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Fotografia: ICONE ITALIANE

mercoledì 18 Giugno 2025, ore 16:00 • Milano

6

Gianni Berengo Gardin

(1930)

Gran Bretagna, 1977

Diritto di seguito

Stima

€ 2.800 - 3.500

Lotto venduto

€ 4.902

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Stampa vintage alla gelatina ai sali d'argento
cm 18,1 x 24
Timbro del fotografo al verso
Opera in cornice

Bibliografia

Gianni  Berengo Gardin - Viaggio in Gran Bretagna, Editphoto, Milano, 1978, copertina
Gianni Berengo Gardin, Ed. Contrasto, Milano, 2005, p. 87
G. Meroni (a cura di), Gianni Berengo Gardin, Galleria Elleni, Bergamo, 2009
Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, Genova 1930) aderisce a Venezia al circolo la Gondola, vive due anni a Parigi a contatto con Ronis e Doisneau e collabora con il Mondo. Sostenuto da Romeo Martinez, nel 1964 diventa professionista spostandosi a Milano dove inizia la collaborazione con il T.C.I.. L’anno seguente con Venise san Saisons pubblica il primo dei suoi trecento libri. Innumerevoli le mostre in tutto il mondo e i riconoscimenti come l’Oskar Barnack, il Lucie Award e la laurea honoris causa dell’Università Statale di Milano. Lavora da sempre in analogico in bianco e nero con la Leica. 

Se nella sterminata produzione di un fotoreporter come Gianni Berengo Gardin volessimo individuare le opere che lo hanno reso più famoso, le due qui presentate rientrano fra le prescelte. A ribadire lo stile del grande fotografo, entrambe sono state realizzate cogliendo con lucida rapidità l’attimo fuggente. Un giorno del 1977 in Gran Bretagna vede un’automobile, una classica e anzianotta Morris, posteggiata con il muso rivolto a una spiaggia. All’interno scorge le teste di una coppia e subito capisce che l’immagine suscita curiosità: perché i due se ne stanno lì fermi, che cosa si dicono, che cosa faranno? Si apposta alle loro spalle, mette al centro l’automobile che si staglia su un paesaggio quasi metafisico. Ancor più curiosa la storia della fotografia ripresa a Venezia: abitando al Lido e lavorando nel negozio di famiglia in città, prendeva ogni giorno il vaporetto senza abbandonate la fidata Leica. Improvvisamente un colpo di fortuna con un’immagine gli si forma davanti agli occhi: coglie così la schiena di un uomo che fa da schermo su ci si proietta la finestra posteriore del mezzo moltiplicando la presenza di persone che affollano la scena. 

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