Precedente / Successivo

Padova Finarte / Automobili da Collezione

venerdì 25 ottobre 2019, ore 14:30 • Padova

20

1959 Maserati Maserati 3500 G.T. (Carrozzeria Touring)

telaio no. AM101*368*

Lotto proveniente da impresa

Stima

€ 280.000 - 300.000

Un utente ha offerto

La tua offerta è la più alta

Informazioni

  • Eccellente conservato.150 km percorsi dalla completa revisione meccanica.
  • Targhe nere originali Milano.
  • Il modello che portò Maserati dalla produzione semi-artigianale ad industriale.
  • Veloce e confortevole.

Documenti
Immatricolazione Italiana in ordine. Targhe e libretto originali
Eleggibilità
Giro di Sicilia. Eleggibile.
Targa Florio. Eleggibile.
Goodwood Revival. Eleggibile.
Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
Coppa delle Alpi by 1000 Miglia. Eleggibile.
Winter Marathon. Eleggibile.
Vernasca Silver Flag. Eleggibile.
Nürburgring Classic. Eleggibile.-
Pebble Beach Concours d’Elegance. Eleggibile.
Amelia Island Concours d’Elegance. Eleggibile.
Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Eleggibile.
Concorso d’eleganza Villa D’Este. Eleggibile.

Esposizione

Il modello
La Maserati 3500 G.T., siglata internamente Tipo 101, è la prima Maserati costruita su larga scala. Le premesse: la nuova vettura doveva coniugare la sportività tipica Maserati con esigenze di lusso e comodità, consentendo lunghe percorrenze ad alta velocità senza affaticare guidatore e passeggeri. La tenuta di strada doveva essere sicura e alla portata di tutti i clienti, senza che fossero necessariamente piloti provetti. Gli allestimenti interni dovevano essere di alta qualità. La meccanica doveva essere affidabile oltre che sportiva. E tutto questo doveva essere replicato in numerosi esemplari. L’obiettivo, ambizioso per Maserati abituata a produrre vetture più piccole e nell’ordine dei 2-3 esemplari al mese, era di produrre 2 vetture al giorno. Nel 1956 il direttore tecnico della Casa del Tridente, Giulio Alfieri, cominciò a lavorare sul motore che venne derivato dal 6 cilindri in linea bialbero della 350S da competizione. Il propulsore definitivo era un 3,5 litri (3485 cc a corsa lunga) con basamento e testata in alluminio, camere di combustione emisferiche, distribuzione bialbero in testa. L’accensione era a due candele per cilindro e l’alimentazione era assicurata da 3 carburatori doppio corpo Weber 42 DCOE. Il motore disponeva così di 220 hp a 5500 rpm per una velocità massima di circa 230 km/h. Il telaio era tubolare, le sospensioni anteriori a ruote indipendenti con doppi quadrilateri e posteriori a ponte rigido con barra di ancoraggio traversale e ammortizzatori inclinati, per aumentare la tenuta laterale. L’auto montava parti di fornitori esterni, per ragioni di bilancio costi/qualità: cambio a 4 marce e sterzo ZF, frizione monodisco a secco Borg & Beck, differenziale Salisbury, freni a tamburo Girling. La vettura venne presentata al Salone dell'automobile di Ginevra nel 1957, dove venne esposta anche una proposta del torinese Allemano, ma per la produzione della coupé venne scelto il disegno della milanese Carrozzeria Touring. Con porte e cofani in alluminio, ma dal peso finale di 1420 Kg, la Carrozzeria Touring realizzò un “vestito” sportivo ed elegante, secondo il suo sistema “Superleggera”, con un abitacolo comodo (2+2) e spazio per i bagagli. Di serie le vetture erano dotate di interni in pelle e strumentazione Jaeger. Fu la prima vettura italiana progettata per poter montare l'aria condizionata e vennero offerti come optional gli alzacristalli elettrici, una primizia per l'epoca. Nel 1959 vennero offerti come optional i freni a disco all'anteriore e il differenziale a slittamento limitato, di serie dall'anno successivo, e le ruote a raggi con mozzo ad attacco centrale. Nello stesso anno il motore venne riprogettato per ottenere 230 hp con un comportamento, al contempo, più fluido. Nella seconda metà del 1961 venne introdotta la versione GTI, con l'iniezione Lucas e potenza di 235 hp. Restava, come optional, la versione a carburatori e venne montato di serie un cambio a 5 marce. La carrozzeria venne aggiornata: la linea del tetto leggermente ribassata e altri cambiamenti riguardarono griglia, fanaleria e porte. I freni a disco al posteriore e il servofreno arrivarono nel 1962. La produzione terminò nel 1964, tuttavia il pianale sopravvisse sulla Sebring e sulla Mistral. L'anno migliore per le vendite della 3500 G.T. fu il 1961, con circa 500 esemplari. Complessivamente vennero costruiti 2226 esemplari, di cui 1972 coupé Carrozzeria Touring.
L’auto
La Maserati 3500 G.T. (Touring), chassis no. AM101*368* è stata immatricolata il 24 marzo 1960, con targhe (nere) Milano, che ancora conserva; così come il libretto di circolazione ancora a pagine con copertina verde. Ha avuto solo due trasferimenti di proprietà successivi ed è sempre stata, comunque, un’auto “di buona famiglia”. È stata sottoposta ad una totale revisione delle parti meccaniche una decina di anni fa e, da allora, ha percorso solo 150 Km, percorsi per mantenere la meccanica in efficienza. Lo stato generale molto buono, la vettura è matching number. Si tratta di un’auto eccellentemente conservata nel suo colore azzurro metallizzato e priva di ruggine: un’occasione eccezionale per i collezionisti che cercano vetture sane ma amano il fascino della patina delle vetture conservate. Alcuni piccoli lavori di dettaglio agli interni sono da eseguire, a causa degli inevitabili segni del tempo.
Stato dell’Arte
Eccellente conservato. 150 km percorsi dalla revisione meccanica.

Bibliografia

  •  Luigi Orsini, Franco Zagari, Maserati, una storia nella storia, dal 1945 ad oggi, Libreria dell’Automobile, Milano 1980
  • Gianni Cancellieri, Bruno Alfieri, Maserati Catalogue Raisonné 1926-2003, Automobilia, Milano 2003
  • Ermanno Cozza, Con la Maserati nel cuore, Giorgio Nada, Milano 2017
  • Maurizio Tabucchi, Maserati, The Grand Prix, Sports and GT cars model by model, 1926-2003, Giorgio Nada, Milano 2003

Contatta il dipartimento

Condition report

Per richiedere un condition report contattare automotive@finarte.it Il dipartimento fornirà un rapporto generale sullo stato del bene sopra descritto. Si ricorda però che quanto dichiarato da Finarte rispetto allo stato di conservazione dei beni corrisponde unicamente a un parere qualificato e che i nostri esperti non sono restauratori professionisti. Per una relazione dettagliata consigliamo quindi di rivolgersi a un restauratore di vostra fiducia. Si consiglia ai potenziali acquirenti di ispezionare ogni lotto per accertarsi delle condizioni durante le giornate di esposizione come indicato in catalogo.