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Libri, Autografi e Stampe

martedì 06 dicembre 2022 e mercoledì 07 dicembre 2022, ore 15:00 • Roma

15

Alighieri, Dante

(Firenze 1265 - Ravenna 1321)

Dante col sito, et forma dell'Inferno, 1515

Stima

€ 5.000 - 7.000

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Informazioni

[Venezia, Alessandro Paganini, 1515-1516 ca.]. In  24° lungo, 202, [2] c. Carattere corsivo e gotico, spazi per capitali con letterine guida all'inizio di ogni cantica, tre silografie di cui due a doppia pagina, raffiguranti il Sito et forma dell'Inferno (cc. EE2v-EE3r) e gli schemi dell'Inferno (cc. EE3v-EE4r) e del Purgatorio (c. EE4v), da Manetti, delicati restauri alle carte F7-8, piccoli restauri agli angoli superiori delle ultime carte, legatura moderna in piena pelle marrone. Evanescente nota di possesso di mano cinquecentesca al frontespizio. 

Note Specialistiche

LA PIU' RARA E RICERCATA EDIZIONE DI DANTE DEL SECOLO XVI : IL DANTINO DI PAGANINI, UN CAPOLAVORO DELL'ARTE TIPOGRAFICA RINASCIMENTALE.


Rarissima edizione della Commedia, la prima in 24°. Il Dantino di Paganino, così soprannominato poiché rappresenta la più piccola edizione rinascimentale del poema, è illustrato da quattro silografie poste in fine al volume, realizzate dal celebre cartografo e incisore veneziano Giovanni Andrea Vavassore, identificato dal monogramma ‘IA' inciso alla prima tavola. Come Aldo reinventò il formato ottavo destinandolo alla letteratura in volgare e ai classici greco-latini, così Paganini, che considerò Manuzio alla stregua di un maestro, fu il vero ideatore del formato in ventiquattresimo, che testimonia non solo l'eclettismo e l'inventiva commerciale del tipografo benacense, ma anche il superamento definitivo di alcuni moduli quattrocenteschi della produzione del libro. L'edizione, dedicata al cardinale Giulio de' Medici, è accolta in una serie inaugurata da Paganino nello stesso anno con le Rime di Petrarca, gli Asolani di Bembo e l'Arcadia di Sannazaro, anch'essi dedicati dallo stampatore a illustri personalità contemporanee e patroni: «Il Dante in ventiquattresimo è dedicato a Giulio de' Medici e fa riferimento all'edizione, nuper excussa, del De rimediis: connessione con un chiaro valore strategico nel catalogo del Paganino, quella di scegliere, quali dedicatari dei più autorizzati autori toscani, i due grandi Medici, personaggi estremamente implicati per tradizione familiare (e non solo) con la cultura volgare. Tanto consapevole è l'operazione che bisognerà pensare la stampa della Commedia proprio a ridosso di quella de De remediis, quindi nel medesimo 1515». (Angela Nuovo, Alessandro Paganino (1509-1538), Padova 1990, p. 28).
De Batines I, 77-78. Mambelli, n. 26; Martini, p. 30; Adams D, 337; Baroncelli, 46; Brunet II, 502; Cat. Libri, n. 582; Essling, 540-41; Sander, 2323-24. 1515

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