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Arte Africana / Opere dalla Collezione Svizzera di Walter Schwab

mercoledì 13 ottobre 2021, ore 17:00 • Milano

24

TELLEM, Mali, regione di Bandiagara

Stima

€ 12.000 - 14.000

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Informazioni

h 33,5 cm
Figura con bambino.
Legno ricoperto con un impasto di sostanze sacrificali.
Rotture d’epoca.
La scultura rappresenta una figura androgina con lunga barba arrotolata e seni prominenti. Ha il corpo mutilato per la mancanza del braccio destro e della mano sinistra, tuttavia, gli elementi anatomici femminili sono ben definiti.I seni abbondanti sono indicativi della maternità, confermata dal bambino che porta sulla schiena. Il piccolo, attaccato alla madre, tiene le braccia aperte ed appoggia i suoi piedi sulle natiche. Tutta la scultura è sostenuta da un grosso piedistallo emisferico.La figura incarna elementi dei due sessi, un’iconografia che è stata molto utilizzata nei racconti della mitologia Dogon dove sono numerose le opere dei Nommi, gli esseri divini che avrebbero dato origine alla stirpe terrena.Quest’opera primordiale proto-Dogon è una rappresentazione rara nel mondo delle sculture Tellem.

Provenienza

Galleria Franco Monti (1954) Vita di Franco Monti (*);
Ex collezione Dott. Carlo De Chiara, Milano (1959);
Expertise di Franco Monti del 20 dicembre 1959 (**);
Collezione privata degli eredi;
Il tema della madre con il bambino è stato ripreso nella scultura di molti gruppi africani. I Dogon, in particolare, hanno realizzato molte opere che riprendono scene di madri con il figlio in braccio o dietro la schiena. Vi sono madri con tre figli aggrappati o messi di traverso sul loro corpo, una condizione che nella tradizione Dogon considera la fertilità un evento di grande fortuna. Ogni scultore ha interpretato questo tema nel suo stile originale dove il figlio, ancorché nel grembo della donna, diventa un corpo inscindibile da quello della madre.

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