Finarte e il suo Chief Financial Officer, Alessandro Consoli, hanno ottenuto due prestigiosi riconoscimenti nell’ambito dei Global CFO Excellence Awards 2025, confermando il valore e la solidità del lavoro portato avanti dalla nostra Direzione Finanziaria
Il titolo di Auctioneering CFO of the Year 2025 (Italy) sottolinea l’abilità di guidare con competenza e visione la gestione economico-finanziaria in un settore complesso come quello delle case d’asta. Il Financial Leadership Excellence Award 2025, invece, premia la qualità della leadership strategica, la capacità di definire prospettive di lungo periodo e il ruolo decisivo nel consolidamento della struttura aziendale.
“Questo premio rappresenta per me una conferma significativa del percorso intrapreso e dell’impegno quotidiano verso l’eccellenza. È un risultato che valorizza il lavoro svolto e rafforza la mia determinazione nel perseguire obiettivi sempre più ambiziosi.”Parole di Alessandro Consoli, CFO di Finarte.
Un team eccellente. Questo successo appartiene all’intero Team Amministrazione di Finarte: da sinistra, Viola Marzoli, Lavinia Salvadori, Eugenia de Petra, Lorena Lomonaco, Sara Cremonesi, Alessandro Consoli, Renisa Gorezi, Andrea Cremascoli, Costanza Baserga e Luigi Calegari.
Continueremo a lavorare con determinazione per rafforzare il nostro modello operativo e sostenere una crescita innovativa e orientata al futuro. Un sentito ringraziamento va anche a tutti i nostri collaboratori e partner per il loro contributo e per il ruolo essenziale nel raggiungimento di questo importante traguardo.
Grazie alla nostra solidità e a una crescente fiducia da parte dei collezionisti, stiamo attualmente raccogliendo intere collezioni private in vista delle prossime aste autunnali. Un passo ulteriore verso una casa d’aste sempre più moderna e competitiva.
Quattro giorni di esposizione e tre giorni di aste dedicate all’Arte Moderna e Contemporanea e alla Grafica Internazionale e ai Multipli d’Autore
Per la prima volta Finarte lancia a Milano la sua Contemporary Art Week. All’incanto collezioni private e capolavori dall’Italia e dal mondo con grandi maestri internazionali. Burri, Matisse, Dorazio, Ernst, Giacometti, Schifano, Marini, Warhol, Pomodoro, Laurens e altri grandi maestri del Novecento. Una sezione speciale del catalogo riunisce inoltre opere provenienti dalla Collezione di Palmiro Togliatti e Nilde Iotti
Milano si prepara a vivere una settimana interamente dedicata all’arte moderna e contemporanea grazie a Finarte che annuncia un ciclo di tre aste il 2, 3 e 4 dicembre. Una proposta articolata e di altissima qualità, con nuclei rari di provenienza storica. Dal 28 novembre al 1° dicembre il pubblico potrà visitare l’esposizione allestita nel raffinato salotto di Brera, preludio alle tre giornate d’asta.
Curato da Georgia Bava, Capo Dipartimento Roma, e da Alessandro Cuomo, Capo Dipartimento Milano, il catalogo propone una selezione che punta con decisione all’internazionalità, presentando opere di protagonisti quali Marino Marini, Max Ernst, Alberto Savinio, Arnaldo Pomodoro e Andy Warhol, insieme a lavori provenienti dalla Collezione di Palmiro Togliatti e Nilde Iotti, tra cui un significativo nucleo di dipinti e disegni di Renato Guttuso.
Lotto 39. Alberto Savinio – Uomo con la pipa, 1926/’27. Stima € 95.000 – 120.000
Il 2 dicembre si apre con l’atteso appuntamento dedicato alla Grafica Internazionale e ai Multipli d’Autore, che quest’anno celebra il decimo anniversario dal suo esordio nel 2015. Un catalogo giovane e dinamico, molto seguito dai collezionisti, una sezione di grande rilievo: accessibile, versatile e perfetta anche come occasione pre-natalizia sia per i più esperti sia per chi si avvicina ora al collezionismo.
Il 3 dicembre è la volta dell’Arte Moderna e Contemporanea, un’asta che presenta circa cento autori di rilievo e interesse internazionale, con un nucleo di opere di alta qualità, accuratamente selezionate e provenienti da importanti collezioni private.
Per gli appassionati dei grandi maestri del Novecento spicca Marino Marini, presente con Piccolo miracolo, una rara scultura in bronzo degli anni Cinquanta che riprende uno dei temi più cari, valutata a € 280.000 – 320.000 (Lotto 32). Accanto a lui una scelta di capolavori tra cui: il papier colléGuitare (1918) di Henri Laurens (Lotto 22, stima € 70.000 – 90.000); Lune Jaune (1960) di Max Ernst, olio su cartone (Lotto 35, stima € 80.000 – 120.000); Uomo con la pipa (1927) di Alberto Savinio (Lotto 39, stima € 95.000 – 120.000); Due sorelle (1926) di Felice Casorati (Lotto 19, stima € 20.000 – 30.000). Completano il nucleo opere di Filippo de Pisis, Fausto Pirandello, Alberto Ziveri, Arturo Tosi e altri protagonisti della pittura italiana del Novecento come il secondo futurismo, assolutamente ben rappresentato da opere significative e storicamente documentate.
Lotto 35. Max Ernst – Lune jaune, 1960. Stima € 80.000 – 120.000
Un importante omaggio è dedicato ad Arnaldo Pomodoro, con due sculture di rilievo, Tavola dei segni XII (1960), in piombo e legno, esemplare unico (Lotto 59, stima € 80.000 – 100.000), e una Sfera in bronzo dorato del 1978, diametro 15 cm (Lotto 60, stima € 70.000 – 90.000).
Ampio spazio è riservato alla Pop Art italiana, con opere su carta degli anni Sessanta provenienti dalla Collezione Roberto Gramiccia e da altre raccolte private: tra gli artisti figurano Mario Schifano con una rara opera del 1965 (Lotto 80, stima € 50.000 – 70.000), Renato Mambor, Sergio Lombardo (Lotto 76, stima € 10.000 – 15.000), Mimmo Rotella e Franco Angeli. Per gli appassionati delle icone internazionali, sarà in asta una serigrafia di Andy Warhol raffigurante Mao (1972) al lotto 81, proposta con una stima di € 50.000 – 70.000.
Lotto 81. Andy Warhol – Mao Tse Tung, 1972. Stima € 50.000 – 70.000
A completare il percorso, una notevole presenza di opere di Salvo (Lotto 105, stima € 20.000 – 30.000), Alighiero Boetti, Nunzio, Pino Pascali, Piero Dorazio e molti altri. Per gli estimatori dell’Optical Art, si segnala infine Ellen (1974), un dipinto a olio su tavola di Victor Vasarely (Lotto 61, stima € 40.000 – 60.000).
Lotto 105. Salvo – Un quadro coi fiocchi, 1995. Stima € 20.000 – 30.000
Nella tornata conclusiva del 4 dicembre una sezione speciale del catalogo riunisce inoltre opere provenienti dalla Collezione di Palmiro Togliatti e Nilde Iotti, tra cui un interessante nucleo di dipinti e disegni di Renato Guttuso, a testimonianza di un profondo rapporto di amicizia e di vicinanza politica. Una collezione che rivela il gusto figurativo della classe politica italiana del tempo, con opere di artisti vicini al mondo sociale e alle tematiche del lavoro, in un periodo in cui l’astrazione e l’informale stavano emergendo ma non avevano ancora scalfito la centralità della figurazione italiana.
“In un mese in cui l’offerta internazionale è molto ampia e il calendario milanese densissimo, queste tre aste rappresentano una proposta distintiva: privilegiano la qualità, distinguono con chiarezza tre momenti d’asta, valorizzano al massimo le opere di provenienza privata e offrono ai collezionisti un panorama coerente e leggibile. Pur superando complessivamente gli ottocento lotti, la suddivisione in tre cataloghi rende l’offerta agile, riconoscibile e adatta sia ai collezionisti esperti che ai nuovi acquirenti” sottolineano i responsabili del Dipartimento.
Informazioni Asta Grafica Internazionale e Multipli d’Autore: 2 dicembre ore 10:00 | ore 15:00 Asta Arte Moderna e Contemporanea: 3 dicembre ore 18:00 Asta Arte Moderna e Contemporanea: 4 dicembre ore 15:00 Esposizione: da venerdì 28 novembre a lunedì 1° dicembre ore 10.00 – 19.00 Finarte, Milano, Via dei Bossi, 2 Ufficio Stampa | Maria Grazia Vernuccio mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it
L’Asta di Libri e Stampe tenutasi l’11 e 12 novembre nella sede romana di Finarte ha registrato una partecipazione vivace e internazionale, con offerenti provenienti da 17 Paesi e un risultato totale prossimo ai 400.000 euro
L’asta ha esordito con un risultato eccezionale già dal primo lotto: il Dante della Magna del 1481 è stato battuto per 37.950 euro, seguito dalla prima edizione delConvivio del 1490 (Lotto 2), che ha raggiunto un’aggiudicazione di 25.350 euro. Di grande interesse anche il rarissimo testamento di Petrarca del 1498 (Lotto 6), che ha visto raddoppiare la propria valutazione, raggiungendo 10.230 euro partendo da una base d’asta di 5.000 euro.
Lotto 6 – Francesco Petrarca, Hoc est preclarum Testamentum Illustri poetae Francisci Petrarca, 1498. Lotto venduto a € 10.230
Notevole risultato anche per la prima edizione dei Principi di una Scienza Nuova di Giambattista Vico del 1725 (lotto 16), considerata l’esemplare più bello mai apparso in asta. Proposta proprio nell’anno in cui ricorrono i 300 anni dalla pubblicazione, dopo un’accesa gara ha superato ampiamente la base d’asta di 10.000 euro, raggiungendo circa 33.000 euro. Al lotto 18, la splendida pagina autografa dalla Traviata diGiuseppe Verdi, datata 18 aprile 1858 e dedicata al pittore napoletano Giuseppe Mancinelli, ha totalizzato quasi 18.000 euro.
Lotto 18. Autografo – Giuseppe Verdi. Rarissima pagina musicale autografa da La Traviata di Giuseppe Verdi, con sua dedica al pittore napoletano Mancinelli Pagina di spartito autografa, con dedica, 1858. Lotto venduto a € 17.790
Nel settore scientifico si segnala il rarissimo pamphlet di Semyon Korsakov, un opuscolo del 1832, considerato il primo saggio sull’intelligenza artificiale, in cui l’autore descrive le sue “macchine per il confronto delle idee”, strumenti considerati antesignani dei moderni computer (Lotto 20, venduto a 16.530 euro).
Lotto 20. Intelligenza Artificiale – Korsakov, Semyon. Il primo passo verso l’intelligenza artificiale e il primo utilizzo della tecnologia delle schede perforate per archiviare informazioni Apercu d’un procédé nouveau d’investigation au moyen de machines à comparer les idées. avec deux planches, 1832. Lotto venduto a € 16.530.
Grande interesse per la sezione dedicata a Brescia, con aggiudicazioni che hanno superato anche di dieci volte le basi d’asta, e per la selezione di legature pregiate, spesso triplicate rispetto alle stime.
“Un risultato che conferma come il settore del libro antico e di pregio non conosca crisi, dimostrando ancora una volta di avere una platea internazionale che nel libro italiano cerca la qualità, l’eleganza e la storia,” conclude Fabio Massimo Bertolo, Esperto di Libri Antichi e Manoscritti.
Sotto la cura di Valentina Ciancio, Capo Dipartimento di Dipinti e Disegni Antichi di Finarte, insieme alle esperte del settore Adele Coggiola e Giulia Leonardi, la vendita in programma per il 26 novembre presso la sede romana di Via Quattro Novembre 114 propone un percorso di capolavori in due tornate, tra inediti e opere di eccezionale provenienza
Un viaggio tra i protagonisti assoluti dell’Old Master Painting, da Francesco Guardi ad Artemisia e Orazio Gentileschi, da Jacopo da Montagnana a Valerio Castello, passando per maestri come Spinelli, Moreelse e Belvedere: un’occasione per riscoprire l’eccellenza pittorica italiana ed europea dal Quattrocento al Settecento, attraverso opere di raro fascino e straordinaria qualità collezionistica.
Il catalogo presenta una selezione di quaranta dipinti di eccezionale interesse, provenienti da collezioni private italiane, alcuni dei quali inediti o già noti alla letteratura. Top lot dell’intero catalogo la tela di Francesco Guardi, Pio VI prende congedo dal Doge (Collezione Astorre Meyer. Lotto 202, stima € 220.000 – 320.000), sottoposta a vincolo nel 1987 dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Di primaria importanza nel corpus pittorico di Guardi, l’opera vanta una ricca storia espositiva e bibliografica e appartiene a un ciclo di quattro tele dedicate alle cerimonie organizzate in onore di Pio VI durante il suo soggiorno a Venezia nel 1782.
Lotto 202. Francesco Guardi – Papa Pio VI prende congedo dal Doge. Stima € 220.000 – 320.000
Non mancano opere rappresentative delle principali scuole pittoriche italiane e fiamminghe del Quattrocento e del Cinquecento, tra cui una commovente Madonna con Bambino, dagli echi mantegneschi, di Jacopo da Montagnana (Lotto 170, stima € 35.000 – 50.000), e una tavola con lo stesso soggetto di Pieter I Coecke van Aelst (Lotto 173, stima € 35.000 – 50.000), di gusto internazionale. Debutta sul mercato il Compianto su Cristo morto – opera di ubicazione sconosciuta nella letteratura – di Giovanni Francesco Crivelli (Lotto 168, stima € 8.000 – 12.000), artista ancora tutto da riscoprire. Al lotto 178, il San Pietro di Johannes Paulus Moreelse (Stima € 15.000 – 20.000), pittore olandese dal linguaggio raffinato e introspettivo, interprete della ritrattistica e delle allegorie morali del primo Seicento.
Lotto 170. Jacopo Parisati, detto Jacopo da Montagnana – Madonna con Bambino. Stima € 35.000 – 50.000
Alla grande stagione pittorica del Seicento appartengono la Giuditta e Oloferne della Bottega di Orazio e Artemisia Gentileschi (Lotto 194, stima € 70.000 – 100.000), opera di gusto caravaggesco risalente alla fase giovanile di Artemisia accanto al padre, in cui la pittrice afferma con forza la propria identità e visione artistica. Segue il Davide festeggiato dalle fanciulle di Israele di Giovanni Battista Spinelli (Lotto 192, stima € 40.000 – 60.000), proveniente da una collezione privata napoletana, artista visionario e inquieto che incarna il binomio di genio e sregolatezza, alchimista della luce oggi al centro di un rinnovato interesse collezionistico. Chiude il gruppo la Sant’Orsola, inedita, di Valerio Castello (Lotto 197, stima € 10.000 – 15.000), rara raffigurazione della santa medioevale, interpretata in un’estasi mistica dai toni sensuali e malinconici, propri del barocco.
Lotto 194. Bottega di Orazio e Artemisia Gentileschi – Giuditta con la testa di Oloferne. Stima € 70.000 – 100.000
Di particolare interesse anche un intenso Sant’Andrea di Matthias Stomer (Lotto 179, stima € 15.000–25.000) e una Natura morta di frutta con scimmia, opera di un anonimo pittore fiammingo attivo in Italia in età barocca (Lotto 187, stima € 7.000 – 10.000).
A cavallo con il secolo successivo e di gusto già rocaille, il Trionfo di fiori di Andrea Belvedere (Lotto 193, stima € 25.000–35.000) si distingue per una suggestiva impostazione scenografica, il grande formato e l’impatto visivo di straordinaria forza.
Lotto 193. Andrea Belvedere – Trionfo di fiori en plein air. Stima € 25.000 – 35.000
“In una fase di grandi cambiamenti del mercato dell’arte, alcuni capolavori degli antichi maestri riescono ancora a sorprenderci, come il capolavoro Guardi scelto per la copertina dell’asta. La notifica che vincola la tela in Italia rappresenta un’occasione unica per collezionisti e istituzioni lungimiranti di assicurarsi un’opera museale di straordinaria bellezza, a valori ancora lontani da quelli internazionali. Questa vendita autunnale di Finarte propone inoltre opere rare e in eccellente stato di conservazione, come il dipinto su seta del raro Crivelli, e offre al tempo stesso opportunità di scoperta per un collezionismo più giovane grazie alla selezione di disegni a stime accessibili,” afferma Valentina Ciancio.
La prima parte della vendita (lotti 1 – 167) si distingue per un articolato insieme di dipinti di antichi maestri e per un nucleo di oltre cinquanta disegni (lotti 1 – 59), che documentano la varietà dei linguaggi e delle scuole attive tra Rinascimento e Barocco. Tra i fogli di maggior rilievo si distinguono l’Orazione nell’Orto, attribuita ad Alessandro Maganza (Lotto 11, stima € 3.000 – 5.000), uno Studio di testa virile attribuito ad Andrea Lanzani (Lotto 35, stima € 500 – 800) e uno Studio di torso attribuito a Bartolomeo Passerotti (Lotto 48, stima € 700 – 1.000).
Informazioni Asta: mercoledì 26 novembre 2025 Tornate: 26 novembre ore 14:30 – I Tornata (lotti 1-167), e ore 18:00 – II Tornata (lotti 168-206) Esposizione: dal 21 al 25 novembre dalle 10:00 alle 19:00 Roma, Via Quattro Novembre 114 Ufficio Stampa | Maria Grazia Vernuccio mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it
Un appuntamento che propone oltre 700 lotti tra gioielli d’epoca, vintage e creazioni firmate dalle più rinomate Maison internazionali
L’asta si terrà lunedì 24 e martedì 25 novembre nella storica sede in Brera in di Via dei Bossi 2, sotto la curatela di Clara Arata, Capo Dipartimento di Gioielli Milano, e Vittoria Tomasini, Capo Dipartimento di Gioielli Roma. L’esposizione al pubblico, aperta da venerdì 21 a domenica 23 novembre, offrirà a collezionisti e appassionati l’occasione di scoprire e indossare autentici capolavori dell’arte orafa.
Come sottolinea Vittoria Tomasini “Si tratta di un appuntamento immancabile prima delle festività natalizie, un’occasione per assicurarsi un regalo davvero unico. Le porte della sede di Brera saranno aperte a tutti coloro che vorranno vivere un’esperienza immersiva tra pietre preziose, diamanti e creazioni senza tempo: saremo a disposizione per accompagnare i visitatori nella scelta del gioiello perfetto.”
Lotto 670. Parure con pietre di colore. Base d’asta € 25.000
Protagoniste assolute della vendita sono le pietre di colore, tra cui spiccano gli anelli ai lotti 699 e 121: un anello con zaffiro birmano di 15,45 carati (base d’asta € 20.000) e un anello con zaffiro Ceylon di 18 carati (base d’asta € 10.000). Ampia la selezione di smeraldi colombiani, tra cui un anello di 11,00 carati al lotto 495 con base d’asta di € 16.000, un anello con smeraldo di 13,09 carati (Lotto 688, base d’asta € 5.000) e un paio di orecchini per un totale di 5,36 carati al lotto 689 (base d’asta € 5.000). I rubini aggiungono un ulteriore tocco di luce al catalogo, in particolare un anello con rubino birmano di 4,00 carati firmato Bulgari (Lotto 655, base d’asta € 15.000) e una parure in smeraldi, rubini e diamanti per un totale di 61 carati (Lotto 670, base d’asta € 25.000).
Lotto 655 – Bulgari. Anello con rubino. Base d’asta € 15.000
Una raffinata proposta di gioielli décò degli anni ’20 e ’30 celebra l’eleganza e l’equilibrio di un’epoca senza tempo. Tra i pezzi di maggior rilievo dominano la scena, un raffinato bracciale trasformabile in collier o girocollo con 12 carati di diamanti (Lotto 685, base d’asta € 6.000) e un bracciale in platino con 12 carati di diamanti (Lotto 120, base d’asta € 8.000). Completano la selezione un anello con smeraldo colombiano di 2,30 carati (lotto 491, base d’asta € 2.000), una spilla a fiore con diamanti per un totale di 8,00 carati (Lotto 492, base d’asta € 5.000) e un bracciale con diamanti per un totale di 5,00 carati (Lotto 494, base d’asta € 1.800).
Lotto 120. Bracciale con diamanti, anni ’30. Base d’asta € 8.000
Ampio spazio è riservato ai gioielli delle grandi Maison internazionali, con creazioni tra le più iconiche dell’alta gioielleria. Cattura l’attenzione un anello con zaffiro di 7,93 carati di Buccellati (Lotto 102, base d’asta € 8.000), accanto a diverse creazioni Van Cleef & Arpels della collezione Alhambra – collane e bracciali con basi d’asta comprese tra € 1.500 e € 3.000 – e a un bracciale Boucheron con pietre di colore per un totale di 5 carati (Lotto 275, base d’asta € 14.000), affiancato da un paio di orecchini con diamanti per complessivi 3,80 carati (Lotto 548, base d’asta € 4.000). Chiudono la sezione due pezzi rari ed esclusivi: un bracciale di David Webb (Lotto 285, base d’asta € 25.000) e un paio di orecchiniJAR (Lotto 286, base d’asta € 7.000).
Lotti 634, 635, 636 – Van Cleef & Arpels. Basi d’asta € 3.000, € 1.500, € 2.000
“Il fascino di un catalogo come questo risiede nella possibilità di spaziare tra gioielli appartenenti a epoche e stili differenti, pensati per occasioni d’uso diverse e proposti con stime accessibili,” commenta Clara Arata,“è un’opportunità per scoprire pezzi sempre più rari e difficili da reperire, capaci di unire valore estetico, storia e desiderio.”
Informazioni Asta: lunedì 24 e martedì 25 novembre 2025, Via dei Bossi 2, Milano Esposizione: da venerdì 21 a domenica 23 novembre, ore 10:00 – 19:00 Tornate: 24 novembre, ore 15:00 – TORNATA 1 (lotti 1-290) 25 novembre, ore 10:30 – TORNATA 2 (lotti 291-472) 25 novembre, ore 15:00 – TORNATA 3 (lotti 473-699) Ufficio Stampa | Maria Grazia Vernuccio mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it
Dopo il grande successo della vendita inaugurale di giugno il nuovo appuntamento che si terrà presso la sede milanese di Finarte, in Via dei Bossi 2, presenterà 123 lotti in un percorso che attraverso le opere, racconta la storia dell’alto antiquariato italiano del XX secolo
“Poter proporre collezioni private con opere uniche, special commission e pezzi rari, ci consente di dialogare con una clientela internazionale sempre più attenta a opere di rilievo storico-artistico e con importanti provenienze” anticipa Filippo Maria Fiorini Rogai, Responsabile Dipartimento Design e Arti Decorative.
Tra i lotti di maggior rilievo si distinguono una serie di arredi special commission di Gio Ponti, realizzati negli anni ‘50 per l’appartamento napoletano dell’ingegner Filippo Masci (Lotti 15, 16 e 17), insieme ad un prezioso nucleo di opere in rame smaltato a firma Gio Ponti e Paolo De Poli.
Lotto 18. Gio Ponti, Paolo De Poli – Set di tre uccellini modello no. 1016, 1956. Stima € 2.000 – 3.000
Proveniente dagli eredi del Generale Bonfiglietti, il catalogo include una piccola ma significativa collezione di arredi firmati da Carlo Bugatti(Lotti 52 – 56), tra cui una console con specchiera di grande importanza storica (Lotto 54, stima € 15.000 – 20.000), attribuibile a una commissione della marchesa Casati di Soncino.
Lotto 54. Carlo Bugatti– Rara console con specchiera, 1900 circa. Stima € 15.000 – 20.000
Notevole anche la selezione di vetri veneziani, datati tra il 1910 e il 1970, tra cui emerge una rara scacchiera disegnata da Pietro Bigaglia (Lotto 66, stima € 25.000 – 30.000) figura pionieristica dell’arte vetraria muranese. Del 1960 è invece il progetto residenziale di Casa PBH (Lotti 28–39), a firma Gianfranco Frattini con arredi special commission e pezzi unici.
Conclude la proposta, una collezione di design brasiliano databile tra gli anni Cinquanta e Settanta, con arredi di alcuni dei protagonisti assoluti del modernismo sudamericano, in evidenza: un raro sofà del 1958 di Joaquim Tenreiro (Lotto 107, stima € 20.000 – 30.000); diverse sedute e tavoli di Jorge Zalszupin, tra le quali la lounge chair modello Presidencial in legno massello del 1965 (Lotto 110, stima 8.000 – 12.000); una coppia di lounge chairs modello Boomerang di José Zanine Caldas (Lotto 101, stima € 8.000 – 12.000), insieme ad opere di Geraldo de Barros, Sergio Rodrigues e Flavio de Carvalho.
Informazioni Asta: lunedì 17 novembre alle ore 17:00. Via dei Bossi 2, Milano Tornata unica: lotti 1 – 123 Esposizione: 13, 14 e 15 novembre dalle ore 10:00 alle 19:00 Ufficio Stampa | Maria Grazia Vernuccio mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it
Si è conclusa con ottimi risultati l’asta di Arte Figurativa tra XIX e XX secolo tenutasi il 28 ottobre presso la sede milanese di Finarte
Top lot assoluto della vendita è stata la straordinaria Veduta di Capri di Konstantin Ivanovich Gorbatov (lotto 279), datata 1914. L’opera, realizzata durante uno dei primi soggiorni dell’artista sull’isola – dove si trasferì stabilmente nel 1922 dopo la Rivoluzione Russa – è stata aggiudicata dopo una lunga gara a quasi 70.000 euro, segnando il record per l’artista sul mercato italiano.
Tra gli altri risultati di rilievo spiccano i ritratti: l’Autoritratto di Cesare Maggi (lotto 192), scelto anche come copertina del catalogo, che ha suscitato un acceso interesse fino ad ottenere l’aggiudicazione di 22.830 euro; la sognante tela The Beauty and the Butterfly di Vittorio Matteo Corcos (lotto 236), venduta per 25.350 euro; il Ritratto della signora Rachele Stabilini Panigati di Eliseo Sala (lotto 202), partito da una base di 4.000 euro e venduto a oltre 12.000 euro. Restando in ambito lombardo, la Contadina con capre di Mosè Bianchi (lotto 206) ha raddoppiato la base d’asta, sfiorando gli 8.000 euro.
Lotto 192. Cesare Maggi, Autoritratto a La Thuile, 1910-1912. Lotto venduto a € 22.830
Ottimi risultati anche per gli artisti del centro Italia: il vivace dipinto Festa abruzzese di Tommaso Cascella (lotto 277), partito da una stima minima di 1.200 euro, è stato battuto a 6.450 euro, mentre Pasquale Celommi ha chiuso l’asta con uno dei migliori risultati mai ottenuti per l’artista, grazie alla suggestiva tela Al ritorno dalla pesca, venduta per 21.570 euro (lotto 280).
Lotto 277 – Tommaso Cascella, Festa abruzzese. Lotto venduto a € 6.450
Passando al Sud Italia, straordinario l’interesse riscosso dalle quattro Vedute di Carl Wilhelm Götzloff (lotti 260-263), raffiguranti caratteristici panorami di Napoli, Sorrento, Ischia e Palermo, che ben rappresentano il gusto del Grand Tour e che hanno realizzato un valore complessivo di 38.400 euro. Sempre in Costiera, la tela di grandi dimensioni di Hermann David Salomon Corrodi al lotto 244 ha superato i 10.000 euro.
Lotto 263. Carl Wilhelm Götzloff. Veduta di Palermo con il Monte Pellegrino. Lotto venduto a € 15.270
“L’asta ha messo in evidenza uno stato di salute buono per il mercato dell’arte figurativa a cavallo tra i due secoli. Opere documentate e qualità evidenti fanno la differenza. Segnaliamo, inoltre, un interesse ormai internazionale più che territoriale, sia di movimenti pittorici specifici sia di scuole regionali,” conclude Matteo Gardonio.
abbracciano sei secoli di storia del libro, spaziando dal primo libro stampato in Italia fino a un raro precursore dell’intelligenza artificiale
Tra i lotti di maggior rilievo che verranno battuti presso la sede romana della casa d’aste in Via Quattro Novembre 114si segnala l’Opera di Lattanzio stampata a Subiaco nell’ottobre 1465 da Konrad Sweynheim e Arnold Pannartz (Lotto 5, stima € 60.000 – 80.000): il primo libro datato mai stampato in Italia, realizzato nella prima tipografia attiva fuori dalla Germania, all’interno del monastero di Santa Scolastica. Un’edizione che segna l’inizio della stampa italiana e introduce per la prima volta caratteri mobili di stile romano, con l’aggiunta dei primi esempi in caratteri greci.
Lotto 5 – Lucius Coelius Firmianus Lactantius. Il primo libro stampato in Italia, arricchito da splendide iniziali miniate Opera, 1465. Stima € 60.000 – 80.000
Protagonista assoluto anche Dante Alighieri, con una selezione di rare edizioni della Commedia, tra cui si distingue l’esemplare del 1481 (Lotto 1, stima € 20.000 – 40.000), illustrato con incisioni tratte da disegni di Sandro Botticelli:la più celebre edizione rinascimentale dell’opera, fortemente voluta da Lorenzo il Magnifico.
Lotto 1 – Dante Alighieri / Cristoforo Landino. La splendida prima edizione fiorentina della Commedia, con le illustrazioni da disegni di Botticelli e il commento di Landino, 1481. Stima € 20.000 – 40.000
Non manca la Geografia di Tolomeo del 1548 (Lotto 12, stima € 3.000 – 5.000), con alcune tra le prime rappresentazioni dei continenti appena scoperti, così come l’esemplare più bello mai apparso in asta dei Principi di una Scienza Nuova di Giambattista Vico (1725) (Lotto 16, stima € 10.000 – 15.000), proposto proprio nell’anno in cui ricorrono i 300 anni dalla pubblicazione, a testimonianza dell’impatto che quest’opera ha avuto nella storia del pensiero occidentale.
Lotto 12 – Viaggi, Claudio Tolomeo. Il più ricco e completo atlante dell’antichità, edito nel Rinascimento con nuove mappe relative all’America e ai continenti appena scoperti La Geografia di Claudio Ptolemeo, 1548. Stima € 3.000 – 5.000
Accanto a questi capolavori, il catalogo propone una selezione di incunaboli, cinquecentine, libri di viaggio (lotti 250–259), libri d’artista (lotti 385–391), una ricca raccolta di volumi su Brescia e la Lombardia (lotti 22–79), e una sezione dedicata alle donne (lotti 80–85), con testi scritti e incisioni realizzate da autrici e artiste.
Chiude il catalogo una vera e propria curiosità storica e scientifica: il lotto 20 (stima € 8.000–12.000) presenta un raro opuscolo del 1832 del russo Semyon Korsakov, considerato un precursore dell’intelligenza artificiale. Il testo descrive le sue macchine per il confronto delle idee, antesignane dei moderni computer, considerate il primo tentativo di “progettare un dispositivo meccanico in grado di eseguire operazioni intellettuali quali l’analisi, il confronto e la selezione dei dati.”
Lotto 20 – Semyon Korsakov, Il primo passo verso l’intelligenza artificiale e il primo utilizzo della tecnologia delle schede perforate per archiviare informazioni, 1832. Stima € 8.000 – 12.000
“Il collezionismo dei libri antichi e di pregio non conosce crisi, soprattutto perché fondato ormai su un ampio parterre internazionale. Le edizioni pubblicate in Italia almeno fino alla fine del XVII secolo sono le più ricercate in tutto il mondo. Quest’asta offre una varietà di opere per tutti i gusti e tasche. Perché una delle caratteristiche peculiari della bibliofilia è il fatto di essere una passione democratica: con poche centinaia di euro si può iniziare una valida collezione di libri, come dimostrano la sezione di storia locale su Brescia, i libri di donne o i testi di medicina,” racconta Fabio Massimo Bertolo.
Informazioni Asta: martedì 11 novembre, ore 15:00 – TORNATA 1 (lotti 1-197), mercoledì 12 novembre, ore 15:00 – TORNATA 2 (lotti 198-400) Esposizione: 6 – 7 novembre e 10 – 11 novembre, ore 10:00 – 18:00 Roma, Via Quattro Novembre 114 Il 3 e 4 novembre, saremo a Milano nella sede di Via dei Bossi, 2 per una preview dell’asta Ufficio Stampa | Maria Grazia Vernuccio mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it
Una ricca selezione contraddistingue il catalogo proposto da Andrea Cesati, Capo Dipartimento di Arredi e Arte Orientale, e Sara Milone, esperta di Arredi
La prima sessione si apre alle ore 10:00 con Arte Orientale che offre una raffinata selezione di bronzi delle dinastie Ming e Qing. Tra questi spicca una grande e rara figura in bronzo di Longnü, la Figlia del Drago, databile al XVI/XVII secolo (Lotto 41, stima € 6.000 – 8.000). Di particolare rilievo anche una Tara Verde in bronzo dorato di epoca Qing, XVIII secolo (Lotto 15, stima € 1.800 – 2.500), e un’importante scultura in giada raffigurante un bufalo accovacciato con cane di Pho, proveniente dalla collezione Bulgari (Lotto 72, stima € 8.000 – 12.000). La sessione si conclude con una maestosa scultura in legno intagliato, laccato e dorato, raffigurante la Guanyin dalle Mille Braccia, dispensatrice di compassione infinita, databile al XVII secolo, epoca Ming, e proveniente da una collezione privata del Sud Italia (Lotto 100, stima € 15.000 – 20.000).
Lotto 100 – Grande figura stante in legno intagliato, laccato e dorato, raffigurante Guanyin dalle Mille Braccia, su base lignea di epoca successiva. Cina, secolo XVII. Stima € 15.000 – 20.000
Alle ore 11:30 la sessione dedicata all’Arte Russa, che presenta una raffinata collezione di icone su tavola del XIX secolo. Tra queste, spiccano le Grandi Feste (Lotto 107, stima € 400 – 600), accanto a soggetti mariani, come la Madre di Dio “Gioia di tutti gli afflitti” (Lotto 113, stima € 400 – 600), e a temi cristologici, come la Resurrezione e le Vite dei Santi, rappresentate, ad esempio, nell’icona raffigurante l’ascesa infuocata del profeta Elia e scene della sua vita (Lotto 101, stima € 600 – 800).
Lotto 107 – Icona su tavola raffigurante le Dodici Grandi Feste. Russia, XIX secolo. Stima € 400 – 600
Non mancano opere di particolare pregio, rivestite da preziose rize in argento e smalti policromi, come l’icona di Cristo Pantocratore, tempera su tavola con riza in argento e smalti policromi, Mosca, 1908–1926 (Lotto 119, stima € 800 – 1.000). La tradizione orafa russa raggiunge la sua più alta espressione nel monumentale Crocifisso dell’importante argentiere Khlebnikov, datato 1890 circa (Lotto 148, stima € 45.000 – 50.000): un’opera intrinsecamente sacra fin dalla sua concezione, in cui la spiritualità permea tanto l’atto creativo quanto la contemplazione finale.
Lotto 148 – Grande Cristo crocifisso su tavola rivestita in argento. Khlebnikov. Mosca, 1890. Stima € 45.000 – 50.000
Accanto alla produzione religiosa, la tornata propone anche una selezione di oggetti d’arte laica, tra cui uova pasquali in argento e smalti, contenenti piccole sorprese, e scatole in argento finemente decorate. Di particolare rilievo un uovo sormontato da corona, in argento dorato, cesellato con smalti policromi cloisonné e guilloché, ornato da cabochon di paste vitree color rubino, risalente alla fine del XIX secolo (Lotto 184, stima € 1.000 – 2.000), e una scatola con coperchio in argento e smalti guilloché verde e blu, arricchita da una fascia di monetine incassate (Lotto 181, stima € 1.000 – 2.000).
Lotto 181 – Scatola con coperchio in argento e smalti guilloché verde e blu con fascia di monetine incassate. San Pietroburgo, circa 1873–1898. Stima € 1.000 – 2.000
La tornata pomeridiana, in programma dalle ore 15:00, è dedicata agli Arredi, Pendole, Oggetti d’Arte e a una Collezione di Porcellane. Tra gli arredi si distinguono un sontuoso altare dal ricco intaglio e intriso di significati sacrali (Lotto 265, stima € 4.000 – 5.000) e un retablo con Cristo crocifisso, sorprendente per la sua forza espressiva e il naturalismo della resa (Lotto 266, stima € 5.000 – 6.000), entrambi databili alla fine del XVII secolo. Di notevole interesse anche un raro pannello siciliano in marmi policromi intarsiati e scolpiti, raffigurante un putto tra girali di fiori, apprezzabile per l’audacia tecnica e la raffinatezza decorativa (Lotto 288, stima € 8.000 – 10.000).
Lotto 266 – Retablo con Cristo crocifisso tra Maria, San Giovanni Evangelista e Maria Maddalena. Fine XVII secolo. Stima € 5.000 – 6.000
La sezione dedicata alle pendole offre esemplari di grande fascino, tra cui spicca un modello francese in bronzo dorato, ispirato alle creazioni di Louis-Simon Boizot e Claude Galle, che raffigura Cupido al timone di un vascello con a bordo Saturno (Lotto 278, stima € 8.000 – 10.000).
Lotto 278 – Pendola “L’Amour faisant passer le Temps” in bronzo dorato. Francia, primo quarto secolo XIX. Stima € 8.000 – 10.000
A conclusione una collezione privata di porcellane del XVIII secolo, rappresentativa delle più importanti manifatture europee, dalle italiane più note fino a Vienna e Meissen, come il servizio da tè composto da teiera e quattro tazzine con piattino in porcellana dorata decorata a chinoiserie che troviamo al lotto 399 con stima € 1.400 – 2.000.
Lotto 399 – Servizio da tè composto da teiera e quattro tazzine con piattino in porcellana dorata decorata a chinoiserie. Manifattura di Meissen, 1720 circa, Augsburg. Stima € 1.400 – 2.000
“Nel 2025 il mercato dell’antiquariato mostra una crescita selettiva: l’interesse per l’arte cinese rimane solido, trainato da collezionisti asiatici e da un ritorno ai manufatti di epoca imperiale; l’arte russa registra un rinnovato dinamismo, sostenuto dalle aste internazionali; l’antiquariato europeo, invece, si orienta verso pezzi di alta qualità e provenienza privata, con un generale consolidamento dei prezzi,” osserva Andrea Cesati, capo dipartimento di Arte Orientale e Arredi di Finarte. L’asta si preannuncia come un’occasione per i collezionisti più esperti, ma anche per chi desidera avvicinarsi per la prima volta a manufatti che, pur venendo dal passato, continuano oggi ad essere testimoni di storia e bellezza.
Informazioni Asta: giovedì 6 novembre Tornate: Arte Orientale: ore 10:00 – TORNATA I (lotti 1-100), Arte Russa: ore 11:30 – TORNATA II (lotti 101-201), Arredi, Pendole, Oggetti d’Arte e una Collezione di Porcellane: ore 15:00 – TORNATA III (lotti 202-416) Via dei Bossi 2, Milano Esposizione: 1 e 2 novembre dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00 3 e 4 novembre dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00 5 novembre dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:00 Ufficio Stampa | Maria Grazia Vernuccio mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it
Il 28 ottobre nella sede di via dei Bossi a Milano, 280 lotti raccontano un secolo e mezzo di pittura e scultura italiana, dal 1810 circa fino alla seconda metà del Novecento: un periodo straordinariamente denso di trasformazioni estetiche e sociali.
Un viaggio fra capolavori e scoperte, da Emilio Longoni a Cesare Maggi fino a un nucleo di artiste, tra cui Elica e Luce Balla (figlie di Giacomo) e provenienze illustri come i ritratti della famiglia Ricordi e la tela di Oscar Ghiglia della collezione appartenuta a J.Robert Oppenheimer
Dal Neoclassicismo al Divisionismo, dal Romanticismo al Realismo borghese e paesaggistico, fino alle sperimentazioni figurative del primo Novecento. È un catalogo eterogeneo, costruito con rigore e passione, quello che Finarte presenterà il 28 ottobre presso la sede milanese di via dei Bossi 2. Per questo atteso appuntamento il Dipartimento di Arte Figurativa di Finarte presenta un’ampia proposta di opere nell’asta divisa in due tornate: la prima, in programma a partire dalle ore 10:00 (lotti 1–152), con dipinti, sculture, disegni e grafiche pensati per un pubblico ampio e trasversale. La seconda, a partire dalle ore 15:00 (lotti 153–280), riservata invece a una selezione di opere di particolare rilievo. Con 280 lotti e una varietà di opere accessibili a diverse fasce di mercato, l’asta offre un ampio ventaglio di opportunità: dai collezionisti esperti agli appassionati in cerca della prima acquisizione, mantenendo fede alla filosofia del Dipartimento, che da anni promuove una visione inclusiva e appassionata dell’arte figurativa italiana.
Di particolare rilievo il capolavoro di Emilio Longoni, Fiori all’abisso (Lotto 205, stima € 70.000 – 100.000), monumentale tela (cm 130 x 93) del 1912 circa: un’opera che concentra le ricerche divisioniste e simboliste del pittore, sgretolando in un pulviscolo di colori la materia e il racconto di figure femminili che gettano, filosoficamente, fiori nell’immenso baratro.
Straordinario l’Autoritratto a La Thuile di Cesare Maggi (Lotto 192, stima € 15.000 – 25.000), anch’esso realizzato tra il 1910 e il 1912, dove il celebre pittore della montagna ci consegna il suo autoritratto più noto, nel quale la neve viene resa alle spalle di Maggi in tutte le sue peculiarità. Qui il colore – e della veste e della tavolozza – arriva quasi ad un espressionismo, accentuato dall’escamotage dell’ombra in primo piano.
Lotto 192 – Cesare Maggi, Autoritratto a La Thuile, 1910-1912. Stima € 15.000 – 25.000
Lo sguardo si volge poi al romanticismo lombardo con un raffinato ritratto della moglie in abiti di Albano Laziale di Eliseo Sala (Lotto 201, stima € 5.000 – 7.000), in cui si uniscono eleganza hayeziana e garbato verismo, arricchito da una natura morta in primo piano.
Segue un nucleo importante dedicato al Grand Tour, rappresentato da quattro rare vedute di Carl Wilhelm Götzloff (Lotti 260 – 263, stima € 3.000 – 5.000 ciascuno), pittore originario di Dresda ma attivo tra Napoli e Palermo. Le sue scene di vita quotidiana restituiscono con gusto e ricchezza di dettagli scorci preziosi del Sud Italia ottocentesco.
Lotto 263 – Carl Wilhelm Götzloff, Veduta di Palermo con il Monte Pellegrino. Stima € 3.000 – 5.000
Tra gli artisti da riscoprire, spicca il nome di Antonio Ambrogio Alciati, di cui sono proposte le tre donne della famiglia Ricordi (Lotti 220 – 222), ritratti femminili di intensa eleganza. Queste opere mettono in evidenza il magistero di un protagonista assoluto della ritrovata Belle Époque e sottolineano la qualità delle provenienze, che aggiungono valore e fascino a molte opere in catalogo. Tra le più significative, spicca una tela di Oscar Ghiglia proveniente dalla collezione londinese appartenuta a J.Robert Oppenheimer, testimonianza di come la pittura italiana dell’Ottocento fosse apprezzata anche oltreconfine.
In catalogo figurano otto artiste, testimoniando l’interesse crescente verso le pitture femminili dell’Ottocento e del primo Novecento, oggi oggetto di una riscoperta critica.
«È il momento delle autrici donne» sottolinea il Capo Dipartimento, Matteo Gardonio. «A tal riguardo penso alle figlie di Giacomo Balla, Elica e Luce (Lotti 1 – 6) autrici di opere dal linguaggio figurativo e decorativo affine a quello del padre o la poco nota Corinna Modigliani (Lotto 34) sino a Fulvia Bisi (Lotto 198, stima € 5.000 – 8.000) e la sua vista mozzafiato verso il Mottarone, pittrice oggi oggetto di una mostra in corso a Villa Carlotta sul Lago di Como. La qualità e la storicità di un pezzo rimangono centrali nel nostro mercato e possiamo aggiungere l’interesse verso gli stranieri in Italia e, viceversa, gli italiani all’estero.»
Il catalogo intreccia, in alcuni casi, i propri capolavori con l’attualità espositiva dei musei italiani. Altro caso è quello di Luigi Bazzani (1836–1927), pittore e scenografo di successo, le cui opere sono considerate non solo espressioni artistiche, ma anche preziose testimonianze storiche delle scoperte archeologiche nelle città vesuviane. L’artista è attualmente protagonista della mostra “Luigi Bazzani e la casa pompeiana” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. In asta figurano due opere: Il Foro di Pompei con il Vesuvio sullo sfondo (1888) e Ingresso del tempio (lotti 137 e 138).
Accanto ai grandi maestri, l’asta propone i generi più amati dal collezionismo: vedute veneziane e napoletane, scene di vita popolare e rurale, orientalismo, ritratti femminili. Dai disegni neoclassici databili intorno al 1810-1820 fino ai lavori degli anni 1960-1970, l’asta abbraccia oltre 150 anni di storia dell’arte italiana, restituendo il continuo dialogo tra tradizione e modernità, tra accademia e sperimentazione. È proprio in questo confine — fra Ottocento e Novecento, fra antico e moderno — che si colloca il cuore pulsante della vendita.
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