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Libri, Autografi e Stampe / Parte II

mercoledì 31 marzo 2021, ore 15:00 • Roma

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Soffici, Ardengo

(Rignano sull'Arno 1879 - Vittoria Apuana 1964)

Simultaneità e Chimismi lirici, 1915

Diritto di seguito

Stima

€ 4.000 - 6.000

Lotto venduto

€ 13.900

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Firenze, Edizioni della Voce (A. Vallecchi), 1915. In folio, 455 x 335 mm. brossura bianca con composizione parolibera dell'autore ai piatti, stampata a colori con ritocchi acquarellati a mano, esemplare n.XII/300, con dedica di Soffici all'occhietto: "Al caro amico e ottimo artista Giannotto Bastianelli Ricordo di A. Soffici Firenze, 13 gennaio 1915", rinforzo al margine esterno della brossura e alle prime due carte, strappi senza perdite alle pp.9, 18, 30 e 31, restauro al piatto posteriore, moderna legatura in tela.

Note Specialistiche

Rarissima prima edizione di uno dei più celebri libri d'artista futuristi, il libro-giornale monstre pensato per essere letto, sfogliato e gettato via. Raccolta di poesie e parolibere, tra le più celebri dell'intera produzione futurista. L'enigmatico titolo di questo libro va letto "Bizzeffe più diciotto", come spiega Soffici: "Il titolo generale di esso mi era stato suggerito da una di quelle bislacche combinazioni di caratteri e segni tipografici che risultano talvolta dalla loro disordinata discesa dal «magazzino» della linotype sul piombo di una riga, per un incantamento o un guasto momentaneo della macchina..." (Ardengo Soffici, Fine di un mondo, Firenze, Vallecchi, 1955: pag. 791). "In «Bïf§zf+18»... Soffici offre uno dei più alti saggi di poesia futurista tra versi liberi ispirati al simultaneismo e un paroliberismo dato come alchimia lirica che giunge alla distruzione del senso logico, con interessantissimi interventi tipografici, quasi dadaisti, e calligrammi. Forti sono le implicazioni rimbaldiane e baudleriane cariche di un certo spleen...". Claudia Salaris, Storia del Futurismo, Roma, Editori Riuniti, 1992, pag. 71.
La tiratura di 300 esemplari andò in gran parte distrutta con l'alluvione del 1966, giacendo ancora invenduta presso i magazzini Vallecchi. Questa è una delle copie di testa, in numeri romani, con sentita dedica a Giannotto Bastianelli, illustre critico musicale fiorentino. Molto vicino all'ambiente vociano, nel 1914, insieme con Ildebrando Pizzetti, curò una pubblicazione periodica di musica dal titolo Dissonanza, il cui sottotitolo, "Composizioni musicali italiane moderne, raccolte da G. B. e Ildebrando Pizzetti", indicava chiaramente l'intenzione di seguire e favorire le manifestazioni più ardite del nuovo linguaggio musicale. Forme che strizzavano l'occhio ai futuristi. Nel 1915 collaborò contemporaneamente alla Voce e a Lacerba, per cui seguì e conobbe da vicino il progetto di Soffici per la presente opera. 

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