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Libri, Autografi e Stampe

venerdì 15 dicembre 2023, ore 11:00 • Roma

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Doni, Anton Francesco, Dante Alighieri, Petrarca, Francesco, Boccaccio, Giovanni

(Firenze 1265 - Ravenna 1321 & 0 & 0)

Prose antiche di Dante, Petrarcha, et Boccaccio, 1547

Stima

€ 4.000 - 6.000

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Informazioni

Firenze, appresso il Doni, a di primo d'Agosto 1547. In 4°. Al frontespizio stemma mediceo, a seguire celebre tavola coi tre Poeti laureati, in fine volume Leone sdraiato su una mensola che tiene fra le zampe un fiore, sotto la mensola uno scudo, restauro e rinforzo al margine interno delle prime carte, primo bifolio finale del fascicolo K da altro esemplare con restauro al margine bianco inferiore, senza perdita, esemplare arricchito da una LETTERA AUTOGRAFA DI DONI applicata al contro frontespizio. Ex libris del Marchese Roberto Ridolfi al contropiatto, con sua nota bibliografica sul presente esemplare al II foglio di guardia, legatura moderna da amatore in piena pelle marrone con impressioni a secco e filetti in oro.

Note Specialistiche

«Libro ricercatissimo, citato dagli Accademici della Crusca», il volume rientra nella limitata produzione di Anton Francesco Doni (1513- 1574) come stampatore nel «popolo di San Pier Maggiore presso l’angolo di Via Nuova», compresa tra il 1546 e il 1547. Il volume stampato «a dì primo d’agosto 1547» riflette il culto di Doni, all’epoca segretario dell’Accademia fiorentina, per le tre corone fiorentine, rappresentate nell’antiporta xilografata, insieme al mondo, a una figura allegorica e al Marzocco. Nel volume è contenuta l’epistola di Dante a Guido da Polenta, datata 30 marzo 1314, che la maggior parte degli studiosi ha ritenuto apocrifa fin dall’Ottocento.
Doni dedica l'opera a Leonora di Toledo, Duchessa di Firenze: "...ho con molta diligenza raunato in alcuni mesi queste Prose antiche de i tre primi Dante, Petrarcha & Boccaccio & per fare maggiore il volume, ch'era per altro picciolo...raccolsi certe belle prose di auttori antichi i quali scrissero anch'eglino & meritarono lode in quel tempo, che la nostra lingua comincio a fiorire. (...) Onde leggendo si fatte scritture, potranno molti havere et belli essempi, & cognitione di molte cose ch'all'historie appartengono (...).
Esemplare di illustre provenienza, il raffinato bibliofilo Ridolfi di Firenze, fondatore de La Bibliofilia tra le altre cose.

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