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1000 Finarte / Asta di Automobili

lunedì 13 maggio 2019, ore 18:00 • Brescia

236

1933 Lancia Augusta (Lancia)

Telaio no. 317067 - Motore tipo 88 no. 6964

Stima

€ 80.000 - 100.000

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Informazioni

  • Vincitrice assoluta della Targa Florio nel 1936.
  • Eleggibile per la Mille Miglia e per le maggiori rievocazioni.· In quanto anteguerra, ha il vantaggio di posizionarsi presto nell’ordine di partenza.
  • Lo stile e l’innovazione Lancia in un’anteguerra compatta.
  • Targhe originali.

Certificati ed Attestati
ASI
Documenti
Immatricolazione e targhe italiane in ordine.

Eleggibilità

  • Mille Miglia. Eleggibile.In quanto anteguerra, ha il vantaggio di posizionarsi presto nell’ordine di partenza 
  • Giro di Sicilia. Eleggibile.
  • Targa Florio. Eleggibile.Esemplare primo assoluto alla Targa Florio del 1936.
  • Goodwood Revival. Eleggibile.
  • Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
  • Vernasca Silver Flag. Eleggibile.
  • California Mille: Eleggibile.
  • Nürburgring Classic. Eleggibile.
  • Pebble Beach Concours d’Elegance. Eleggibile.
  • Amelia Island Concours d’Elegance. Eleggibile.
  • Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Eleggibile.
  • Concorso d’eleganza Villa D’Este. Eleggibile.

Provenienza

Il modello
L'Augusta fu un prodotto pensato per quel momento. L'erede della Lambda si sarebbe voluta grande ma occorreva una vettura piccola ed economica ma comunque confortevole e veloce: una sorta di utilitaria (secondo i canoni del tempo) sia pure d'élite. La nuova vettura viene progettata con porte ad armadio per favorire l’accessibilità, una disposizione delle masse centrale rispetto agli assi. La forma è stretta per la maneggevolezza, compensano lo sviluppo verticale e una grande vetratura. La linea è slanciata ma classica, per tutti. È silenziosa, veloce ed affidabile. L’Augusta fu amatissima dai contemporanei e poi dimenticata, con meno glorie sportive di altre Lancia (con qualche ragguardevole eccezione) ma lasciando molti ricordi in ogni famiglia che la ebbe. Fu la prima Lancia costruita in catena di montaggio e risulta essere la prima vera scocca portante modernamente concepita, costruita saldando le lamiere in unica struttura indeformabile. Nel 1935 il 90% dell'attività industriale della Lancia era assorbito dall'Augusta, con risultati economici eccellenti. La presentazione avvenne, come era consuetudine Lancia, al Salone di Parigi, nel 1932. Per il mercato francese, la macchina venne chiamata "Belna". Presentata al Salone di Milano dell'aprile 1933, il nome ufficiale fu quello, decisamente più importante e "littorio" di Augusta. Molte le caratteristiche innovative o inusuali, come il motore con cilindri a V stretto, la sospensione anteriore a ruote indipendenti con molloni elicoidali, la ruota libera inseribile, la trasmissione con albero e giunti flessibili Hardy. L'impianto frenante era il nuovo sistema a comando idraulico "Lockheed". Anche il bagagliaio strutturale alla scocca era una novità. Molto completo, per gli standard dell'epoca e la categoria, il cruscotto. Tra coloro che apprezzarono l'Augusta, acquistandola ed utilizzandola, tre famosi campioni del volante: Tazio Nuvolari, Achille Varzi e Luigi Fagioli. Il motore V4 a valvole in testa da 1.195 cc e 35 CV, secondo i rilevamenti effettuati dalla rivista The Autocar, spingeva l'Augusta berlina ad una velocità massima di 65,22 mph (104,96 km/h) con 22" 3/5 per accelerare da fermo a 50 mph (80,5 km/h). Seppur brillante, l'Augusta non era stata concepita per le corse. Tuttavia, il suo palmarès resta apprezzabile. La prima affermazione dell'Augusta si ha nel 1934, al massacrante 1º Giro automobilistico d'Italia o Coppa d'Oro del Littorio dove la vettura, nella sua categoria, non ebbe praticamente rivali, sopportando ore sul filo dei 100 km/h. La prestazione di maggior rilievo si ebbe alla Targa Florio del 1936 con 4 Lancia Augusta ai primi 4 posti. L’Augusta partecipò anche alla Mille Miglia nel 1935 con ben 10 esemplari e nel 1937 con 5 esemplari. Miglior risultato in quell’anno, Vittorio Mazzonis di Pralafera ed Enrico Nardi: 17i assoluti. Ancora nei primi anni del dopoguerra, qualche Augusta è apparsa in corsa. È stata prodotta in un totale di 17.217 esemplari, di cui 2.950 nel 1933.
L’auto
La Lancia Augusta, telaio no. 317067 è un esemplare del 1933. È forse l’esemplare di Lancia Augusta esistente più importante storicamente o, comunque, tra i più importanti. È infatti l’esemplare responsabile della più grande impresa sportiva compiuta dalle Lancia Augusta: la vittoria alla Targa Florio. La prestazione si ebbe alla Targa Florio svoltasi il 20 dicembre 1936. Difficoltà finanziarie e problemi attinenti alla partecipazione delle case avevano portato alla decisione di sospendere la gara. Pressati dalla stampa e dagli innamorati della corsa, gli organizzatori del R.A.C.I. di Palermo decisero in extremis di disputare una Targa su due giri con partecipazione limitata a vetture da turismo. LA gara rimase negli annali per le condizioni di implacabile pioggia battente. In gara vi erano 11 vetture, 4 Fiat del recente modello a sei cilindri di 1500 cc, 1 Fiat 514, 1 Bianchi S9 da 1 litro e mezzo di cilindrata, e 5 Lancia Augusta (da 1200cc). La classifica finale vide ben 4 Lancia Augusta, che pure aveva una cilindrata inferiore, prevalere sulle Fiat ed occupare i primi 4 posti. La migliore delle 4 si aggiudica la gara condotta da Costantino Magistri, alla media oraria di 67,087 km, una velocità ragguardevole, viste le condizioni del fondo stradale e la tortuosità del tracciato siciliano delle Madonie. Era l’esemplare con telaio no. 317067, proposto in questo lotto. La vettura si presenta nelle condizioni di ottima conservazione, con un restauro non recente, una manutenzione attenta e tutti i dettagli corretti e presenti. Verniciatura bicolore nero/amaranto con filetti bianchi, cromature da rivedere, ruote a raggi nere e interni in panno/pelle beige in buone condizioni. Le targhe, bellissime e preziosissime, sono le originali: PA7033. Corretti gli pneumatici a bassa pressione Michelin Supercomfort.
Stato dell’Arte: Ottima conservazione, con un restauro non recente.

Bibliografia

  • Wim Oude Weernink, La Lancia, Motor Racing Pubblications, UK 1979.-Ferruccio Bernabò, Alfio Manganaro, Lancia Catalogue Raisonnè 1907-1990, Automobilia, Italia 1990.

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