Stories

Arte Moderna e Contemporanea: Finarte inaugura la stagione di aste del settore

LUCIO FONTANA, Crocifisso (dettaglio), 1951, Stima € 60.000 - 80.000

Presenti in catalogo oltre 270 lotti tra dipinti, sculture e disegni, eseguiti tra i primi anni del novecento ai giorni nostri.

A Milano il 22 Ottobre 2020 Finarte inaugurerà con una importante asta di Arte Moderna e Contemporanea il ciclo delle Aste dedicate al settore per la stagione Autunno/Inverno 2020/2021.

Nella sezione dedicata agli Artisti di inizio secolo, si segnalano alcune importanti opere dei nostri Maestri più rinomati, come il suggestivo dipinto di Lorenzo Viani, gli Ossessi (I minatori), opera eseguita tra il 1908 e il 1909 con forti richiami al mondo simbolista ed espressionista d’oltralpe, un olio su tavola, cm 60×65, stimato € 10.000/15.000 (lotto n.29) ed un’audace tela di Virgilio Guidi, di gusto secessionista, appartenente al suo primo periodo, Dama dal mantello nero, del 1914, olio su tela, cm 130×100, stimata € 30.000 – 50.000 (lotto n.31).

Sempre tra i dipinti, dopo il successo dello scorso 28 maggio per Finarte nella vendita di Roma, con la sua opera Affetti (bozzetto) del 1910, la cui aggiudicazione ha sfiorato i 100mila euro, si segnala un dipinto di Giacomo Balla, Villa Borghese – Erma a Parco dei Daini, degli Anni ‘ 20, olio e sabbia su cartone applicato su tavola, cm 49,6x 75, valutato € 35.000/40.000 (lotto n.22), che testimonia, anche nell’utilizzo dei materiali, la grande modernità del suo autore. Per gli appassionati di scultura, sarà presentata un’opera importante di Arturo Martini, Marinella, una terracotta, esemplare unico, del 1921, esposta alla terza biennale di Roma del 1925, proposta in vendita per € 35.000/40.000 (lotto n.35).

Per gli amanti delle opere su carta, spesso preziose testimonianze delle prime idee all’origine di grandi capolavori, sarà inoltre posto all’incanto uno Studio per La città sale, di Umberto Boccioni, disegnato al recto e al verso, esposto al MoMa di New York e pubblicato sui volumi più prestigiosi dedicati all’artista, eseguito a matita su carta nel 1910, proveniente dalla illustre collezione Winston -Malbin, passato poi dalla raccolta di Gianni Manzo in mani private e stimato € 50.000/70.000 (lotto 30).

UMBERTO BOCCIONI, Studio per La città sale, 1910, Stima € 50.000 – 70.000

Al centro della sessione dell’importante vendita, spicca per il suo particolare interesse storico, artistico e simbolico una ceramica smaltata a lustro e dipinta in bianco, grigio e rosso con lumeggiature oro, di Lucio Fontana, raffigurante Cristo, datata 1951 e proveniente da una collezione privata lombarda, proposta per € 60.000 – 80.000 (lotto n.91).

LUCIO FONTANA, Crocifisso, 1951, Stima € 60.000 – 80.000

Tra gli artisti che hanno fatto proprie le poetiche del Segno e del Gesto, si segnalano i lavori di Emilio Vedova, presente con una Composizione del 1983, tecnica mista su carta intelata, stimata € 30.000/50.000 (lotto n.93) e di Hans Hartung, in asta con, acrilico e inchiostro su cartone, datato 1967 con stima € 25.000/35.000 (lotto n.107). All’incanto anche un corpus di opere di Bruno Munari tra cui la geniale Macchina inutile, del 1956, scultura in alluminio, smalti e fili di nylon, in asta per € 25.000 – 35.000 (lotto 163).

Top lot indiscusso dell’asta, l’iconica scultura di Arnaldo Pomodoro Sfera, eseguita negli anni 2003-2004, in bronzo, 40 cm di diametro, stimata € 180.000 /220.000 (lotto n.106).

ARNALDO POMODORO, Sfera, 2003-2004, Stima € 180.000 – 220.000

Notevoli inoltre, alcune opere di diversi artisti, tutte realizzate negli Anni ’60 come la peculiare tela di Paolo Scheggi, Per una situazione, 1964, acrilico bianco su tre tele sovrapposte, cm 40x50x6, stimata € 80.000/120.000 (lotto n.157); quella di Agostino Bonalumi, Rosso, del 1964, tela estroflessa e tempera vinilica, cm 45×55, stimata € 40.000/60.000 (lotto n.168) e poi un collage optical di Victor Vasarely, FFIA del 1964, cm 51×51, stimato € 30.000/40.000 (lotto n.169) e una coloratissima scultura di Joe Tilson, Reflector Ziggurat Spectrum B, del 1966, in acrilico, poliuretano, legno e acciaio inossidabile, cm 35,5x33x35,5 (lotto n.208).

Per gli appassionati di Teatro si segnalano anche l’interessante lavoro di Carlo Carrà, Schizzo per la scena della Boheme, una tempera su carta del 1934 (lotto n.3), ed un raro lavoro di Ellsworth Kelly, Decor for “Tablet”, 1958, bozzetto per il Fondale del balletto d’avanguardia Tablet, di Paul Taylor, messo in scena nel 1960 al Festival dei Due Mondi di Spoleto con i ballerini Pina Bausch e Dan Wagon, stimato € 30.000/40.000 (lotto n.179).

Quasi al termine della tornata di vendita, sarà posta all’incanto un’opera di dimensioni ciclopiche di Obey, all’anagrafe Frank Shepard Fairey, St. Mark’s Square, Venice, 2009, tecnica mista (stencil, serigrafia e collage di carta stampata e dipinta, cm 587×956, realizzata ed esposta a Venezia nel 2009, ora in collezione privata, stimata € 50.000/70.000 (lotto 267).

SHEPARD FAIREY – OBEY, St. Mark’s Square, Venice, 2009, Stima € 50.000 – 70.000

 

In concomitanza con l’esposizione, il 18 ottobre 2020 dalle ore 9.00 alle ore 14-14.30, Finarte in collaborazione con la Fondazione IEO-CCM dell’Istituto Europeo di Oncologia e del Centro Cardiologico Monzino, terrà un evento di beneficenza. Con una donazione da effettuare preventivamente attraverso il sito della Fondazione, sarà possibile essere immortalati dall’obiettivo di Francesco Rocco, nello scenario temporaneo e irripetibile della esposizione dell’asta, allestita negli spazi della sede di Finarte a Milano, in via Paolo Sarpi.

 

Catalogo completo

Vuoi rimanere aggiornato su aste e notizie da Finarte? Iscriviti alla newsletter

Notizie relative