Bonarelli, Guidubaldo
Discorsi... in difesa del doppio amore della sua Clelia, 1601
Milano, Erede di Pietro Martire Locarni e Giovanni Battista Bidelli, 1613. In 8°. Marca xilografica al frontespizio, alcune antiche sottolineature a penna, qualche fioritura e macchia di umidità, legatura coeva in pergamena rigida impressa in oro con cerchi intersecati che racchiudono losanghe e fasce esterne contenenti fiori, dorso liscio impresso in oro con autore manoscritto, tagli dorati e punzonati, piccola lacuna al dorso, lacci mancanti. Timbro "Fabroni" al frontespizio.
Bonarelli (Pesaro 1563 - Fano 1608) nei Discorsi nega tutta la tradizione dell'amore unico ed eterno invocando l'esperienza del sensi e dei sentimenti contro Aristotele, Platone e Petrarca.
Venduto € 187,50
Bonarelli (Pesaro 1563 - Fano 1608) nei Discorsi nega tutta la tradizione dell'amore unico ed eterno invocando l'esperienza del sensi e dei sentimenti contro Aristotele, Platone e Petrarca.
Bonarelli (Pesaro 1563 - Fano 1608) nei Discorsi nega tutta la tradizione dell'amore unico ed eterno invocando l'esperienza del sensi e dei sentimenti contro Aristotele, Platone e Petrarca.