Ancora buoni risultati per Arte Moderna e Contemporanea e Fotografia

Le aste autunnali di Finarte del dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea e di Fotografia confermano i risultati del secondo semestre 2017 superando quota 1.500.000 euro con quasi il 60% di venduto.

Le aste autunnali di Finarte del dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea e di Fotografia confermano i risultati del secondo semestre 2017 superando quota 1.500.000 euro con quasi il 60% di venduto.

Il 5 dicembre, l’asta di Arte Moderna e Contemporanea si caratterizza per gli ottimi risultati di autori riconosciuti quali: Lucio Fontana, Arturo Martini, Renato Guttuso, Dadamaino, Maria Lai, e altri, confermando l’interesse del mercato per artisti italiani storici con aggiudicazioni ben oltre la stima massima. Protagonista di quest’asta autunnale in assoluto la ceramica che realizza ottimi risultati con tutti i lotti venduti.

Da sottolineare infatti le aggiudicazioni di entrambe le ceramiche di Lucio FontanaFarfalla e conchiglia (lotto 73), del 1938, che vede raddoppiata la propria stima massima per un valore di 101.400 euro e il lotto successivo,Trasfigurazione (lotto 74), del 1949, battuta per 47.500 euro.

Ottimo risultato anche per il ciclo composto da tre lotti in ceramica policroma di Arturo Martini del 1929-1930, provenienti da un’importante collezione privata e aggiudicate per Donna sdraiata (lotto 70) 15.000 euro, Scoiattoli (lotto 71) 18.750 euro e Lo sciame di gabbiani (lotto 72) a 21.875 euro.

Al lotto 68, anche la terracotta Kore, del 1951 ca di Fausto Melotti, sottolinea il continuo interesse per questo artista che ha quadruplicato il suo valore a 27.500 euro.

Lotto 68: Fausto Melotti- Kore, 1951 / Venduto per: € 27.500

 

A inizio asta, invece, l’ottima performance di Senza Titolo, del 1914-1915, di Galileo Chini (lotto 6) che con una stima tra i 7.000 – 9.000 euro raggiunge i 20.000 euro. Si segnala Le Cycliste, olio su tavola del 1956 (lotto 24) di Gino Severini raggiunge quota 37.500 euro superando la stima massima. Stime superate anche da Filippo De Pisis che con Il mercato (lotto 62), del 1938 raggiunge i 16.250 euro, e con Interno con la tavola (lotto 65) 11.875 euro.

Notevole interesse per le opere su carta di Renato Guttuso che vedono continui rilanci in sala, particolare interesse per il lotto 60Senza Titolo, del 1964, battuto a 9.750 euro con una stima di partenza di 2.000 euro e Studio per Crocifissione (lotto 75), del 1940, venduto a 18.750 euro.

Protagonista femminile dell’asta l’artista del gruppo cinetico Dadamaino, il suoVolume (lotto 123), del 1959, un’idropittura su tela viene battuta a 57.500 euro; il suo Volume a moduli sfasati (lotto 124) del 1960 a 31.250 euro.

La Dadamaino fa da apripista per Superficie Bianca (lotto 130), del 1975 di Enrico Castellani, che viene venduto a 171.000 euro.

Lotto 130: Enrico Castellani – Superficie Bianca, 1975 / Venduto per: € 171.000

 

Ottimo risultato per Composizione (lotto 136), un olio su tavola, del 1942 di Luigi Veronesi che vede rilanci fino a 26.250 euro con una partenza da 7.000 euro.

Un altro esponente dell’Astrattismo italiano, Achille Perilli, ha un’ottima performance conIl sacro celibato (lotto 165) tecnica mista su tela del 1967 battuto a 35.000 euro.

Nella seconda parte dell’asta è la sarda Maria Lai a dettare il tempo con la vendita di tutte e tre le sue opere proposte: IO, IO, IO (lotto 184) del 2000, a 7.500 euro; Senza Titolo (lotto 185), del 1978 a 8.750 euro ed infine Senza Titolo (lotto 186), del 1980 a 25.000 euro.

Tra gli artisti contemporanei da sottolineare i risultati di Claudio Parmiggiani che con Cenere (lotto 192) del 1996 tocca quota 47.500 euro.

Alighiero Boetti conferma la sua importanza sul mercato con l’assegnazione di una delle sue opere più iconiche Manifesto, lotto 111, del 1970 proveniente dalla collezione privata di Aldo Mondino che vede quasi triplicare la stima minima a 32.500 euro.

Paolo Icaro invece stupisce col il suo Fregio (lotto 190), opera in gesso del 1981 che da una stima minima di 4.000 euro viene venduto a 13.750 euro.

Lotto 111: Alighiero Boetti- Manifesto, 1970 / Venduto per: € 32.500

Il giorno precedente, 4 dicembre l’asta di Fotografia, spiccano gli ottimi risultati dell’artista polacca Natalia LL, per cui il mercato conferma l’interesse già dimostrato lo scorso anno stabilendo il nuovo record italiano per il Senza Titolo, dalla serie “Consumer Art”, datato 1974 (lotto 198) con 11.250 euro e il Senza Titolo del 1974-1976 (lotto 200) che doppia la stima in catalogo battendo 6.875 euro.

Record italiano anche per Slim Aarons al lotto 294 con l’opera Cortina d’Ampezzo del 1962 aggiudicata a 4.000 euro.

Lotto 294: Slim Aarons- Cortina d’Ampezzo , 1962 / Venduto per: € 4.000

 

Tra gli autori internazionali da sottolineare i risultati ottenuti dall’americana Nan Goldin che con David by the pool at the Black Room, Princetown del 1976 (lotto 220) raggiunge 6.875 euro; molto bene anche gli artisti/fotografi come la performer Orlan presente con due light-box, lotti 216 e 217, venduti rispettivamente a 3.125 euro e a 5.000 euro; interessante anche il risultato ottenuto da una cartella di nove stampe del coreano Nam June Paik (lotto 214) a 3.500 euro.

Tra gli autori italiani la scena viene mantenuta da Luigi Ghirri con l’aggiudicazione di ben cinque lotti su sei con particolare attenzione al lotto 242, Analogie, “Portfolio Castelli” del 1982 che dopo una serie di rilanci è stata aggiudicata a 11.250 euro.

Lotto 242: Luigi Ghirri – Analogie, “Portfolio Castelli”, 1982 / Venduto per: € 11.250

 

Al fianco di Ghirri l’altro maestro che si conferma re del mercato è Mario Giacomelli che vede assegnate ben sue undici fotografie con i suoi soggetti classici: i paesaggi marchigiani ed i “pretini” presenti nel primo lotto dell’asta, lotto 1 e al lotto 233 battuti entrambi a 5.250.

Tra i fotografi italiani contemporanei spiccano Massimo Vitali con Papeete Beach 2, 2004 (lotto 289), 5.000 euro e Maurizio Galimberti con la vendita di tutte e tre le sue opere proposte con New York, Flat Iron n°5, 2008 (lotto 69) che supera la sua stima massima assestandosi a 2.000 euro.

Da sottolineare anche l’ottima performance di Fabio Mauri che con Language is war 1974 (lotto 266) supera di gran lunga la stima massima venendo battuto a 11.250 euro, confermando il particolare interesse del mercato per gli artisti visivi che abbiano utilizzato tra i propri media la fotografia.

 

Qui i risultati completi dell’asta di Arte Moderna e Contemporanea

Qui i risultati completi dell’asta di Fotografia

*Tutte le cifre indicate includono il buyer’s premium.