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Orologi e andamento del mercato: è il momento di comprare o vendere? 

Orologi Vintage, Marchi Indipendenti e Hype Watches: vendere o comprare? I consigli di Alessio Coccioli, Senior Specialist del Dipartimento.


I micro trend del mercato

La questione è storicamente di difficile interpretazione per qualsiasi genere di bene, sia in ottica collezionistica che di investimento. Come sempre in questi casi, una risposta univoca non è mai la più intelligente, ma bisogna saper interpretare i micro trend del mercato per raccoglierne le migliori opportunità.

Per gli orologi da collezione, il 2022 ha segnato due “ere” molto distinte e per tantissimi versi opposte: una prima parte di anno segnata da una grande frenesia di acquisto e speculazione, una seconda parte segnata da una maggiore prudenza e contrazione. Questi due andamenti sono stati particolarmente evidenti per gli orologi moderni e contemporanei, mentre per quelli vintage le reazioni del mercato sono state più equilibrate e stabili.

Credo che con il passare del tempo questa evoluzione porterà ad una diminuzione dei player coinvolti nel settore, cosa che personalmente reputo positiva, in particolar modo riferendomi alle figure dei cosidetti “flippers”, ovvero commercianti di nuova generazione che attuano compravendite molto aggressive e veloci, per generare margini ridotti ma in brevissimo tempo. Andiamo ora a delineare qualche specifica prospettiva di mercato per tipologia di prodotto. Premetto che alcuni consigli potrebbero sembrare controcorrente, ma la storia del collezionismo di orologi ci ha sempre insegnato che quello che in un determinato momento storico appare trascurato, potrà un giorno essere molto richiesto, e che le migliori performance a livello di investimento sono state fatte comprando orologi fuori dai radar al momento giusto.

Orologi vintage di marchi da appassionati: è ora di comprare!

Andando contro le dinamiche di mercato più evidenti, credo che acquistare in questo momento brand come Longines, Universal Genève, Eberhard (…), sia un’ottima scelta: le quotazioni sono generalmente molto più contenute rispetto al recente passato, e si possono fare acquisti davvero furbi. Gli orologi rari lo saranno ancora di più in futuro, e il mercato non potrà che premiare questa variabile; chiaramente in quanto orologi d’epoca le condizioni e la coevitá sono elementi imprescindibili da valutare.

Universal Genève Compur, anni ‘40. Venduto a € 9.450, giugno 2022

Orologi di marchi indipendenti che hanno subito una grande rivalutazione negli ultimi mesi: è ora di vendere.

Se l’orologeria proposta dai brand indipendenti è sicuramente una delle strade future del collezionismo di orologi, con dinamiche di mercato per molti versi simili a quelle dell’arte contemporanea, ci sono delle maison come F.P. Journe, De Bethune, Voutilainen (…) che hanno visto le loro quotazioni arrivare a delle cifre davvero impensabili. In questo caso, puramente in un’ottica di investimento e non collezionistica, credo sia scelta opportuna pensare di mettere in vendita alcuni pezzi, volgendo la propria attenzione verso altri marchi -al momento- fuori dall’interesse del grande pubblico.

Orologi neo-vintage di marchi importanti storicamente sottostimati dal mercato:  è ora di comprare!

Ci sono delle maison a cui non manca davvero niente per far parte del gotha degli orologi più ricercati. Manifattura, storia, numeri di produzione ridotti… penso nello specifico a Breguet e Vacheron Constantin. Ci sono dei modelli, in particolar modo tra gli anni 90 e i 2000, che offrono delle opportunità di acquisto a mio avviso irripetibili, il cui valore in futuro non potrà che crescere. Da evidenziare in particolar modo gli orologi complicati (calendari, tourbillon, ripetizioni…).

“Hype” watches: è ora di vendere.

Come detto, nella prima parte di 2022 si è assistito a una grande frenesia di acquisto, dovuta al fatto che un numero elevatissimo di persone, spostando capitali da altri canali di investimento più rischiosi, si sono concentrate sull’acquisto di orologi. Non essendo in linea di massima esperte del settore, la loro attenzione si é rivolta a un numero molto ristretto di marchi e modelli (in particolar modo referenze sportive in acciaio Rolex, Patek Philippe e Audemars Piguet), provocandone un aumento esponenziale delle loro quotazioni; adesso, a fenomeno speculativo terminato, queste sono in deciso calo, e a mio bisognerebbe saper uscire da questo investimento nel momento opportuno.

Audemars Piguet Royal Oak Calendario Perpetuo 25654ST, anni ‘90
Venduto € 118.580, giugno 2021

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