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Note Specialistiche
Giovanni Carlo Coppola (1599-1651) fu il librettista di una favola sul matrimonio tra gli dei Venere e Vulcano, Giove e Giunone (in cielo), Nettuno e Anfitrite (nel mare) e Plutone e Proserpina (negli inferi). La musica fu curata da Marco da Gagliano, maestro di cappella della corte medicea, ma in realtà furono cinque i compositori incaricati di contribuire, con Ferdinando Saracinelli, alla direzione. Agnolo Ricci fu il coreografo dei diversi balli che accompagnano il dramma e Alfonso Parigi progettò le scenografie (comprese le elaborate macchine sceniche). Queste scenografie sono riprodotte nelle tavole pieghevoli e danno un'idea della grandiosità della produzione.
Il libretto di Coppola costituisce la prima parte dell'opera, mentre la seconda parte è una descrizione, attribuita a Rondinelli, della produzione nel suo complesso, un resoconto estremamente raro della prima scenotecnica operistica. Apprendiamo, ad esempio, che la produzione contava circa 150 cantanti e almeno 25 ballerini. Inoltre, questo sembra essere il primo uso registrato della parola “opera” per indicare un dramma musicale, piuttosto che “opera”, che è la sua traduzione letterale; l'Oxford English Dictionary colloca il primo uso in questo senso due anni dopo, nel 1639.
Brunet, II, 262; Clubb 311; Il Luogo Teatrale a Firenze, pp. 139-143; Nagler, Theater Festivals of the Medici, pp.162-74; The New Grove Dictionary of Opera, III, 855.
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degli Oddi, Sforza
I morti vivi comedia del molto eccellente signor Sforza d'Oddi, 1608
Stima € 160 - 180
Base d'asta € 160
