Degno di comparire in una galleria di ritratti ideali dell'Ottocento italiano, il presente ritratto maschile è certamente parte di una ricerca ben specifica di Molteni, capace di reinterpretare il seicento lombardo di matrice fiamminga. Il fatto che sia firmato e datato dimostra essere di committenza importante e internazionale, come testimonia non solo l'etichetta al retro ma il regesto redatto da Sergio Rebora in occasione della grande antologica presso il Museo Poldi Pezzoli di Milano tra il 2000 e il 2001, il quale segnala tutta una serie di ritratti per la committenza anglosassone, evidentemente affascinata dai modi di un protagonista indiscusso del ritratto europeo dell'epoca. In evidenza troviamo due ritratti elencati per il nobile Gerningham proprio in quel 1837 e, sempre a riferirsi a quel torno d'anni, vari ritratti di vecchio filosofo, vecchio bevitore, vecchio con bastone ed una vecchia filatrice. Il sospetto che Molteni sapesse delle conquiste di Gericault oltralpe è forte, tanto il pungolo psicologico è avvertibile in questo uomo dallo sguardo così intenso.