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The Burgundy Chapter: un viaggio attraverso i 15 produttori protagonisti dell’asta del 17 settembre

In catalogo 98 lotti di 15 prestigiosi produttori, selezionati dal dipartimento Vini e Distillati. L’appuntamento è il 17 settembre nella storica sede milanese di Via dei Bossi

Dal lotto 1 al lotto 18 troviamo la storica cantina di Meursault, fondata da Jean-François Coche e Odile Dury: Coche-Dury, considerata da molti il più grande produttore di vini bianchi al mondo. Jean-François iniziò a lavorare con il padre nei primi anni Settanta e nel 1975 sposò Odile, che aggiunse alla tenuta alcune proprietà personali, dando così vita al nome che oggi fa sognare i collezionisti. Oggi è il figlio Raphaël, insieme alla moglie Charline, a condurre i quasi 9 ettari di vigneti, da cui nascono Bourgogne, Puligny-Montrachet, Auxey-Duresses, Monthélie, Volnay e soprattutto i due cru più iconici: Corton-Charlemagne, sempre fra i 50 vini più cari al mondo, e Meursault, con i bianchi più ricercati in assoluto. In asta arriva una collezione affinata con attenzione maniacale: Bourgogne Chardonnay, Meursault di diverse annate e i rarissimi cru Meursault Les Rougeots e Puligny-Montrachet Les Enseigneres.

Selezione Coche-Dury in asta il 17 settembre

L’asta prosegue con il lotto 19, dedicato al Domaine Philippe Charlopin-Parizot, con sede a Gevrey-Chambertin, nel cuore della Côte de Nuits. Fondato nel 1977 da Philippe Charlopin con appena 1,5 ettari, il domaine è cresciuto fino a contare oggi circa 25 ettari, distribuiti fra Côte de Nuits, Côte de Beaune e perfino Chablis. Discepolo prediletto di Henri Jayer, Charlopin ha saputo unire tradizione e innovazione, conquistando una reputazione internazionale. In asta viene presentato un lotto con tre dei suoi Gran Cru nell’annata 2003: Clos Saint Denis, Echezeaux e Clos de Vougeot.

Lotto 19. Selezione Domaine Philippe Charlopin-Parizot, 2003. Base d’asta € 500

Dal lotto 20 al lotto 24 è la volta del leggendario Domaine Marc Colin, fondato nel 1970 a Saint-Aubin, nella Côte de Beaune. Oggi copre circa 19 ettari distribuiti su una trentina di appellazioni, con una prevalenza di Chardonnay che ha consacrato il domaine fra i grandi interpreti dei bianchi di Borgogna. I vertici della produzione si trovano nei Gran Cru in catalogo: Corton-Charlemagne (lotti 20 e 21) e Montrachet (lotti 22-24).

Selezione Marc Colin in asta il 17 settembre

Con il lotto 25 arriva il prestigioso Domaine du Comte Liger-Belair, rifondato e riportato alla ribalta da Louis-Michel Liger-Belair a partire dal 2000. La famiglia ha una storia vinicola secolare, ma molte vigne erano state affittate per decenni. Louis-Michel ha ricostituito e ampliato la tenuta, riportandola agli antichi fasti. Celebre per alcuni dei Pinot Noir più rari e costosi al mondo, come il Monopole Grand Cru La Romanée, in asta è presentata una bottiglia del 1996 affinata con cura maniacale.

Lotto 25. Domaine du Comte Liger-Belair La Romanee Grand Cru, 1996. Base d’asta € 1.900

Dal lotto 26 al lotto 33 tocca a Domaine Dugat-Py, uno dei produttori più venerati della Borgogna, con sede a Gevrey-Chambertin. La cantina, guidata da Bernard Dugat e oggi affiancata dal figlio Loïc, è rinomata per i Pinot Noir di straordinaria concentrazione, purezza e longevità. Con circa 10 ettari di vigne in Côte de Nuits, Dugat-Py è diventato un nome di culto. In asta si presentano Charmes-Chambertin Grand Cru (lotti 26-29), Lavaux Saint-Jacques Gevrey-Chambertin Premier Cru (lotto 30), Mazoyères-Chambertin Grand Cru (lotto 31), Vosne-Romanée Très Vieilles Vignes (lotto 32) e Mazis-Chambertin Grand Cru (lotto 33).

Selezione Domaine Dugat-py in asta il 17 settembre

L’asta continua con i lotti 34 e 35, firmati Domaine Dujac, fondato nel 1968 da Jacques Seysses a Morey-Saint-Denis. Innovatore sin dagli inizi, Seysses introdusse pratiche come la fermentazione a grappolo intero e l’uso di botti nuove, all’epoca insolite in Borgogna. Con 17,5 ettari, Dujac è sinonimo di eleganza e complessità. In catalogo due rarissimi Bonnes-Mares Grand Cru.

Lotto 34. Domaine Dujac Bonnes-Mares Grand Cru, 2007. Base d’asta € 500

Dal lotto 36 al lotto 41 troviamo una selezione eccezionale del leggendario Domaine René Engel, fondato a Vosne-Romanée da René Engel, professore di enologia e co-fondatore della Confrérie des Chevaliers du Tastevin. Dopo la sua scomparsa, la gestione passò a figlio e nipote, fino a Philippe Engel, la cui morte prematura nel 2005 segnò la fine del domaine, poi acquisito da François Pinault e rinominato Domaine d’Eugénie. In asta una rarità assoluta: Clos de Vougeot Grand Cru (lotti 36-38), una Magnum di Vosne-Romanée (lotto 39) e Vosne-Romanée 1er Cru Les Brûlées (lotti 40 e 41).

Selezione René Engel in asta il 17 settembre

Con il lotto 42 arriva il rinomatissimo Domaine Fourrier, di Gevrey-Chambertin, guidato da Jean-Marie Fourrier dal 1994. Allievo di Henri Jayer e del Domaine Drouhin in Oregon, Fourrier ha unito tradizione e modernità per dare vita a Pinot Noir di straordinaria purezza e trasparenza. In asta è presentato il ricercatissimo Griotte-Chambertin Grand Cru Vieille Vigne.

Lotto 42. Domaine Fourrier Griotte-Chambertin Grand Cru Vieille Vigne, 2016. Base d’asta € 400

Il lotto 43 porta in scena il celebre Domaine des Lambrays, storica tenuta di Morey-Saint-Denis interamente dedicata al Clos des Lambrays, un Grand Cru murato dalla straordinaria varietà di terroir. In catalogo due bottiglie affinate con cura, annate 1998 e 2008.

Lotto 43. Domaine des Lambrays Clos des Lambrays Grand Cru (2 BT). Base d’asta € 380

Dal lotto 44 al lotto 79 è protagonista il prestigioso Domaine Georges Mugneret-Gibourg, con sede a Vosne-Romanée e una storia familiare che risale al 1933. Guidato oggi dalle sorelle Marie-Christine e Marie-Andrée e dalla nuova generazione, il domaine possiede 8 ettari in alcune delle denominazioni più iconiche della Côte de Nuits. L’asta propone una collezione ampia e perfettamente conservata: Bourgogne Rouge (lotti 44-47), Vosne-Romanée (lotti 48-55), Chambolle-Musigny Premier Cru “Les Feusselottes” (lotti 56-64), Nuits-Saint-Georges ‘Au Bas de Combe’ (lotto 65), oltre ai cru più celebri: Clos Vougeot Grand Cru (lotti 66-71), Echezeaux Grand Cru (lotti 72-76) e Ruchottes-Chambertin Grand Cru (lotti 77-79).

Selezione Domaine Georges Mugneret-Gibourg in asta il 17 settembre

Con il lotto 80 arriva Emmanuel Rouget, erede diretto della filosofia e delle vigne di suo zio Henri Jayer. Rouget, inizialmente ingegnere, iniziò a lavorare con lo zio nel 1976 e negli anni ha ereditato tutte le parcelle, incluse quelle di Georges Jayer. Oggi è custode dell’eredità di uno dei più grandi nomi della Borgogna moderna. In asta il suo Échezeaux Grand Cru.

Lotto 80. Emmanuel Rouget Echezeaux Grand Cru 2019. Base d’asta € 500

Dal lotto 81 al lotto 90 è il turno di Henri Jayer, il “Padre Nobile della Borgogna moderna”. Con rese bassissime, selezione rigorosa e tecniche innovative come la macerazione a freddo e l’affinamento in legno nuovo, Jayer ha creato vini leggendari, in quantità limitatissime. L’asta presenta Vosne-Romanée Cros Parantoux 1er Cru (lotti 81-85), Vosne-Romanée Cros Parantoux 1er Cru Magnum (lotti 86-88), Richebourg Grand Cru (lotto 89) e Vosne-Romanée Les Brûlées (lotto 90).

Lotto 88. Henri Jayer Cros Parantoux Magnum, 1996. Base d’asta € 20.000

Dal lotto 91 al lotto 94 la scena è per il mito assoluto: Domaine de la Romanée-Conti (DRC). Il produttore più prestigioso al mondo, custode dei monopoli Romanée-Conti e La Tâche, sinonimo di eccellenza e rarità. La selezione include Echezeaux Grand Cru (lotto 91), Romanée-Saint-Vivant Grand Cru (lotti 92 e 94) e Romanée-Conti Grand Cru (lotto 93), il vino più prezioso della Borgogna.

Lotto 93. Domaine de la Romanee-Conti, Romanee-Conti Grand Cru, 1996. Base d’asta € 14.000

Con il lotto 96 e 97 è la volta di Domaine Méo-Camuzet, storica cantina di Vosne-Romanée che per anni affidò le sue vigne in mezzadria a Henri Jayer. Oggi, sotto la guida di Jean-Nicolas Méo, è una delle realtà più acclamate della Borgogna. In catalogo Vosne-Romanée Aux Brûlées Premier Cru (lotto 96) e Richebourg Grand Cru (lotto 97).

Selezione Domaine Méo-Camuzet in asta il 17 settembre

Infine, con il lotto 98, chiude la rassegna il Domaine Comte Georges de Vogüé, storica tenuta di Chambolle-Musigny con radici nel XV secolo. Dominatore del leggendario Musigny Grand Cru, di cui possiede 7,2 ettari, il domaine propone in asta una rarissima verticale di tre annate di Musigny Blanc Grand Cru.

Lotto 98. Domaine Comte Georges de Vogue Musigny Blanc Grand Cru. Base d’asta € 1.500

Sfoglia il catalogo completo dell’asta The Burgundy Chapter

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