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Libri, Autografi e Stampe

giovedì 20 Giugno 2019, ore 11:00 • Roma

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Zandonai, Riccardo

DEDICHE AUTOGRAFE del compositore e direttore d'orchestra Riccardo Zandonai (1883-1944). Le dediche dei primi due volumi, Conchita e I cavalieri di Ekebù, sono datate entrambe 7 marzo 1925 e indirizzate alla Sig.na Elena Barbi. Bella la dedica al secondo volume in cui Lo Zandonai riporta anche un rigo musicale: Al sole eterno della prima-ve-ra. Il terzo volume è invece dedicato all'amico Tancredi Pizzini, in questo caso non vi è alcuna data, ma è presumibile che si possa collocare dopo il 1913, anno in cui Pizzini mise a disposizione del compositore per alcuni mesi la sua "Villa Conchita" sul lago di Lugano, denominata in tal modo proprio in omaggio all'opera del musicista. Conchita: opera in quattro atti e sei quadri.., 1912

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Milano, Ricordi, 1912. § I cavalieri di Ekebù: dramma lirico in 4 atti e 5 quadri... Milano, Ricordi, 1925. § Melenis: dramma lirico in tre atti... Milano, Ricrodi 1912. Tutti e tre i volumi con spartito, fotografia di Riccardi Zandonai che precede i frontespizi, questi ultimi tutti incorniciati e con decorazioni, legature editoriali, leggermente lenta quella de I cavalieri.

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 in “Studi di Lessicografia Italiana”,1994, pp.5-71) destina l'opera al vasto pubblico dei ‘litterati e vulgari’, come lui stesso li definirà, affinché dalla sua lettura “oltra lutile neharanno grandissimo piacere in essa exercitandose”.HC 4105;Proctor, 5168; Essling II, 779; BMC V, 454; IGI 7132. Si veda inoltre E.Narducci, Intorno a due edizioni della Summa, Roma, 1863, e B. Boncompagni, Intorno ad un trattato di aritmetica stampato nel 1478, Roma, Atti dell'Accademia dei Nuovi Lincei, 1862, dove si presenta una dettagliata analisi delle diverse emissioni.
Suma de Arithmetica Geometria Proportioni & Proportionalita" data="1494"> Superbo esemplare conservato nella sua legatura originale,coi due fogli di guardia iniziali e finali originali, della&nbsp;<b>PRIMA EDIZIONE IN PRIMA EMISSIONE</b>&nbsp;(variante A), distinguibile dalle due successive per la presenza di alcune varianti interne registrate da Clarke (D.A. Clarke, “The first edition of Pacioli’s ‘Summa de Arithmetica’ Venice, Paganinus de Paganinis, 1494”, in Gutenberg-Jahrbuch (1974), pp. 90-92).La crescente e continua richiesta dell’opera nel periodo successivo alla sua pubblicazione impose a Paganini la ricomposizioni di alcuni fogli, probabilmente non stampati inizialmente per un errore di calcolo. Si possono perciò identificare due successive emissioni della Summa, con reimpressioni di alcune carte databili al 1502 circa e al 1507-1509. Nel nostro esemplare invece&nbsp;<b>TUTTII FOGLI APPARTENGONO ALLA PRIMA EMISSIONE</b>, quella databile al 10-20 novembre del 1494.<br>HC 4105;Proctor, 5168; Essling II, 779; BMC V, 454; IGI 7132.&nbsp;Si veda inoltre E.Narducci,&nbsp;<i>Intorno a due edizioni della Summa</i>, Roma, 1863, e B. Boncompagni,&nbsp;<i>Intorno ad un trattato di aritmetica stampato nel 1478</i>, Roma, Atti dell'Accademia dei Nuovi Lincei, 1862, dove si presenta una dettagliata analisi delle diverse emissioni.<br>&nbsp;<br>Il più importante trattato di aritmetica, geometria e proporzioni dell'età rinascimentale,interamente composto in volgare - assoluta novità per l'epoca - e destinato adarchitetti, pittori, scultori, intagliatori, matematici, musicisti etc. Include il&nbsp;<b>primo trattato a stampa sul SISTEMA CONTABILE DELLA PARTITA DOPPIA</b>&nbsp;(<i>Decomputis et scripturis</i>), fondamento della moderna scienza commerciale. La matematica generale, da Euclide a Fibonacci, è qui interamente rappresentata: si tratta di una delle opere capitali di quello sviluppo matematico-geometrico che segnerà la fase più matura del Rinascimento italiano, tra Leonardo e Michelangelo (Burckhardt, dimostrando la superiorità dell'Italia nella matematica e scienze naturali, indicò solo tre persone: Paolo Toscanelli, Luca Pacioli e Leonardo da Vinci). Il successo dell'opera fu immediato, grazie alla fama di Pacioli, illustre insegnante di matematica in varie citta italiane.Egli stesso riferisce della sua opera – “già per tutto luniverso divulgata” -due anni dopo la sua uscita, mentre a distanza di 29 anni lo stesso Paganini ne ristamperà un'edizione pressoché identica (1523) per rispondere alle pressanti richieste del mercato. Dottore in teologia dell'Ordine dei Francescani, professore itinerante per le corti d'Italia, Pacioli riflette nella Summa tutto il sapere matematico e le suggestioni culturali della sua epoca: destinatario ideale dell'opera è un lettore colto in grado di affrontare la complessità teorica dell'argomentazione, anche ricorrendo alle fonti latine. Al tempo stesso, la scelta del volgare (sul valore storico-linguistico del linguaggio scientifico pacioliano si veda L.Ricci,<i>&nbsp;Il lessico matematico della"Summa" di Luca Pacioli</i>&nbsp;in “Studi di Lessicografia Italiana”,1994, pp.5-71) destina l'opera al vasto pubblico dei ‘litterati e vulgari’, come lui stesso li definirà, affinché dalla sua lettura “oltra lutile neharanno grandissimo piacere in essa exercitandose”.HC 4105;Proctor, 5168; Essling II, 779; BMC V, 454; IGI 7132.&nbsp;Si veda inoltre E.Narducci,&nbsp;<i>Intorno a due edizioni della Summa</i>, Roma, 1863, e B. Boncompagni,&nbsp;<i>Intorno ad un trattato di aritmetica stampato nel 1478</i>, Roma, Atti dell'Accademia dei Nuovi Lincei, 1862, dove si presenta una dettagliata analisi delle diverse emissioni.<br> Suma de Arithmetica Geometria Proportioni & Proportionalita
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