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Arte Africana / Opere dalla Collezione Svizzera di Walter Schwab

mercoledì 13 ottobre 2021, ore 17:00 • Milano

28

DOGON Mali, regione di Bandiagara

Stima

€ 8.000 - 10.000

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Informazioni

h 76 cm
Maschera “Sirige”.
Legno duro, a patina naturale, dipinto con impasto bianco, cappuccio di corda intrecciata.
Benché priva della parte superiore, ormai smarrita, questa maschera era la rappresentazione simbolica della casa più alta e più bella di tutte le altre del villaggio. È scolpita nella classica forma rettangolare nella quale predominano le fessure verticali che ospitano gli occhi. Le due grandi corna, così come le incisioni a zigzag sui bordi laterali, ricordano i tratti anatomici degli animali della regione. Il cappuccio di corda serviva per avvolgere la testa del danzatore che, una volta indossata la maschera, poteva trattenerla aderente al volto, anche con i denti, mordendo i legni - ora scomparsi - incastrati nei grandi fori laterali.

Provenienza

Galleria Franco Monti, Milano (1954);
Ex collezione Ing. Emilio Iogna, Milano (1958);
Collezione privata degli eredi;

Bibliografia

LANGLOIS PIERRE, Art soudanais: Tribus Dogons, Bruxelles & Lille 1954, Librairie-Galerie Marcel Evrard, pagina 44, fig. 31 (1088);• Galleria Franco Monti, Milano (1954) • Ex collezione Ing. Emilio Iogna, Milano (1958) • Collezione privata degli eredi
IMPERATO PASCAL JAMES, Dogon Cliff Dwellers, New York 1978, pag. 44, fig. 2 (66);
Le sculture dei Dogon, ma in particolare le maschere, sono state classificate da Marcel Griaule durante i sui soggiorni in Africa negli anni 1930 -1940. Dalle informazioni a lui trasmesse oralmente dagli anziani Dogon ha raccolto le testimonianze delle diverse cerimonie e, tra le maschere che ha illustrato nelle sue opere, ne ha individuato un centinaio di modelli.

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