Storie

Testimonianze dell’arte moderna e contemporanea in cento anni di libri e documenti dal 1914 al 2014

Lotto 160 - Dettaglio di una copertina di "SPAZIO RASSEGNA MENSILE DELLE ARTI E DELL’ARCHITETTURA DIRETTA DALL’ARCHITETTO LUIGI MORETTI" - Stima € 1.200-1.600

Un percorso attraverso libri d'artista, fotografie, riviste, inviti, biglietti, locandine, poster che testimoniano il farsi dell’opera d’arte, raccolti in un catalogo che verrà battuto in asta il 16 luglio a Roma.

C’è un’idea di fondo che tiene unito l’insieme qui proposto, quella di un dialogo costante tra l’opera d’arte e il suo farsi, dall’intuizione iniziale al progetto, dalla selezione dei materiali fino alla realizzazione e soprattutto alla successiva esposizione. Un dialogo dove gli artisti spesso raccontano – nel contesto delle mostre – le loro opere, e di quell’incontro tra opere-artisti-pubblico lasciano diretta testimonianza attraverso inviti, biglietti, locandine e poster. Un percorso attraverso documenti effimeri, destinati a non sopravvivere, che testimoniano il farsi dell’opera d’arte, il suo esporsi in pubblico e la riflessione emersa.

Documenti e testimonianze sono i due corni di questo processo: da un lato il documento che attesta il farsi dell’opera d’arte, dall’altra la testimonianza della ricezione della stessa. In mezzo, una variegata declinazione di forme espressive, tutte accomunate dall’ideale simbiosi tra valore estetico e riflessione (spesso auto-riflessione) sull’opera d’arte, tra forma e pensiero, tra progetto grafico e contenuto, tra regola e trasgressione.

Lotto 2: Libro d’artista AA.VV. - Documenti d’arte d’oggi 1955/56. Raccolti a cura del MAC/Espace Milano, Il Salto Editore, 1955, 23x32 cm, brossura, pp. 139-[1] - Stima € 1.500 - 1.700

Lotto 2: Libro d’artista / AA.VV. – Documenti d’arte d’oggi 1955/56. Raccolti a cura del MAC/Espace Milano – Stima € 1.500 – 1.700

Un percorso che parte dagli affascinanti Documenti d’arte d’oggi del MAC/Espace, dove teoria e tavole trovano spazio nella stessa pubblicazione, per arrivare ai libri d’artista di Gilberto Zorio: un rigoroso ordine alfabetico che stimola e favorisce intriganti corti circuiti, tra opere e artisti di profilo internazionale. Il raro Xerox Book edito da Siegelaub nel 1968 apre il catalogo, poco oltre i sei poster di colore diverso di Ritmo 4 della Abramovic spostano l’attenzione sulla performance, la prima italiana dell’artista serba (1974); Boetti è presente con due rare testimonianze della personale romana del 1988, presso Pio Monti, un poster con dedica autografa e un libro d’artista illustrato con immagini fotografiche; uno dei 50 esemplari di TH di James Lee Byars, illustra bene l’estetica del libro d’artista, una categoria onnipresente nell’asta perché massima espressione dell’intreccio tra arte contemporanea e tradizione libraria. E via discorrendo.

A sfogliare il catalogo s’incontra il vasto e variegato campionario degli artisti che hanno segnato la scena del Contemporaneo: Cattelan, Chiari, Christo, Clemente, Cucchi, Darboven, Feldmann, Filliou, Fontana, Ghirri, Gropius, Haring, Hendricks, Hirst, Horn, Jorn etc…

Quel che colpisce è l’originalità nella scelta dei materiali, delle forme, degli oggetti plasmati e adattati alle scelte artistiche: sono libri, perlopiù, ma solo nella forma esteriore perché in realtà sono opere che condensano universi e suggestioni rivoluzionarie. Sono spesso pezzi unici, perché arricchiti da interventi originali degli stessi artisti: hanno il valore di opere aperte, che continuano anche dopo la loro produzione seriale (limitata) a stimolare l’ispirazione.

Oltre ai libri, l’universo della sperimentazione contemporanea si estende ai poster, agli inviti delle mostre, ai collage, alle locandine, alle annate complete delle riviste più alternative e sperimentali, alle fotografie, ai progetti editoriali, alle copertine illustrate, alle cartelle port-folio etc…; un vasto insieme di testimonianze sull’Arte Contemporanea che attestano il valore sperimentale di buona parte della produzione artistica post-war, sino alle esperienze del nuovo millennio. Ma non mancano esempi di avanguardie storicizzate, dal futurismo italiano a quello russo, a sottolineare un’ideale linea di continuità tra sperimentalismo degli anni Trenta del Novecento e le neo-avanguardie degli anni Sessanta-Settanta.

Un catalogo che vuole essere un tributo alla carta, alla plasticità e duttilità di un materiale che non solo nella forma-libro ha saputo esprimere a livelli estremi la tensione sperimentale dell’Arte Contemporanea: libri non solo, dunque, perché documenti e testimonianze sono anche tutti i materiali effimeri qui raccolti e distribuiti nei vari lotti, che rappresentano gli artisti tanto quanto le opere più compiute.

D’altronde, perché non è plausibile ravvisare più tensione espressiva in un abbozzo, in un progetto o in uno schizzo, che non nell’opera ultimata?

Catalogo online

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