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Libri, Autografi e Stampe

martedì 06 dicembre 2022 e mercoledì 07 dicembre 2022, ore 15:00 • Roma

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Gastronomia - Futurismo - Marinetti, Filippo Tommaso

(Alessandria d’Egitto 1876 - Bellagio 1944)

La cucina futurista, 1932

Stima

€ 1.000 - 1.200

Lotto venduto

€ 1.280

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Milano, Sonzogno, 1932. 267 p., [2] carte di avvisi pubblicitari editoriali, esemplare intonso, strappo al margine superiore di p.26, brossura originale restaurata al dorso,altrmenti perfetta, con dedica di Marinetti: "a Giovanni Artieri con simpatia FT Marinetti". Esemplare n.5014/6000.

Note Specialistiche

C. Salaris, Storia del Futurismo, p. 214: “Nel 1932 Marinetti, coadiuvato da Fillia, cura per i tipi della Sonzogno "La cucina futurista", contenente un ricettario che si prefigge di valorizzare l’originalità assoluta, la varietà, l’estetica delle vivande e della tavola, optando per una sperimentazione gastronomica inesauribile. Mangiare dunque non deve essere più un obbedire agli imperativi della fame, bensì un modo per stimolare tutte le sensazioni tattili-visive-olfattive-termiche-gustative in una singolare poesia del corpo. In modo analogo, il rito alimentare si trasforma in happening sorprendente..”. 


"Il Carneplastico, il Brodo solare, l’Aerovivanda. Il cibo come espressione artistica, come strumento del ‘nuovo’. Le pietanze che si trasformano in quadri, sculture, installazioni. Che diventano sensazione, percezione e rumore e odore, prima ancora che sapore. Ha 90 anni La Cucina Futurista, testo scritto a quattro mani nel 1932 da due giganti del Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti e Fillia. Un libro "anche" di ricette, ben 172, pubblicato un anno dopo il Manifesto della Cucina Futurista, probabilmente il più avanguardista e provocatorio tra gli scritti di gastronomia del secolo scorso, tradotto in inglese, francese, tedesco, spagnolo e persino norvegese.
Una rivoluzione "cucinaria", come la definì lo stesso Marinetti, con l’intento di intervenire sulla materia per scuotere lo spirito, favorire l’immaginazione, la velocità e il ‘dinamismo’ tanto cari alla corrente che annoverava nelle sue file Boccioni, Balla, Carrà, oltre agli stessi Marinetti e Fillia, pseudonimo di Luigi Colombo, poeta, pittore e gastronomo. I futuristi cercano spasmodicamente il nuovo, il pazzesco, creano piatti che contengano “dieci, venti sapori da gustare in pochi attimi” e “complessi plastici saporiti colorati profumati e tattili” perfetti per “pranzi simultanei”. (da "La Repubblica", 21 aprile 2022).

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