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Libri, Autografi e Stampe

venerdì 15 dicembre 2023, ore 11:00 • Roma

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Girolamo Maggi, Jacopo Fusti

Della fortificatione della città, 1583

Stima

€ 1.000 - 2.000

Lotto venduto

€ 1.290

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Venezia, Camillo Borgominiero, 1583. In 2°. 3 parti in 1 volume. Marca tipografica al frontespizio, numerose illustrazioni xilografiche di piante e vedute, formazioni di battaglia, equipaggiamento militare di cui diverse a doppia pagina, testatine e iniziali xilografiche, diverse note manoscritte, margine bianco esterno dei primi fascicoli con mancanze dovute a umidità, primo fascicolo e carte N3-4  allentati, tavola presente nelle carte N3 e N4 ha un piccolo strappo al margine interno, alcune gore d'acqua, lavoro di tarlo alle prime 4 carte, qualche leggera arrossatura, rare fioriture, piccoli fori all'ultima carta, legatura coeva in pergamena, tracce di lacci, mancanze ai margini dei piatti e al dorso, alcune piccole macchie, difetti.


Note Specialistiche

Seconda edizione di questo celebre trattato militare. Girolamo Maggi, nato ad Anghiari (c.ca 1583) e deceduto il 27 maggio 1572 a Istanbul, fu una figura poliedrica: giurista, poeta e ingegnere. Dopo gli studi a Perugia, Pisa e Bologna, si distinse per la sua competenza linguistica in latino, greco, ebraico e spagnolo e si dedicò alla giurisprudenza influenzato da Alciato e Bartolo da Sassoferrato. Oltre agli interessi legali, Maggi si appassionò alla storia antica, studiando epigrafia e architettura e collezionando antiche lapidi. Tornato ad Anghiari, fu incaricato dai concittadini di recarsi da Cosimo I de' Medici, stringendo rapporti con figure come Pietro Aretino. Maggi si distinse come giudice e ingegnere militare a Famagosta durante l'invasione ottomana del 1571. Assediato, progettò difese contro i Turchi. Dopo la conquista dell'isola, imprigionato a Costantinopoli, scrisse trattati su campane e torture, dedicandoli ad ambasciatori europei nella speranza di ottenere la libertà. Tuttavia, fuggendo dall'ambasciata imperiale, fu catturato, condannato a morte e i suoi trattati furono pubblicati postumi nel 1608 e nel 1609.

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