Informazioni
h 30,5 cm
Figura ancestrale.
Legno duro ricoperto con patina oleosa nera a trasudazione continua.
Secondo la tradizione Dogon questa scultura rappresenta un personaggio mitologico, forse un Nommo: uno dei cinque esseri primordiali che possiedono entrambi i caratteri maschili e femminili e che, secondo la tradizione storica, sarebbero i capostipiti degli esseri umani.Lo stile arcaico di questa scultura la colloca tra le opere classiche realizzate dagli scultori Dogon. La figura è scolpita in uno stile che aggrega le varie parti del corpo con volumi geometrici disposti uno sull’altro. La testa oblunga, attraversata dal lungo naso in rilievo, è caratteristica di questo stile “cubista”. Le lunghe braccia ripiegate sulle mani sono in contrasto con la modesta lunghezza delle gambe. Sulla testa è infisso un ferro ricurvo che termina con un piccolo sonaglio. La base cilindrica che regge la scultura, secondo la mitologia Dogon, rappresenta la divinità Terra, il luogo nel quale vivono oggi gli esseri umani. Invece, il supporto rettangolare di legno è stato intagliato per alloggiarvi la scultura ad incastro: una tecnica di montaggio diffusa nelle gallerie francesi fin dagli inizi del ‘900.
PUBBLICAZIONI:
TAJAN ETUDE Arts Primitifs, Arts Précolombien: Collections Bitran & Paul Chadourne, Paris Hotel Drouot asta dell’ 8 Novembre 1996, lotto 60 (337);
Figura ancestrale.
Legno duro ricoperto con patina oleosa nera a trasudazione continua.
Secondo la tradizione Dogon questa scultura rappresenta un personaggio mitologico, forse un Nommo: uno dei cinque esseri primordiali che possiedono entrambi i caratteri maschili e femminili e che, secondo la tradizione storica, sarebbero i capostipiti degli esseri umani.Lo stile arcaico di questa scultura la colloca tra le opere classiche realizzate dagli scultori Dogon. La figura è scolpita in uno stile che aggrega le varie parti del corpo con volumi geometrici disposti uno sull’altro. La testa oblunga, attraversata dal lungo naso in rilievo, è caratteristica di questo stile “cubista”. Le lunghe braccia ripiegate sulle mani sono in contrasto con la modesta lunghezza delle gambe. Sulla testa è infisso un ferro ricurvo che termina con un piccolo sonaglio. La base cilindrica che regge la scultura, secondo la mitologia Dogon, rappresenta la divinità Terra, il luogo nel quale vivono oggi gli esseri umani. Invece, il supporto rettangolare di legno è stato intagliato per alloggiarvi la scultura ad incastro: una tecnica di montaggio diffusa nelle gallerie francesi fin dagli inizi del ‘900.
PUBBLICAZIONI:
TAJAN ETUDE Arts Primitifs, Arts Précolombien: Collections Bitran & Paul Chadourne, Paris Hotel Drouot asta dell’ 8 Novembre 1996, lotto 60 (337);
Provenienza
Ex collezione Pierre Langlois, Parigi;
Ex collezione Albert Bitran (Francia);
Collezione privata
Ex collezione Albert Bitran (Francia);
Collezione privata
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