Stima
€ 1.000 - 1.500
Lotto venduto
€ 1.161
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Informazioni
cm 39,4 x 29,6
Timbro Tazio Secchiaroli/David Secchiaroli al verso
Bibliografia
D. Mormorio (a cura di), Tazio Secchiaroli, dalla dolce vita ai miti del set, Federico Motta Editore, Milano, 1998
Tazio Secchiaroli, Fellini 8 ½, Federico Motta Editore, Milano, 1999G. Bertelli (a cura di), Tazio Secchiaroli, Federico Fellini, Rizzoli, Milano, 2003
T. Secchiaroli, Storie di cinema, Contrasto, Milano, 2004G. Bertelli, (a cura di), Giornate particolari, Roma e il cinema nelle immagini mito di Tazio Secchiaroli, Ciak Mondadori, Milano, 2006
Doveva essere uno spettacolo nello spettacolo quel set di “8 e ½”, dove si provava la scena in cui Marcello Matroianni doveva impugnare e usare una frusta. Per spiegare ai suoi attori e perfino alle sue attrici come dovevano muoversi, Federico Fellini aveva spesso l’abitudine di indossane i panni e mimarne i gesti: sotto l’occhio vigile e l’obiettivo rapace di Tazio Secchiaroli, il regista si esibisce in un audace balzo creando una situazione sottilmente ironica dovuta al fatto che indossava una impeccabile camicia bianca con tanto di cravatta. Siamo nel 1966 e, per lanciare il film “Arabesque” che vedeva protagonisti Gregory Peck e Sophia Loren, la produzione chiese a Richard Avedon di fotografare l’attrice. Il set diventa un luogo di conflitto fra star: Avedon non vuole intrusi, Sophia non intende rinunciare alla presenza di Secchiaroli, suo fotografo ufficiale che l’aveva accompagnata, Tazio rimarrà fra l’incuriosito e l’indispettito. Se i ritratti del grande fotografo americano furono belli quanto prevedibili, quello italiano riuscì a realizzare un vero e proprio capolavoro di malizia catturando, attraverso la lente degli occhiali di Avedon, la composizione che stava cercando. Chapeau.
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