La forza delle icone Hermès conquista collezionisti e rilanci all’Asta Luxury Fashion di Finarte

L’Asta Luxury Fashion, svoltasi il 9 dicembre nella sede milanese di Via dei Bossi 2, si è conclusa con risultati complessivamente molto positivi, confermando l’interesse crescente per il settore del lusso second-hand e la solidità del mercato dei grandi marchi francesi

“Ancora una volta Hermès si è affermata come la Maison più performante dell’intero catalogo, grazie a una combinazione di fattori che ne alimentano la desiderabilità: la difficile reperibilità dei modelli più ambiti, la rarità di materiali e cromie proposte in asta e l’eccellente stato di conservazione dei lotti,” racconta Margherita Manfredi, Responsabile del Dipartimento Luxury Fashion di Finarte.  

Il top lot della vendita è stata la Kelly Retourne 35 in pelle di alligatore blu Mykonos, aggiudicata per € 40.470 (Lotto 154), mentre una Birkin 30 in pelle Togo Orange ha acceso una vivace competizione tra gli offerenti fino a raggiungere € 12.750 (Lotto 166). Molto apprezzati anche gli accessori, i bijoux e i capi d’abbigliamento: tra questi, il foulard Hermès “Kachinas” del 1992, disegnato da Oliver Kermit e particolarmente ricercato per il suo design e la brillantezza dei colori, è stato venduto per € 645 (Lotto 153). 

Lotto 154. Hermès – Borsa Kelly 35 Retourne, 2017 in pelle di alligatore mat color blu mykonos, dettagli in palladio, con tracolla, certificato CITES annesso, con sacchetto e scatola. Lotto venduto a € 40.470

Notevole l’interesse riscontrato anche per gli altri marchi francesi presenti in catalogo: Chanel ha attirato l’attenzione dei collezionisti con una selezione di abiti e giacche iconiche proposte a stime interessanti e accessibili: la giacca a manica lunga al Lotto 265 è stata aggiudicata a € 2.580, a testimonianza del crescente interesse per il prêt-à-porter storico della Maison. Numerosi rilanci anche per la Mini Shopper al Lotto 125, che ha raggiunto l’aggiudicazione di € 3.096. Positive, inoltre, le performance di Dior, che ha confermato l’appeal delle sue creazioni più riconoscibili, tra cui la Saddle rosa cipria, venduta per € 2.838 (Lotto 25). 

Lotto 125. Chanel – Borsa shopping mini, 2025. in pelle matelassé color blu navy, tracolla a catena. Lotto venduto a € 3.096

I risultati mostrano un mercato che va oltre la dimensione commerciale e riconosce alla moda d’autore un vero valore culturale. L’asta conferma così il ruolo centrale del luxury vintage e contemporaneo come uno dei linguaggi più dinamici del collezionismo internazionale. 


 
Informazioni    
Ufficio Stampa | Maria Grazia Vernuccio mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it 
 
Catalogo completo 
https://www.finarte.it/asta/luxury-fashion-fashion-icons-milano-2025-12-09 
https://www.finarte.it/asta/fashion-vintage-milano-2025-12-09 

Contemporary Art Week: superati i 2,6 milioni di euro con Marini protagonista a 346 mila euro

La Contemporary Art Week di Finarte si è conclusa con grande soddisfazione, confermando l’interesse del pubblico e la solidità del mercato in un calendario milanese particolarmente competitivo

Le tre giornate d’asta, curate da Georgia Bava, Capo Dipartimento Roma, e da Alessandro Cuomo, Capo Dipartimento Milano, precedute da una mostra molto partecipata nel salotto di Brera, hanno registrato una vivace partecipazione e numerosi rilanci. 

Il 3 dicembre, l’Arte Moderna e Contemporanea ha registrato un totale di 2.436.000 euro, pari all’84% di venduto a valore. La gara si è accesa fin dai primi lotti e ha trovato alcuni momenti clou nei rilanci per Alberto Savinio, con l’opera Uomo con la pipa aggiudicata per € 235.950 (lotto 39), e per Victor Vasarely, il cui dipinto Ellen ha raggiunto la cifra di € 75.750 (lotto 61), entrambi protagonisti di contese serrate tra sala, telefoni e piattaforme online. 

Lotto 39. Alberto Savinio – Uomo con la pipa, 1926/’27. Lotto venduto a € 235.950

Il top lot dell’asta è stato il bronzo di Marino Marini, Piccolo miracolo al lotto 32, aggiudicato per € 345.750 ad un collezionista italiano. Ottima la risposta anche per la scultura di Arnaldo Pomodoro al lotto 60, la sua iconica Sfera del 1978, venduta a € 73.230, così come per l’olio su cartone Lune Jaune di Max Ernst (lotto 35), aggiudicato per € 85.830.  

Lotto 35. Max Ernst – Lune jaune, 1960. Lotto venduto a € 85.830

Particolare attenzione ha ottenuto inoltre l’opera di Emilio Vedova, Paura n. 4 (lotto 49), aggiudicata a € 41.730, e quella di Daniel Spoerri, Restaurant Spoerri – 15 marzo 1972 (lotto 73), venduta a € 30.390: due aggiudicazioni che hanno triplicato la stima iniziale, seguite dal nucleo di opere di Mario Schifano, con sette lavori aggiudicati che hanno totalizzato € 235.000, sostenuti da rilanci continui e da una forte partecipazione da parte dei collezionisti. 

Lotto 73 – Daniel Spoerri. Restaurant Spoerri – 15 marzo 1972, 1972. Lotto venduto a € 30.390

La sessione dedicata alla Grafica Internazionale e ai Multipli d’Autore ha aperto la settimana con un risultato di 210.000 euro, pari al 127,17% del valore stimato e con l’80% dei lotti venduti. Il dipartimento, che celebrava il decimo anniversario dalla sua nascita, ha dimostrato ancora una volta la vitalità del settore, grazie a un pubblico giovane e a un collezionismo attento alla qualità. Particolare interesse ha suscitato un raffinato gruppo di opere di autori italiani e internazionali, con aggiudicazioni significative con aggiudicazioni significative che hanno coinvolto nomi come Arnaldo Pomodoro, Banksy, Alberto Burri e Mario Ceroli, oltre ad Henri Matisse (lotto 270) che, con la litografia Nu dans les ondes, 1938, aggiudicata per € 9.600, ha superato la stima iniziale di € 3.500 – 4.000. 

Lotto 270. Henri Matisse – Nu dans les ondes, 1938. Lotto venduto a € 9.600

La settimana si è chiusa con la tornata dedicata alla Collezione di Palmiro Togliatti e Nilde Iotti, che ha confermato la forza narrativa e storica di un corpus unico per provenienza e contenuto. Tra le aggiudicazioni più significative spicca l’olio su tela Ragazza calabrese, 1950 di Renato Guttuso (lotto 1032), venduto per più di € 19.000 a ulteriore conferma dell’intenso interesse verso il maestro siciliano e del valore documentario dell’intera raccolta. 

Lotto 1032. Renato Guttuso – Ragazza calabrese, 1950. Lotto venduto a € 19.050

“Siamo molti soddisfatti dei risultati ottenuti che, grazie alla accurata selezione di opere presentate nei tre differenti cataloghi d’asta corrispondenti a tre differenti formati di vendita, siamo riusciti ad accontentare sia i collezionisti più esigenti in cerca di opere museali con l’asta del 3 dicembre che il pubblico più vasto ed eterogeneo delle nuove generazioni di appassionati,” commentano i capi dipartimento Georgia Bava e Alessandro Cuomo

Informazioni    
Finarte, Milano, Via dei Bossi, 2 
Ufficio Stampa | Maria Grazia Vernuccio mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it 
 
Cataloghi online 
https://www.finarte.it/asta/grafica-internazionale-e-multipli-d-autore-milano-2025-12-02  
https://www.finarte.it/asta/arte-moderna-e-contemporanea-milano-2025-12-03 
https://www.finarte.it/asta/tout-de-suite-arte-moderna-e-contemporanea-milano-2025-07-10 

Un anno da record: quasi 1,5 milioni di euro raccolti nel 2025 dal dipartimento di Vini e Distillati

L’asta di Vini e Distillati da Collezione del 27 e 28 novembre si è conclusa con risultati straordinari e 427.000 euro di incasso

Trainata dalla selezione francese e, in particolare, dai lotti firmati Henri Jayer: la magnum di Richebourg Grand Cru 1986 ha registrato un’aggiudicazione record di 28.060 euro (Lotto 309), aprendo una serie di rilanci che hanno premiato altri lotti di spicco della Borgogna, sempre Jayer, tra cui le due magnum di Cros Parantoux 1996 aggiudicate a 21.960 euro ciascuna (Lotti 304 e 305), e la bottiglia di Richebourg 1985 battuta a 18.300 euro (Lotto 306).

Lotto 305. Henri Jayer Cros Parantoux, Vosne-Romanee Magnum, 1996. Lotto venduto a € 21.960

Ottime performance anche per l’Italia: il mercato conferma un forte interesse per le grandi etichette nazionali, con aggiudicazioni significative per il Barolo Monfortino 1995 di Giacomo Conterno, gioiello delle Langhe, venduto a 1.342 euro (Lotto 204); per la cassa di Sassicaia 1995, fuoriclasse enoico della Tenuta San Guido, aggiudicata a 3.660 euro (Lotto 226); e per quattro bottiglie di Barolo 1964 di Bartolo Mascarello, vendute a 1.220 euro (Lotto 19).

Lotto 204. Giacomo Conterno Monfortino Riserva, 1995. Lotto venduto € 1.342

La seconda giornata dell’appuntamento romano, dedicata ai Distillati da Collezione, conferma il trend positivo dei vini, con l’aggiudicazione dei principali top lot in catalogo e un forte interesse per whisky, Cognac, Rum e Armagnac. Da segnalare le aggiudicazioni di Ardbeg Islay Malt Scotch Whisky (Lotto 698) e Macallan 25 Year Old Unblended Single Malt Scotch Whisky (Lotto 699), entrambi a 2.684 euro, così come il Connoisseurs Choice Mortlach 1969 (Lotto 529), partito da 150 euro e salito fino a 1.952 euro.

Lotto 699. Macallan 25 Year Old Unblended Single Malt Scotch Whisky, Crystal Decanter. Lotto venduto a € 2.684

“Un percorso, quello delle aste di vini e distillati, iniziato nel 2019 e che nel 2025 ha già raggiunto la sua cifra record, avvicinandosi a 1,5 milioni di euro. In attesa della nuova asta a tempo dal 3 al 16 dicembre, che proporrà grandi vini come il Tignanello di Marchesi Antinori, le etichette-icona di Jermann, Montevetrano e Quintodecimo, il Montiano di Famiglia Cotarella e molti altri”, conclude il nostro Capo Dipartimento Guido Groppi.

Catalogo completo 
https://www.finarte.it/asta/vini-da-collezione-roma-2025-11-27
https://www.finarte.it/asta/distillati-da-collezione-roma-2025-11-28

Finarte presenta l’Asta di Argenti d’Epoca e da Collezione

La casa d’aste annuncia la vendita del 17 dicembre 2025 presso la sede milanese di Via dei Bossi 2: un percorso che attraversa la produzione argentiera inglese, francese e italiana, con opere selezionate da Clara Arata e provenienti da importanti raccolte italiane ed europee

Tra gli argenti inglesi si distingue un imponente vassoio vittoriano del 1880 (Lotto 158, stima € 4.000 – 6.000), originariamente donato al Sindaco di Dublino, le cui grandi dimensioni e il ricco apparato decorativo lo rendono un esempio impeccabile della produzione più ricercata dell’epoca. Ad affiancarlo, un grande boccale inglese del 1860 (Lotto 152, stima € 1.400 – 1.600), finemente sbalzato e capace di restituire appieno il gusto e la tecnica ornamentale delle officine inglesi ottocentesche. 

Lotto 152. Coppia di candelabri a tre braccia, Francia, inizi secolo XX. Stima € 3.800 – 4.000

La sezione dedicata alla produzione francese presenta un raffinato servizio da tè dell’epoca di Napoleone III (Lotto 159, stima € 7.500 – 8.000), caratterizzato da linee eleganti e da una conservazione impeccabile, accanto a una zuccheriera parigina del Settecento (Lotto 114, stima € 400 – 500), rara per qualità e gusto, perfetta espressione della tradizione orafa francese del periodo. Di rilievo anche un raffinato servizio da caffè “Egoiste” della metà del secolo XIX (Lotto 128, stima € 1200-1300) e una coppia di candelabri dei primi anni del ‘900 (Lotto 152, € 3.800 – 4.000), entrambi espressione dell’eccellenza della tradizione argentiera Francese.

Lotto 159. Importante servizio, Napoleone III, Francia, seconda metà secolo XIX. Stima € 7.500 – 8.000

Ampio spazio è dedicato alla produzione italiana: spiccano una lucerna neoclassica da tavolo realizzata a Roma intorno al 1820 (Lotto 140, stima € 800 – 1.000), e una scenografica lucerna da terra degli anni ’30 dell’argentiere fiorentino Genazzani (Lotto 140, stima € 1.800 – 2.000), caratterizzata da una lavorazione ricca e particolarmente elegante.

Lotto 255. Centro tavola, Firenze, circa 1940. Stima € 600 – 900

A chiudere il percorso è una piccola ma preziosa raccolta di oggetti firmati Buccellati: cornici, animali e altri soggetti decorativi nei quali si riconoscono immediatamente la ricchezza delle superfici incise e la vocazione scultorea della maison.

Tutti i lotti saranno in esposizione da venerdì 12 dicembre a martedì 16 dicembre, dalle 10:00 alle 18:00 nella sede di Milano, in via dei Bossi 2.

Informazioni    
Asta: mercoledì 17 dicembre, ore 14:30, Via dei Bossi 2, Milano   
Tornata unica: lotti 1 – 262 
Esposizione: da venerdì 12 dicembre a martedì 16 dicembre, dalle 10:00 alle 18:00 
Ufficio Stampa | Maria Grazia Vernuccio mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it 
 
Catalogo completo 
https://www.finarte.it/asta/argenti-antichi-e-da-collezione-milano-2025-12-17

Orologi d’eccezione a Milano: il 15 dicembre torna l’asta Finarte

Un viaggio tra icone vintage, rarità d’epoca e tendenze contemporanee

La prossima asta di Orologi Finarte si terrà a Milano il 15 dicembre alle ore 16.00, anticipata dall’esposizione aperta al pubblico dal 12 al 15 dicembre nel Salotto di Brera, lo spazio milanese della casa d’aste, offrendo ai collezionisti l’occasione di scoprire da vicino una delle proposte più affascinanti della stagione. 

Un’occasione privilegiata per scoprire da vicino il catalogo di 205 lotti, curato da Alessio Coccioli, Responsabile del Dipartimento Orologi, che anche quest’anno propone una selezione ampia e trasversale con orologi dei grandi marchi dell’alta orologeria, tra cui Rolex, Patek Philippe, Vacheron Constantin e Cartier, accanto a modelli vintage, neo-vintage e contemporanei, con un’attenzione particolare alle maison di nicchia e alle più recenti tendenze del mercato. 

Tra i protagonisti spiccano alcuni Rolex di grande fascino, come un cronografo 4500 degli anni ’40 in acciaio e oro rosa (Lotto 205, base d’asta € 15.000), un Turn-O-Graph 6202 degli anni ’50, considerato l’archetipo dell’orologio sportivo Rolex (Lotto 184, base d’asta € 12.000), e un elegante Day-Date 1803 degli anni ’70 in oro rosa con quadrante nero (Lotto 194, base d’asta € 14.000). 

Lotto 205. Rolex, cronografo 4500, anni 40. Base d’asta € 15.000

La sezione dedicata a Patek Philippe propone due raffinati Calatrava in oro rosa degli anni ’40: un 2405 con iconiche anse ad artiglio (Lotto 204, base d’asta € 10.000) e un 1509 “pink-on-pink”, particolarmente ricercato per la sua rara combinazione tono su tono (Lotto 148, base d’asta € 10.000). 

Lotto 204. Patek Philippe, Calatrava 2405R, anni 40. Base d’asta € 10.000

Molto ricca anche la presenza di Cartier, con modelli che attraversano epoche e stili diversi. Tra i più interessanti, un raro Tank Reverso degli anni ’70 (Lotto 13, base d’asta € 7.000) e un elegante tasca “Couteau” degli anni ’30 (Lotto 138, base d’asta € 4.000). 

Tra i complicati verranno proposti in asta due calendari perpetui degli anni ’90: un Audemars Piguet 25657 in oro rosa (Lotto 201, base d’asta € 9.000) e un IWC Novecento 3545 in platino (Lotto 202, base d’asta € 6.000), entrambi apprezzati per equilibrio estetico e raffinata meccanica. 

Lotto 201. Audemars Piguet, Calendario Perpetuo 25657OR, anni 90. Base d’asta € 9.000

Per chi è alla ricerca di pezzi non convenzionali e ricchi di personalità, numerosi orologi con casse di forma, orologi-bracciale e creazioni di design.

“Il catalogo è un viaggio di oltre cento anni di storia dell’orologeria, un caleidoscopio di forme, metalli, materiali anche inusuali, modelli e marchi conosciuti e non, sono sicuro che anche il collezionista più navigato riuscirà a sorprendersi”, dichiara Alessio Coccioli

Informazioni    
Asta: giovedì 15 dicembre, ore 15:00, Via dei Bossi 2, Milano   
Tornata unica: lotti 1-205 
Esposizione: Dal 12 al 14 dicembre dalle ore 10:00 alle 19:00 

15 dicembre dalle ore 10:00 alle 13:00 
Ufficio Stampa | Maria Grazia Vernuccio mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it 
 
Catalogo completo 
https://www.finarte.it/asta/orologi-milano-2025-12-15 

Chanel ed Hermès protagoniste dell’asta Luxury Fashion di Finarte

L’asta, curata da Margherita Manfredi, Responsabile del Dipartimento Luxury Fashion, si terrà martedì 9 dicembre nella storica sede di Via dei Bossi 2.

Oltre 200 lotti tra borse iconiche, abiti, accessori e bijoux provenienti da due importanti collezioni private italiane, firmati dalle case di moda più desiderate del lusso contemporaneo. La vendita sarà articolata in due sessioni: molto preziosa la seconda, a partire dalle ore 15:00, interamente dedicata alle Maison francesi Chanel ed Hermès

Tra i pezzi più attesi spiccano le intramontabili borse Hermès: protagonista assoluta è la Kelly 35 Retourne in alligatore blu Mykonos del 2017 (Lotto 154, base d’asta € 32.000), affiancata dalla Birkin in pelle Togo Orange Poppy (Lotto 166, base d’asta € 6.000) e da una raffinata Constance del 1987 in pelle nera (Lotto 171, base d’asta € 5.000). A seguire, una selezione di modelli ricercati, Kelly Danse, Evelyne e Garden Party, insieme agli immancabili carré in seta, veri classici del guardaroba e da sempre amatissimi dai collezionisti. 

Lotto 154. Hermès – Borsa 35cm Retourne Kelly, 2017. Base d’asta € 32.000

Il percorso prosegue con Chanel, con modelli che spaziano dalle mini bag alle XXL, in un gioco di colori e diversi pellami. Di particolare interesse il nucleo di Jumbo e Maxi Jumbo, presentate in dodici varianti tra materiali e tonalità: dalla pelle matelassé viola del 2015 (Lotto 123, base d’asta € 6.000) fino alla pelle caviar matelassé verde acqua iridescente del 2019 (Lotto 133, base d’asta € 6.000). Completano la proposta le mini bag, come la Shopping Mini in pelle matelassé blu navy del 2025 (Lotto 125, base d’asta € 1.200), insieme a giacche, abiti e bijoux della Maison.  

Lotto 133. Chanel – Borsa Jumbo, 2019. Base d’asta € 6.000

Si aggiunge la prima sessione Fashion Vintage, in programma alle ore 11:00, con una ricca selezione di borse, accessori e calzature, perfette per chi desidera concedersi o regalare un pezzo speciale in vista delle festività tra cui le must-have Saddle di Dior, in pelle rosa cipria (Lotto 25, base d’asta € 1.500) e in tela Jacquard Denim (Lotto 9, base d’asta € 1.000); la Peekaboo in ciniglia blu e nera di Fendi (Lotto 66, base d’asta € 1.000); e una Jackie floreale di Gucci (Lotto 75, base d’asta € 500), accanto a numerose creazioni di Valentino, Bottega Veneta e Balenciaga e a una selezione di giacche e abiti firmati Saint Laurent

Lotto 66 – Fendi, Borsa Peekaboo in ciniglia color blu e nero con logo. Base d’asta € 1.000

“Il trend dell’usato di lusso è in costante crescita, l’interesse in particolare per Hermès e Chanel ci conferma che i collezionisti riconoscono in questa tipologia di beni un investimento, e per la sezione vintage, sia per accessori sia per abbigliamento, un arricchimento dell’Heritage per diverse case di moda,” commenta l’esperta Margherita Manfredi.

Informazioni    
Asta: martedì 9 dicembre 
ore 11:00 – I Tornata (lotti 1 – 111) 
ore 15:00 – II Tornata (lotti 112 – 273) 
Visione dei lotti solo su appuntamento dal 1º al 5 dicembre 
Via dei Bossi 2, Milano   
Ufficio Stampa | Maria Grazia Vernuccio mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it 
 
Catalogo completo 
https://www.finarte.it/asta/luxury-fashion-fashion-icons-milano-2025-12-09 
https://www.finarte.it/asta/fashion-vintage-milano-2025-12-09

Grande successo per l’asta di Dipinti e Disegni Antichi

Sotto la cura di Valentina Ciancio, Capo Dipartimento di Dipinti e Disegni Antichi di Finarte, insieme alle esperte Adele Coggiola e Giulia Leonardi, l’asta tenutasi nella sede di Finarte a Roma il 26 novembre 2025 si è conclusa con un risultato complessivo di oltre € 900.000

La vendita si è aperta con la prima tornata (Disegni e Dipinti Antichi), che ha registrato una partecipazione straordinaria, chiudendosi con l’85% dei lotti venduti e una rivalutazione dei prezzi base superiore al 110%. Dopo i numerosi rilanci che hanno animato la sezione dedicata ai disegni, ottimi risultati si sono ottenuti anche per i dipinti, tra cui si segnala La conversione di San Paolo di scuola italiana del Seicento (Lotto 82) dipinta su pietra, venduta per oltre € 19.000 diritti inclusi. 

Lotto 82. Scuola italiana, secolo XVII – Conversione di San Paolo. Lotto venduto a € 19.050

Protagonista dell’asta è stata la seconda tornata (Importanti Dipinti Antichi) che con un’accurata selezione di 40 lotti ha ottenuto ottimi risultati con aggiudicazioni da record. Top lot della vendita è stato il dipinto di Francesco Guardi raffigurante Pio VI prende congedo dal Doge. L’opera, sottoposta a notifica nel 1987 dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e parte del celebre ciclo dedicato alle cerimonie in onore del pontefice, è stata venduta per oltre € 220.000 ad un collezionista privato italiano (Lotto 202).

Lotto 202. Francesco Guardi – Papa Pio VI prende congedo dal Doge. Lotto venduto a € 223.750

La sessione si è accesa fin da subito con una combattuta gara per il Compianto su Cristo morto di Giovanni Francesco Crivelli, capolavoro di rara qualità all’interno del corpus dell’artista ancora poco noto agli studi, venduto a € 34.170 a fronte di una base d’asta di € 7.000 (Lotto 168). Importante anche il risultato del fondo oro di Francesco di Paolo da Montereale, Cristo risorto tra San Tommaso e Santo Stefano, aggiudicato ad un concorrente al telefono a € 63.150 (Lotto 172). 

Lotto 72. Francesco di Paolo da Montereale – Cristo risorto tra San Tommaso e Santo Stefano. Lotto venduto a € 63.150

La pittura del Seicento si conferma di grande interesse per il settore: tra le opere più apprezzate la Natura morta di frutta con scimmia, attribuita ad un maestro fiammingo attivo in Italia nel XVII secolo, che da una base di € 7.000 ha superato i € 25.000 (Lotto 187), e l’inedita Sant’Orsola di Valerio Castello aggiudicata per oltre € 20.000 (Lotto 197); passando nell’ambito del caravaggismo, che continua a richiamare l’attenzione dei collezionisti italiani e stranieri, troviamo l’Incredulità di San Tommaso di Massimo Stanzione, venduta a € 21.570 (Lotto 190), e l’affascinante Davide con la testa di Golia, attribuito a Tanzio da Varallo, che ha raggiunto €25.350 (Lotto 185). 

Lotto 185. Attribuito a Antonio d’Enrico, detto Tanzio da Varallo – Davide con la testa di Golia. Lotto venduto a € 25.350

A cavallo tra Seicento e Settecento, lo scenografico Trionfo di fiori di Andrea Belvedere ha superato i € 30.000 (Lotto 193). 

Lotto 193 – Andrea Belvedere. Trionfo di fiori en plein air. Lotto venduto a € 31.650

L’interesse si è mantenuto vivissimo fino all’ultimo lotto della vendita quando il dipinto di Francesco Maria Gatteri (Lotto 207), raffigurante un episodio della guerra d’indipendenza greca contro i turchi, ha suscitato una forte partecipazione internazionale che, da una stima di €12.000 – 15.000, ha portato l’opera ad un’aggiudicazione al martello di € 50.000, segnando il record price dell’artista triestino.

Informazioni 
Via dei Bossi 2, Milano    
Ufficio Stampa | Maria Grazia Vernuccio mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it 

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Rubino Bulgari da 248 mila euro firma il successo dell’Asta di Gioielli Finarte oltre i 2,5 milioni di euro 

Si è conclusa con risultati eccezionali l’Asta di Gioielli tenutasi lunedì 24 e martedì 25 novembre nella storica sede milanese di Via dei Bossi 2.

Curata da Clara Arata, Capo Dipartimento Gioielli Milano, e Vittoria Tomasini, Capo Dipartimento Gioielli Roma, la vendita ha presentato oltre 700 lotti tra gioielli d’epoca, vintage e creazioni delle più prestigiose Maison internazionali, totalizzando oltre 2 milioni e mezzo di euro e registrando una rivalutazione complessiva del 110% rispetto alle basi d’asta, con l’80% dei lotti venduti.  

Protagonista assoluto della vendita è stato il lotto 655, uno spettacolare rubino birmano di 4,00 carati montato su un anello Trombino con diamanti della maison Bulgari: dopo una serrata gara tra offerenti online e oltre quindici collegamenti telefonici da tutto il mondo, il gioiello ha raggiunto la cifra record di 248.150 euro. Ottimo risultato anche per il lotto 699, un anello con zaffiro birmano di 15,45 carati dall’intensità cromatica eccezionale, aggiudicato a 126.150 euro, confermando l’interesse dei collezionisti internazionali per le pietre di grande qualità. 

Lotto 121 – Anello con zaffiro Ceylon. Lotto venduto a € 50.550

Tra le aggiudicazioni di maggior rilievo si distinguono inoltre l’anello con zaffiro Ceylon di 7,93 carati firmato Mario Buccellati (Lotto 102), che da una base d’asta di 8.000 euro ha raggiunto la straordinaria cifra di 48.030 euro; l’anello con zaffiro Ceylon di 18 carati (Lotto 121), aggiudicato a 50.550 euro partendo da 10.000 euro; un bracciale con diamante taglio rosa di 7,50 carati (Lotto 684) venduto a 40.470 euro; una raffinata borsetta da sera in oro e diamanti (Lotto 133) aggiudicata a 32.910 euro; e un bracciale rigido firmato David Webb, realizzato su commissione (Lotto 285), venduto per 26.610 euro. 

Lotto 699 – Anello con zaffiro. Lotto venduto € 126.150

“La vendita, che ha abbracciato gioielli di fine Ottocento fino alle creazioni contemporanee di maison come Webb, Boucheron, Buccellati, Van Cleef & Arpels e Pomellato, ha saputo incantare una platea internazionale di appassionati e collezionisti, confermando il forte dinamismo del settore,” commenta Vittoria Tomasini.  

“La bellezza e l’unicità dei gioielli, siano essi firmati o non firmati ma di grande qualità, insieme alle pietre di colore rare e straordinarie, si confermano capisaldi della gioielleria più ricercata. In un momento di forte instabilità come quello attuale, questi elementi hanno ribadito il loro valore, dando vita a una gara vivace ed elettrizzante tra offerenti da tutto il mondo nell’asta appena conclusa,” conclude Clara Arata. 
 
Catalogo completo 
https://www.finarte.it/asta/gioielli-importanti-milano-2025-11-24

Alle origini di un’icona: Corto Maltese

Dalla Ballata del mare salato alla rivista “Sgt. Kirk”: le tavole che tornano alla luce nei lotti dell’asta del 18 dicembre

Come tutto quello che riguarda Hugo Pratt, anche la nascita di Corto Maltese è avvolta nella leggenda. La sua prima apparizione nel romanzo a fumetti, o graphic novel, Una ballata del mare salato avviene per episodi, secondo lo stile dell’epoca, tra 1967 e 1969. Un esordio passato alla storia, geniale in ogni suo aspetto, a partire dalla prima tavola, dove a parlare è nientemeno che l’Oceano Pacifico in persona, fino alla prima apparizione del protagonista, in fondo alla quinta tavola e lontanissimo da quella che diventerà la sua immagine iconica. Corto Maltese ci viene presentato legato, vittima di un ammutinamento, con la barba lunga e a petto nudo, i tratti più marcati in quel volto ispirato a Burt Lancaster che col tempo Pratt imparerà a disegnare con poche, inconfondibili linee.

Hugo Pratt aveva alle spalle una ventennale carriera già importante e articolata, divisa su più continenti. Dalla sua Venezia, dove nell’immediato dopoguerra era stato tra i fondatori della rivista Asso di Picche assieme ad Alberto Ongaro e Mario Faustinelli,  era migrato in Argentina, a Buenos Aires (Lotto 33. Hugo Pratt, Sgt. Kirk – Il ritorno dell’Asso di Picche, 1967. Stima € 4.000 – 7.000).  Qui vedono la luce alcune serie fondamentali nella sua produzione: Junglemen, Ernie Pike, Ticonderoga ma soprattutto Sgt. Kirk.

Lotto 33. Hugo Pratt, Sgt. Kirk – Il ritorno dell’Asso di Picche, 1967. Stima € 4.000 – 7.000

Dopo più di un decennio di successi in Sud America, Pratt tenta il salto sul mercato anglosassone, prima a Londra e poi negli Stati Uniti, ma senza fortuna. Il mercato statunitense, da cui pure venivano le sue prime ispirazioni (come Terry e i pirati di Milton Caniff, che catturò l’immaginazione del Pratt bambino), non lo accoglierà mai. Forse perché gli antieroi di Pratt sono troppo sfuggenti, sempre al fianco degli emarginati e simpatizzanti delle nobili sconfitte.

Lotto 62. Milton Caniff, Terry and the Pirates – A little business minding, 1938. Lotto venduto a € 1.560

Sempre dall’Argentina collabora con il Corriere dei Piccoli, con trasposizioni di classici quali L’isola del tesoro di Stevenson. Ma è a questo punto che dall’Italia arriva l’offerta che gli cambierà la vita: l’imprenditore genovese Florenzo Ivaldi, grande appassionato di fumetto e ammiratore del maestro, propone a Pratt di collaborare a una rivista. L’idea è di pubblicare alcune delle sue opere che avevano riscosso più successo in Sud America, affiancandovi storie originali. Il nome stesso è un omaggio a Pratt: si chiamerà Sgt. Kirk e sarà stampata più o meno continuamente fino al 1978. (Lotto 31) In questi undici anni sulle sue pagine si alternano allora esordienti come Dino Battaglia e Sergio Toppi, ma anche grandi classici come appunto Terry e i pirati di Caniff e Radio Pattuglia di Charles Schmidt e Eddie Sullivan.

Lotto 31. Hugo Pratt, Sgt. Kirk – Billy James, 1968. Stima € 8.000 – 15.000

Sul numero 1 della rivista fa quindi la sua comparsa Corto Maltese, un doppio esordio passato alla storia. Il gentiluomo di fortuna arriverà sulla copertina solo al numero 7, la prima in assoluto per Corto, ed è un’illustrazione indimenticabile. Una composizione stilisticamente in linea con le tendenze dell’epoca: i colori forti e contrastati, il lettering del titolo incorporato graficamente nell’immagine, le sagome dei gabbiani e delle vele che diventano quasi dei segni astratti. È un’immagine di grande impatto grafico, in cui Corto Maltese domina con il suo fascino da avventuriero: guarda direttamente al lettore e reclama il suo spazio con disinvoltura, uscendo dal riquadro dello sfondo ed entrando per sempre nel nostro immaginario. Ed è anche con questa copertina, assieme alle tavole indimenticabili della Ballata, che Hugo Pratt assurge nell’empireo del fumetto europeo e mondiale.

Sfoglia il catalogo completo dell’asta del 18 dicembre https://www.finarte.it/asta/i-maestri-del-fumetto-milano-2025-12-18

Testo di Marzia Flamini

Finarte premiata ai Global CFO Excellence Awards 2025

Finarte e il suo Chief Financial Officer, Alessandro Consoli, hanno ottenuto due prestigiosi riconoscimenti nell’ambito dei Global CFO Excellence Awards 2025, confermando il valore e la solidità del lavoro portato avanti dalla nostra Direzione Finanziaria

Il titolo di Auctioneering CFO of the Year 2025 (Italy) sottolinea l’abilità di guidare con competenza e visione la gestione economico-finanziaria in un settore complesso come quello delle case d’asta. Il Financial Leadership Excellence Award 2025, invece, premia la qualità della leadership strategica, la capacità di definire prospettive di lungo periodo e il ruolo decisivo nel consolidamento della struttura aziendale.

“Questo premio rappresenta per me una conferma significativa del percorso intrapreso e dell’impegno quotidiano verso l’eccellenza. È un risultato che valorizza il lavoro svolto e rafforza la mia determinazione nel perseguire obiettivi sempre più ambiziosi.” Parole di Alessandro Consoli, CFO di Finarte.

Un team eccellente. Questo successo appartiene all’intero Team Amministrazione di Finarte: da sinistra, Viola Marzoli, Lavinia Salvadori, Eugenia de Petra, Lorena Lomonaco, Sara Cremonesi, Alessandro Consoli, Renisa Gorezi, Andrea Cremascoli, Costanza Baserga e Luigi Calegari.

Continueremo a lavorare con determinazione per rafforzare il nostro modello operativo e sostenere una crescita innovativa e orientata al futuro. Un sentito ringraziamento va anche a tutti i nostri collaboratori e partner per il loro contributo e per il ruolo essenziale nel raggiungimento di questo importante traguardo.

Grazie alla nostra solidità e a una crescente fiducia da parte dei collezionisti, stiamo attualmente raccogliendo intere collezioni private in vista delle prossime aste autunnali. Un passo ulteriore verso una casa d’aste sempre più moderna e competitiva.