente. Ma guardandomi indietro, c’è stato un momento a Parigi nel 1929, quando giravo Prix de beauté e vivevo in pace con me stessa. Credo che fosse perché non parlavo il francese. Il fatto di essere perduta era perfettamente naturale tra quelle persone con cui non potevo esprimere né pensieri né sentimenti.

G.C.: Il tuo modo triste e amaro di ripensare quel che hai ottenuto nella vita mi ha commosso profondamente. Hai sempre sentito di essere sola fra la gente perché non hai mai fatto parte del background umano in cui dovevi vivere o lavorare. (…) Penso che la vita dell’eroina dei miei fumetti e la tua abbiano qualcosa in comune. Anche Valentina talvolta si sente perduta e rinuncia a sperare. Allora cerca rifugio nel mondo dei sogni e delle memorie.

 


 

Vita privata, 1984

 

Lotto 7, GUIDO CREPAX, Valentina – Vita privata, 1975. Stima € 5.500 – 9.000

Crepax ripercorre le tappe più importanti della vita di Valentina: dalla prima storia, La curva di Lesmo del 1965, a Pietro Giacomo Rogeri del 1973. Lo spunto narrativo è quello già utilizzato altre volte dall’autore, anche se in maniera più episodica e meno strutturata. Spinto da una vera e propria mania di tornare sui suoi passi e mostrare nuovi aspetti di storie già chiuse, egli invita una Valentina nuda, sdraiata sul suo letto come Little Nemo, a “parlare liberamente, solo della realtà o quasi”, rivelando verità nascoste, particolari omessi e segreti inconfessabili. Innovativa e mai vista prima nel fumetto è la situazione dell’autore che interroga e interagisce con il suo personaggio come se fosse il suo psicanalista. In questa tavola, Valentina, ripensando al suo ricovero in clinica ne La forza di gravità, confessa che le violenze subite dai Sotterranei, in realtà, le erano piaciute. E non mancano le sperimentazioni grafiche, come nel disegno introduttivo che è senza contorni (perché visualizza la protagonista narrante, mentre le storie narrate sono all’interno di vignette) e descrive Valentina da un’angolazione molto insolita.

 


 

Anthropology, 1977

GUIDO CREPAX, Valentina – Anthropology, 1977. Stima: € 5.500 – 9.000

Impreziosita da una fantomatica relazione tra Corto Maltese e la nonna di Valentina (dati i tempi diversi in cui questi personaggi vivono nella fiction), un escamotage che Crepax aveva escogitato con Hugo Pratt per far incontrare i due personaggi, questa storia rientra a pieno titolo tra quelle dell’autore dove succede ben poco e tutto viene affidato all’atmosfera, ai sogni e alle visioni dei protagonisti e al reiterarsi di traumi irrisolti (come quelli ricollegabili ai Sotterranei). In questa tavola, il fugace amplesso tra Valentina e Phil Rembrandt è raccontato in una sequenza costituita da una miriade di attimi e particolari. Le vignette di dimensioni e forme diverse che ne suggeriscono il valore simbolico e il tempo di lettura sono ben 16, alcune veramente piccolissime a apparentemente inutili. Ma, come avrebbe giustamente osservato Umberto Eco, a volte una vignetta deve semplicemente suggerire la presenza di una pausa temporale tra un momento e l’altro di una scena.

 


 

ASTA 

Queste e altre tavole originali di Guido Crepax andranno in asta il 6 maggio a Roma in occasione di “Guido Crepax e i grandi maestri dell’erotismo” alla quale seguirà la vendita di Fumetti: Tavole e Illustrazioni Originali il 7 maggio.

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