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Padova Finarte / Automobili da Collezione

venerdì 25 ottobre 2019, ore 14:30 • Padova

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1928 Lancia Lancia Lambda Drop-head Coupé (Albany Carriage Co.)

telaio no. 19229 - motore no. 9091

Stima

€ 275.000 - 295.000

Lotto venduto

€ 326.116

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

  • Si ritiene unica sopravvissuta di soli otto esemplari.
  • Matching numbers
  • Per oltre 50 anni nella stessa famiglia.
  • Mille Miglia: coefficiente eccellente di 1.75. Come anteguerra, presto sulla linea di partenza.
  • Revisione completa Storica

Certificati ed Attestati
Fiva, ASI.
Documenti
Immatricolazione e targhe italiane nuove, aggiornate.
Eleggibilità
  • Mille Miglia. Eleggibile. Coefficiente eccellente di 1.75.-Giro di Sicilia. Eleggibile.
  • Targa Florio. Eleggibile.
  • Goodwood Revival. Eleggibile.
  • Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
  • Coppa delle Alpi by 1000 Miglia. Eleggibile.
  • Winter Marathon. Eleggibile.
  • California Mille: Eleggibile.
  • Nürburgring Classic. Eleggibile.
  • Pebble Beach Concours d’Elegance. Eleggibile.
  • Amelia Island Concours d’Elegance. Eleggibile.
  • Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Eleggibile.
  • Concorso d’eleganza Villa D’Este. Eleggibile

Provenienza

Il modello
Le sorprendenti innovazioni, per un'auto progettata e costruita alla fine degli anni Venti, comprendevano un telaio monoscocca, sospensioni anteriori indipendenti e ammortizzatori idraulici: in una certa misura la base della maggior parte delle auto moderne. Grazie al designer Battista Giuseppe Falchetto, le idee geniali di Vincenzo Lancia vennero tradotte in un progetto concreto. Degno di menzione anche il motore Lancia V4 in alluminio ad angolo stretto. Tutte e tre le cilindrate condividevano la stessa corsa lunga di 120 mm, per tutte lo schema era SOHC, con un singolo albero a camme in testa che serviva entrambe le bancate. Il primo motore aveva un angolo a V di 13°, il secondo 14° e il terzo di 13° 40'. Il motore, di 2,120 cc, fu progressivamente ingrandito, arrivando alla sua configurazione finale di 2.569 cc, 69 hp ​​nel 1928. Le prime Lambda avevano cambio a tre marce, un cambio a quattro marce fu sviluppato nel 1925. Il progetto del motore Lambda, sotto la supervisione generale di Battista Falchetto, fu opera di un piccolo gruppo. Il responsabile era Primitivo Rocco, responsabile di tutti i progetti di motori Lancia, Augusto Cantarini e Quarello, terzo membro del gruppo. Le innovazioni tecniche della Lambda, la rendono ancora oggi molto piacevole da guidare. Impressionante, se si considera che si tratta di una vettura con 90 anni di storia e di vita.Anche dal punto di vista estetico, la Lambda era decisamente innovativa: il cofano anteriore è basso, rispetto alle vetture coeve dai musi imponenti, consentendo l'uso di un parabrezza più grande. Altra differenza: la capote, quando è aperta, scompare in uno spazio apposito, a differenza dalle convertibili dell’epoca in cui la capote, aperta, troneggiava ingombrante. La linea risulta così ancora oggi moderna, svelta ed elegante. La carriera sportiva di Lambda è stata limitata dalla determinazione del costruttore di farne un'auto da turismo, scegliendo cilindrate che erano poco adatte alle classi riconosciute dall'AIACR. Una serie di versioni speciali Lambda "Corsa" è stata preparata per la Coppa delle 1000 Miglia nel 1927, gli equipaggi Strazza-Varallo ne portarono una a classificarsi 4ˆ in classifica generale davanti a un’altra condotta da Pugno-Beggia. Per la seguente edizione furono preparate cinque versioni torpedo Lambda "Tipo 223" e tre speciali spider, telaio corto di Casaro, tutte dotate di una testata speciale sviluppata da Romagnoni & Pirotta e offerta come optional sulle vetture di serie. La storia commerciale del modello può essere riassunta nei circa 13.000 esemplari prodotti in nove serie tra il 1922 e il 1931.Con l'ottava serie, lanciata nella primavera del 1928, la Lambda riceveva il motore da 2.569 cc. La potenza raggiungeva i 69 hp a 3500 giri/minuto, anche grazie a un nuovo carburatore, sempre Zenith, ma tipo HK38. La velocità massima superava ora i 120 km/h. Anche il telaio presentava modifiche, presentandosi come un vero pianale, per cui ne traevano vantaggio i carrozzieri, che potevano più agevolmente montarvi le loro realizzazioni. Altre novità: l'innalzamento del radiatore, un nuovo cruscotto (con il contagiri di serie) e la possibilità di disporre della guida a sinistra. Anche il prezzo di vendita, tuttavia, era sensibilmente incrementato: nel 1923, occorrevano 43.000 lire per una torpedo completa, sette anni dopo occorrevano 1.000 lire in più per uno chassis nudo. Alcune Lambda della VIII serie si comportarono egregiamente alla massacrante seconda edizione della Mille Miglia, nel 1928. L'ultima “VIII serie” lascerà la fabbrica il 28 agosto 1930 lasciando il posto alla “IX serie”.
L’auto
La Lancia Lambda, telaio no. 19229 è un esemplare VIII serie, prodotto nel 1928. La vettura è matching numbers: il motore attuale no. 9091 è l’originale. Uscita dalle linee di montaggio Lancia il 30 giugno come telaio corto (da 3,1m), tipo 221, viene inviata alla Carrozzeria Albany il 14 luglio e immatricolata il 20 Settembre 1928. La famiglia dei “carrozzai” Albany è nota in Inghilterra per la costruzione e detenzione di molti brevetti per carrozze, landò e slitte diffuse in tutta Europa. Si ritiene che la Albany realizzò sette tipi di carrozzeria diversi su autotelaio Lambda. Sull’VIII serie realizzò delle berline tipo Weymann, delle vetture aerodinamiche a guida interna definite Airflow Stramline e le convertibili Drop-head Coupé. Quest’ultima particolare carrozzeria venne costruita dalla Albany in soli 8 esemplari e si ritiene che la vettura con telaio no. 19229 sia l’unica ad essere sopravvissuta. Il registro mondiale Lambda LWR, presieduto da Bill Jamieson e Joachim Griese, ne riconosce la rarità.La vettura con telaio no. 19229 viene ritrovata nel 1962 e, dopo un parziale restauro, rimane nei dintorni Londinesi fino al 1965 quando viene acquistata da Arthur Keeling che, in seguito, nel 1982 procede ad un restauro conservativo. Da allora rimane nella stessa famiglia. Alla morte di Arthur, passa nelle mani del figlio George, il quale la cura amorevolmente fino al 2016, quando torna in Italia. Da allora viene seguita passo passo da Storicar che si auto-definisce “officina artigiana del restauro” ma l’azienda bresciana è riconosciuta universalmente come specialista Lambda per antonomasia. L’auto vi giunge già in eccellenti condizioni; vengono effettuati interventi di manutenzione ordinari, un tagliando completo e viene rifatto l'impianto elettrico, riparata la dinamo e l'accensione. La vettura viene presentata in commissione Asi e Fiva ottenendo un ottimo A di classificazione, essendo ritenuta un ottimo conservato. Ha caratteristiche estetiche di prim’ordine, verniciata un grigio pastello con parafanghi neri ed interni in pelle rosso acceso. Tantissimi i dettagli sorprendenti, spicca la targa d’ottone sul battitacco del concessionario londinese d’origine.La vettura conserva le targhe d'origine ed ha immatricolazione Italiana recente. Eccellente per i concorsi d’eleganza e per le gare di regolarità: la Lancia Lambda “Tipo 221” gode di un eccellente coefficiente di 1,75 alla Mille Miglia dove, come anteguerra, ha il vantaggio di posizionarsi presto sulla linea di partenza.
Stato dell’Arte
Vettura sana, perfettamente funzionante, eccellente conservato. Revisione completa Storicar.

Bibliografia

  • Oscar Capellano,Lambda, L’eccezionale, Lancia Club, Italia 2000.
  • Wim Oude Weernink,La Lancia, Motor Racing Pubblications, UK 1979.
  • Ferruccio Bernabò, Alfio Manganaro,Lancia Catalogue Raisonnè 1907-1990, Automobilia, Italia 1990

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