Il testo rappresenta una interessante sintesi delle posizioni di Paolo Sebastiano Medici  (Livorno 1671- Firenze 1738). Appartenente alla comunità ebraica con il nome di Moisè, si convertì alla fede cristiana ispirato principalmente dai frati barnabiti. Divenuto sacerdote, fu professore di Sacra Scrittura e autore di molteplici opere di carattere didattico esegetico distinguendosi per l’energica azione proselitistica e antigiudaica. Strutturato in 33 capitoli, il libro illustra tutti gli stereotipi antiebraici e le ritualità ritenute partorite da stregonerie e superstizioni; si pose in netto conflitto con l’opera “Historia dei riti ebraici” del rabbino Leone Modena che aveva voluto divulgare, un secolo prima, gli usi e costumi ebraici