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Grazie all’online le aste non si fermano. Ottima la partecipazione per Fotografia

VIK MUNIZ, Pictures of pigment: The Eruption of Mount Vesuvius, after Sebastian Pether, 2007 - Venduto € 13.899

Forte di un corposo catalogo la vendita vola sul web come mai prima e supera se stessa sfiorando i 400.000 euro di aggiudicato. Un notevole incremento anche degli acquirenti stranieri.

In una Milano surreale, la sessione d’asta di martedì 17 marzo del Dipartimento di Fotografia ha registrato un riscontro sorprendente, totalizzando un venduto che si avvicina ai 400.000 euro e registrando un +40% sull’asta di ottobre.

In questo particolare momento storico un risultato concreto e incoraggiante, nonostante la chiusura al pubblico per la partecipazione in sala. La vendita ha riscosso un notevole successo con la partecipazione numerosa da remoto di collezionisti, appassionati e curiosi da tutto il mondo che si sono lasciati idealmente prendere per mano dal battitore. Tra gli stranieri al primo posto troviamo gli americani che rappresentano il 35% degli acquirenti (prima città New York ), segue il mercato svizzero al 14% e quello francese all’11%.

Grazie alle piattaforme online, allo streaming video e ai consueti telefoni l’incanto è entrato direttamente nelle loro case, svelando una dopo l’altra le rarità che il Dipartimento di Fotografia di Finarte è riuscito a raccogliere in questi mesi dando forma a un catalogo che si distingueva per qualità e ritmo.

L’asta fin dalle prime battute è stata dinamica e frizzante con stampe di autori italiani aggiudicate ben oltre la stima massima: il bel ciba-chrome di Franco Fontana, un angolo inusuale e assolato della città di Zurigo (lotto 3), aggiudicato a € 3.584.

FRANCO FONTANA, Zurigo, 1981 - Venduto € 3.584,00

FRANCO FONTANA, Zurigo, 1981 – Venduto a € 3.584

Il ponte silente della nave da crociera di Luigi Ghirri al lotto 6 a ben 7.620 €. Proseguendo con il lotto 8, la visione della spiaggia animata di Viareggio di Massimo Vitali aggiudicata a € 3.072,  fino alla veduta di Roma di Gabriele Basilico al lotto 15 battuta a  € 5.856, opera di cui è stata riconosciuta la rarità per l’inusuale presenza della figura umana negli scatti del fotografo milanese.

Ottimi risultati anche per le due stampe proposte del fotografo fiorentino Massimo Listri, con la Biblioteca di Weimar al lotto 13 venduta a € 2.816 e, al lotto successivo, il Castello di Rivoli a € 6.380, suo nuovo record italiano.

Dopo i buoni risultati di altri autori italiani, tra il lotto 53 e il 63, l’asta si infiamma con una escalation di importanti aggiudicazioni di fotografi internazionali di fama mondiale a cominciare da Wolfgang Tillmans, il cui operaio giapponese trova una nuova location lavorativa per  € 5.100, proseguendo con i monaci Shaolin di Steve McCurry aggiudicati rispettivamente a € 3.584 € e a € 2.560, i classici ritratti femminili di Nobuyoshi Araki o il ritratto di Amanda dell’americana Nan Goldin.

Culmine di questa cavalcata straordinaria la strepitosa opera unica con collage di piume e interventi a gouache di Peter Beard, venduta per ben € 21.339.

PETER BEARD, <em>Spitting Cobra, Tsavo</em>, 1960 - Venduto € 21.339

PETER BEARD, Spitting Cobra, Tsavo, 1960 – Venduto € 21.339

Di particolare pregio e rarità come passaggi in asta l’Untitled dalla serie Women of Allah dell’iraniana Shirin Neshat, la bella stampa, lotto 91, con scritte in farsi a mano dell’autrice viene battuto a € 10.139 .

Ottima anche la performance di William Eggleston con due sue classiche stampe realizzate on the road per gli States aggiudicate sopra i € 6.000.

La presenza americana ha continuato a dimostrarsi importante  per il conseguimento dell’ottimo risultato anche con i lotti di Cindy Sherman, tre suoi classici travestimenti datati 1980  e tutti oltre i 30.000 €.

Di notevole richiamo anche quegli autori di arte contemporanea che fanno del mezzo fotografico il loro medium, ottimi risultati per le italiane Grazia Toderi, al lotto 149, il suo Diamante, fotografia aerea di un campo da baseball, a € 4.091 e Luisa Lambri con una delle sue ricerche di dettagli d’architettura. a € 3.584.

Il brasiliano Vik Muniz, famoso per le sue composizioni in materiali di riciclo assesta un ottimo risultato con il suo vulcano in eruzione, riproduzione in pigmenti di un quadro del Settecento, lotto 193, con € 13.899. Gli esperimenti fotografici di Thomas Ruff, al lotto 197, con € 18.859 confermano l’interesse a livello internazionale all’autore tedesco.

Tra gli autori sempre apprezzati l’italiano Mario Giacomelli con i suoi soggetti classici (Scanno, i Pretini, le riprese aeree della sua terra natale le Marche) e Maurizio Galimberti  con le sue composizioni di polaroid, tre lotti il 213, 214 e 215 aggiudicati benissimo in particolare il ritratto, del tanto caro ai milanesi, Duomo: Duomo Pop Milano aggiudicato a € 6.107.

Un discorso a parte merita il filone Ritratti presente per tutto lo svolgimento dell’asta si è dimostrato infatti tra i soggetti più di richiamo per i compratori: Ugo Mulas che ritrae lo scultore Lynn Chadwick al lavoro, la performance di Joe Jones, il Che Guevara colto dall’obbiettivo di Alberto Korda, la sua rappresentazione iconica al lotto 186 è, ad esempio, battuta a € 2.304, oppure Einstein colto a ridere di Ruth Orkin, il Winston Churchill di Yousuf Karsh fino al Willem de Kooning di Duane Michals; personaggi storici e non che a quanto pare colgono il favore del pubblico.

Ciò che l’occhio umano e l’obiettivo hanno fissato con scatti d’autore è passato all’incanto in una successione incalzante che ha registrato oltre il 60% di aggiudicato sul valore, prendendo dimora nelle collezioni di nuovi attenti acquirenti che hanno posto la loro attenzione sia su fotografi storicizzati e di fama come Peter Beard, Luigi Ghirri o William Eggleston che sugli artisti-fotografi come Shirin Neshat e Thomas Ruff dimostrando un vivace interesse nella fotografia di qualità e di valore riconosciuto.

L’ottima performance che questa asta  ha ottenuto, nonostante il periodo storico difficile, ci sembra un segnale positivo e che riafferma come le passioni siano quel motore che rende l’arte un vero e proprio bene-rifugio.

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