Precedente / Successivo

Fotografia: ICONE ITALIANE

mercoledì 18 Giugno 2025, ore 16:00 • Milano

63

Riccardo Moncalvo

(1915 - 2008)

La vetrinista, Salisburgo, 1952

Diritto di seguito

Stima

€ 800 - 1.200

Lotto venduto

€ 2.064

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Stampa cromogenica vintage
cm 20 x 29
Timbro del fotografo al verso

Esposizione

II mostra Nazionale di Fotografia Artistica, Ciriè 1959
Salone della Toro Assicurazioni, 99 fotografie di Riccardo Moncalvo, Torino 1976Galleria d’arte Pirra, Moncalvo o il ritratto delle cose, Torino 1993

Bibliografia

La Fotografia di Riccardo Moncalvo, Tipografia torinese Editrice, Torino 1976
Riccardo Moncalvo (Torino 1915 – 2008) ha sempre coniugato lavoro professionale svolto nell’Atelier di Fotografia Artistica e Industriale fondato nel 1925 dal padre Carlo Emilio e ricerca personale. Membro della storica Società Fotografica Subalpina, inizia pubblicando sul prestigioso “Annuario Luci e Ombre”. Ingegnoso anche dal punto di vista tecnico fu fra i primi in Italia a utilizzare la maneggevole fotocamera Leica su cui applicò una torretta girevole per utilizzare più rapidamente tre obiettivi di diverse lunghezze focali. Ha lavorato per architetti come Calo Mollino ed Ettore Sottsass e pubblicato diversi volumi. Il suo laboratorio è stato fra i primi a realizzare, nel dopoguerra, le prime stampe fotografiche professionali. 

All’inizio della sua carriera il fotografo torinese era vicino all’estetica romantica che poi abbandona, come qui si può facilmente constatare, per avvicinarsi a un tipo di immagine più asciutta e moderna frutto dei suggerimenti provenienti dal movimento della Nuova Oggettività. L’essenzialità dei segni e il geometrismo sono elementi ben presenti in Sul bordo, una fotografia che affronta uno dei soggetti cari a Moncalvo cioè la montagna. Lo fa con una immagine pregevolissima già a partire dalla scelta del punto di osservazione che crea una cornice al cui interno si trova la figura dell’alpinista la cui postura leggermente spostata all’indietro si inserisce in una originale composizione che attraversa diagonalmente lo spazio. Attraversata da uno spirito ancor più contemporanea è La vetrinista dove si nota non solo la grande capacità dell’autore nella gestione del colore ma anche quella di costruire una scena di sapore teatrale con il primo piano delle figure che scorrono indefinite, la parte sinistra dell’immagine che fa intravvedere una fuga prospettica e la ragazza che, pur seduta dando le spalle al fotografo, assurge al ruolo di elegante protagonista.  

Contatta il dipartimento

Lotti suggeriti

Caricamento lotti suggeriti...