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At auction on Wednesday 25 June 2025 at 15:30
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Specialist Notes
Pubblicato per la prima volta da Feltrinelli nel 1963 e in seguito apparso, in edizioni modificate, per Einaudi nel 1976 e per Adelphi nel 1993, «Fratelli d’Italia» fu il libro con cui Arbasino - seguendo le tracce dell’amato Gadda, in seguito celebrato nel saggio «L’Ingegnere in blu» del 2008 - travolse gli argini di un ormai consumato neorealismo per indicare nuove possibilità linguistiche e nuovi orizzonti poetici. Una poetica fatta di apparente superficialità ma che in verità colpisce ed espone le improvvise mutazioni sociali ed economiche italiane sorte su un terreno ancora troppo compromesso con il passato e con le sue arretratezze culturali e politiche. Ma è soprattutto la lingua a comunicare la novità rappresentata da questo romanzo: Arbasino la usa per dare vita a lunghe digressioni o per dare sfogo al proprio gusto citazionistico o, ancora, per farla vivere come puro suono non più ossessionata dal senso creando, in questo modo, stanze dentro la stanza-romanzo o linee parallele più che solidi intrecci. Un libro elettrico e dissipatorio come le notti dei suoi giovani protagonisti, colmo di conversazioni che rimandano volutamente solo a loro stesse, colto, giocoso e infine tragico di una tragicità post-moderna, non catartica e non pedagogica, perfettamente racchiusa nella parola che chiude il romanzo: “niente”.
Mentre sia al Centro Manoscritti dell’Università di Pavia che al Gabinetto Vieusseux abbiamo i dattiloscritti preparatori per le edizioni del maggio del 1963 per Feltrinelli, del 1967 sempre per Feltrinelli (edizione tascabile con modifiche dell’ultimo capitolo), del 1976 per Einaudi, non abbiamo, in entrambi gli istituti consultati, l’originale di Fratelli d’Italia riedito fino al 1993 (e ristampato fino al 2020) con numerose varianti, come evidenziato dal saggio di Martignoni-Cammarata-Lucchelli . Il presente testimone, dunque, si pone come archetipo dell’edizione Adelphi del 1993 ma anche come officina per successive edizioni mai arrivate alla stampa. Difatti dal confronto con l’edizione a stampa e tali fotocopie emergono varianti sostanziali e sostanziose certificate che si possono rintracciare sia dal confronto tra i vari capitoli sia osservando che, soprattutto, per il volume secondo che contiene la sezione Festival troviamo sia correzioni/integrazioni autografe in penna blu sia testi più consistenti dattiloscritti su striscioline di carta che sono stati accolti o lasciati fuori dall’edizione a stampa (vediamo anche correzioni alle medesime varianti, come c. 703). Si è di fronte quindi ad un testimone che denota il fatto, dal momento che è stato fino alla fine tenuto nell’appartamento romano di Arbasino, che era una copia su cui l’autore continuò a lavorare. Ovviamente sarebbe opportuno poter sapere se presso il Gabinetto Vieusseux vi siano dei testimoni parenti o affini a tale nostra copia ma, come da email di Fabio Desideri del 29 ottobre 2024, non è ancora iniziata la catalogazione del materiale manoscritto afferente alla serie “Manoscritti di Alberto Arbasino". Sta di fatto però che la presenza nel nostro testimone di correzioni autografe determinano uno status di unicità del dattiloscritto.Diamo qui una serie di evidenze di tali varianti (dapprima il testo apparso nell’edizione del 1993 e poi le varianti della fotocopia) per le p. 15-16-17.
Sezione: Primavera – estateCapitolo 1. Fiumicinole mie robe ] le mie robe e robinelungo l’Aurelia m’ero fermato ] lungo la strada m’ero fermatoFratte, ginepri, mirti, giochi molto sportivi ] MANCA Fratte, ginetri, mirti così narcisi … ] così narcisi, con delle manoneprima ancora di mezzogiorno ] prima di mezzogiornoancora in strada per venire ] ributtarci in strada per venireindimenticabile, suoi ] indimenticabile, con luivia da queste Olimpiadi ] via dalle Olimpiadia Olimpia deserta! ] a Olimpia!«dorato!» («e i mirti?», «divini!»), e ] dorato!, e però arrivandoper la decadence e le flaneries ] per le flaneries e la decadencesi faranno venti, trenta ] si faranno dieci, venti, trentasettimane sfrenate ] settimane forsennatetutto un elaborato ] dopo tutto un elaboratoMa poi se ne è andato ] se ne è andatoli si picchiano ancora ] picchiandosi sul seriofra quei coglioni ] “quei coglioni”sempre più volentieri ] E che volentierie i soldi rimasti, mettendo in pratica «le droit des peuples à disposer d’eux-memes» ] MANCAbocche di leoni e anemoni rossi e gialli e viola molto tropicali ] bocche di leone rosse e gialle e violaverso le dune e i nudi. E poco dopo fra le eriche e il vento ] fra le eriche e il vento. E poco dopo fra le dune e i nudiAnche i titoli dei capitoli differiscono: nella sezione Festival dell’edizione 1993 abbiamo: In villa che è Colazione in villa, Vigilia di festa che è Vigilia, Grande party che è Grande festa. Nella sezione Roma abbiamo Cafè Society che è Condizione del colore. La sezione Nord ha distinto i capitoli Zurigo e Baviera che nella fotocopia sono riunite, Dalla Spagna era Vacanze spagnole, Finale era Ultime carte.
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Corrispondenza, 1948
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Starting bid € 10.000

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Baud Bovy, Daniel / Boissonnas , Fred
In Greece Journeys by Mountain and Valley, 1909
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Bodini, Vittorio
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Estimate € 200 - 220
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