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Fotografia: ICONE ITALIANE

mercoledì 18 Giugno 2025, ore 16:00 • Milano

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Piergiorgio Branzi

(1928 - 2022)

India, anni 1960

Diritto di seguito

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€ 700 - 1.000

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Informazioni

Stampa successiva a getto d'inchiostro
cm 34 x 59,8 (cm 31 x 46,8 immagine)
Firmata a penna nera con timbro del fotografo al verso
Opera in cornice
Piergiorgio Branzi (Signa, Firenze 1928 - Campagnano di Roma, Roma 2022) dichiaratamente influenzato dalla severità dell’arte toscana, inizia a fotografare nei primi anni ’50, viaggiando in motocicletta nelle zone più depresse del Meridione e del Veneto come di Grecia e Spagna, realizza reportage pubblicate su Il Mondo di Mario Pannunzio. Passato al giornalismo scritto e poi assunto in Rai, nel 1962 è il primo corrispondente occidentale a Mosca prima di passare a Parigi e viaggiare poi nel mondo come inviato speciale. In quegli anni fotografa per sé e solo negli anni ’90 ricompare con mostre e libri che ne certificano la grandezza.

Lo sguardo del reportagista che era stato si ritrova anche nelle fotografie singole come quelle qui proposte. Colpisce, infatti, la capacità di cogliere molti elementi per farli confluire in una sola immagine che ben li rappresenti, una lezione questa acquisita facendo propria la lezione di Cartier-Bresson. Anche dal punto di vista stilistico Branzi è un vero indipendente: anche se è evidente la predilezione per le stampe in higth key di cui era maestro Giuseppe Cavalli, non ne condivide l’estetica crociana ma è molto più vicino al colto documentarismo di Luigi Crocenzi. Sono sintomatiche al proposito queste due fotografie dove si coglie da un lato l’attenzione compositiva (la bicicletta, l’uomo e la barca creano un armonico senso di profondità ribadito dallo spazio lasciato vuoto alla sinistra dell’immagine) e dall’altro l’atmosfera ironica che spesso Branzi insegue e che qui evidenzia due modi diversi di difendersi dal sole.

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