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Libri, Autografi e Stampe

Tuesday 24 June 2025 e Wednesday 25 June 2025, ore 15:30 • Roma

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Feste - Coppola, Giovanni Carlo

(1599 - Lecce 1651)

Le nozze degli Dei, favola [...] rappresentata in musica in Firenze nelle reali nozze de Serenis.mi Gran Duchi di Toschana Ferdinando II. e Vittoria principessa d'Urbino, 1637

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Informazioni

In Firenze, per Amadore Massi e Lorenzo Landi, 1637. In 4°. Legato con: Rondinelli Francesco, Relazione delle nozze degli Dei... In Firenze, nella nuova Stamperia del Massi, e' Landi, 1637. Due opere in un volume in 4to, 229x167 mm. I opera: pagine: [8] 104 + frontespizio calcografico e 7 tavole calcografiche ripiegate, incise in rame da Stefano Della Bella su disegni di Alfonso Parigi. II opera: pagine: 50 [2]. Testatine, finalini e capilettera xilografici. Legatura dell'Ottocento in pergamena su cartone, tassello in pelle.

Note Specialistiche

Unica edizione del libretto per la grandiosa rappresentazione teatrale di corte realizzata in occasione delle nozze di Ferdinando II de' Medici (1610-1670), figlio di Cosimo II de' Medici, con Vittoria della Rovere (1622-1694), Vulcano e Venere nel melodramma, che andò in scena l'8 luglio 1637 nel cortile di Palazzo Pitti. Le splendide incisioni di Stefano della Bella sono la sua prima grande opera per la corte medicea, dopo essere succeduto a Jacques Callot. Importante la presenza della Relazione del Rondinelli, che descrive accuratamente il fastoso spettacolo. 

Giovanni Carlo Coppola (1599-1651) fu il librettista di una favola sul matrimonio tra gli dei Venere e Vulcano, Giove e Giunone (in cielo), Nettuno e Anfitrite (nel mare) e Plutone e Proserpina (negli inferi). La musica fu curata da Marco da Gagliano, maestro di cappella della corte medicea, ma in realtà furono cinque i compositori incaricati di contribuire, con Ferdinando Saracinelli, alla direzione. Agnolo Ricci fu il coreografo dei diversi balli che accompagnano il dramma e Alfonso Parigi progettò le scenografie (comprese le elaborate macchine sceniche). Queste scenografie sono riprodotte nelle tavole pieghevoli e danno un'idea della grandiosità della produzione.
Il libretto di Coppola costituisce la prima parte dell'opera, mentre la seconda parte è una descrizione, attribuita a Rondinelli, della produzione nel suo complesso, un resoconto estremamente raro della prima scenotecnica operistica. Apprendiamo, ad esempio, che la produzione contava circa 150 cantanti e almeno 25 ballerini. Inoltre, questo sembra essere il primo uso registrato della parola “opera” per indicare un dramma musicale, piuttosto che “opera”, che è la sua traduzione letterale; l'Oxford English Dictionary colloca il primo uso in questo senso due anni dopo, nel 1639. 

Brunet, II, 262; Clubb 311; Il Luogo Teatrale a Firenze, pp. 139-143; Nagler, Theater Festivals of the Medici, pp.162-74; The New Grove Dictionary of Opera, III, 855.

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