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Padova Finarte / Automobili da Collezione

venerdì 25 ottobre 2019, ore 14:30 • Padova

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1974 Porsche Porsche 911 2.7 S (Porsche)

telaio no. 9114300985

Lotto proveniente da impresa

Stima

€ 65.000 - 75.000

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Informazioni

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Certificati ed Attestati
Certificato d’origine Porsche
Documenti
Immatricolazione e targhe italiane in ordine
Eleggibilità
  • Giro di Sicilia. Eleggibile.
  • Targa Florio. Eleggibile.
  • Goodwood Revival. Eleggibile.
  • Rallye Monte-Carlo Historique. Eleggibile
  • Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
  • Winter Marathon. Eleggibile.
  • Nürburgring Classic. Eleggibile.
  • Porsche Festival. Eleggibile.
  • Tutti gli eventi Porsche club.

Provenienza

Il modello
Nel 1973, le nuove norme USA su sicurezza e inquinamento costrinsero i tecnici Porsche a rivedere la 911. La cosiddetta “serie G”, con cilindrata portata per tutte le versioni a 2687 cm³, inizia a essere prodotta nel settembre 1973. La nuova 911 segna una nuova era Porsche, mutando un design invariato per 10 anni, dal debutto della prima 911 firmata da Ferdinand Alexander “Butzi” Porsche, figlio di Ferry. Sulla 2.7 vengono introdotti nuovi paraurti anteriori e posteriori che cambiano totalmente le linee della vettura. Sono montati con degli speciali tubi ad assorbimento d’urto e hanno dei soffietti elastici laterali neri in gomma. La nuova gamma, disponibile in versioni coupé e targa, comprendeva la 911 (150 hp), la 911 S (177 hp) e la 911 Carrera (210 hp). Quest'ultima, per sottolinearne la vocazione sportiva, vantava il nome "Carrera" in omaggio alla Carrera Panamericana e manteneva la carrozzeria delle altre 911, mentre il motore era lo stesso della Carrera RS della serie precedente (cosiddetta “pre-bumper”). La 911 Carrera 2.7 fu venduta solo sul mercato europeo ed in Sudafrica, non negli Stati Uniti. I dispositivi antinquinamento avevano ridotto la potenza. Le versioni 2.7 e S sono equipaggiate con l’iniezione meccanica K-Jetronic, testata sui modelli 911 T per gli USA, la Carrera 2.7 monta l'iniezione meccanica Bosch. Per quanto riguarda la trasmissione, la serie G monta di serie il cambio a 4 marce (Tipo 915/16) oppure, optional, il 5 marce (Tipo 915/06); sulla 911 2.7 e sulla S è disponibile la trasmissione automatica Sportmatic tipo 925/02. Negli interni vengono introdotti nuovi sedili con poggiatesta incorporato e un nuovo volante imbottito, leggermente più piccolo sulla Carrera 2.7. In tutti i modelli lo sterzo è dotato di un sistema collassabile ad assorbimento di energia. Il noto spoiler a “coda d'anatra” introdotto sulla Carrera RS è disponibile fino al 1974 solo sulla Carrera 2.7, mentre per tutti i modelli è previsto lo spoiler anteriore. La serie 2.7 rimane in produzione fino al 1977. Durante gli anni vengono fatte piccole modifiche per migliorare il comfort, come nel sistema di riscaldamento, rinnovato nel 1975, per il resto le 911 2.7 sono rimaste praticamente inalterate, fatta eccezione per un motore più potente sulla versione 911 2.7: nel 1976 adotterà un propulsore da 165 cv. Le 2.7 sono le prime Porsche ad avere la carrozzeria zincata a caldo (dal 1976), un procedimento che la rende praticamente immune alla corrosione, consentendo una garanzia di 6 anni. Una curiosità: una 911 2.7 è stata la 250.000ˆ Porsche prodotta. La 2.7 verrà sostituita dalla Carrera 3.0, già in produzione nel 1976.
L’auto
La Porsche 911 S 2.7, telaio no. 9114300985 è una dei 5.000 esemplari S 2.7, verniciata in bianco Grand prix è equipaggiata con la barra stabilizzatrice di 16 mm di diametro e monta nuove pinze dei freni volte a ridurre il peso delle masse non sospese. Un ulteriore accorgimento sui pesi è stato fatto sulle sospensioni posteriori realizzate in lega leggera. Per rendere più semplice la guida, in questa serie di 911, è stata applicata una molla di trazione che agisce sul pedale della frizione e la leva del pedale è stata allungata; in questo modo, le marce sono facili da ingranare e il comando della frizione è più morbido. Il livello di comfort è eccezionale, i morbidi sedili con i poggiatesta introdotti sul modello 1974 rendono ogni viaggio un piacere, la distanza tra i pedali e il sedile del conducente permette anche ai piloti più alti di trovare una posizione di guida adatta. L’esemplare proposto era di proprietà di un centro Porsche, che ha eseguito un eccezionale lavoro su tutto il propulsore; la carrozzeria come gli interni sono stati restaurati con i colori e componenti corretti, il telaio ha subito un minuzioso controllo presso il centro Porsche di Verona, la vettura è corredata di numerose fatture dei lavori realizzati. In questo esemplare, il rivestimento in similpelle è stato restaurato recentemente e non presenta né crepe, né segni di usura. Lo stato della vettura è eccezionale, l’auto è praticamente nuova, con una vernice scintillante e un interno pronto ad accogliere il pilota. Completano la vettura i cerchi in lega originali in alluminio da 15", di produzione ATS. Parti speciali e ricambi originali per una Porsche 911 non sono mai un problema, anche grazie al programma della casa madre, Porsche Classic e, come in ogni Porsche la meccanica, se tagliandata costantemente da uno specialista del marchio, è di affidabilità assoluta e invoglia ad un uso quasi quotidiano. Nè spaventano le lunghe trasferte; magari per scendere in pista, come accadeva un tempo.
Stato dell’Arte
Restaurata. Condizioni eccellenti.

Bibliografia

  • Lothar Boschen, Jurgen Barth,Porsche un successo, Libreria Dell'automobile, Milano 1987.
  • Mauro Borella,Porsche 911 1963-1998, Giorgio Nada Editore, Milano 2011.
  • Sigmund Walter, Joerg Austen,Porsche 911, Evoluzione e Tecnica dal 1963 a oggi,Giorgio Nada Editore,Milano2009.
  • Joerg Austen,Porsche 911, Rally e Competizione, Giorgio Nada Editore, Milano 2008

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