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Fotografia: ICONE ITALIANE

mercoledì 18 giugno 2025, ore 16:00 • Milano

58

Massimo Listri

(1955)

Palazzo Montecitorio, 2009

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Informazioni

Stampa a getto d'inchiostro montata su dibond
cm 120 x 150

Edizione 1 di 5
Titolata, numerata, firmata e datata a pennarello nero al verso
Opera in cornice


Massimo Listri (Firenze, 1953) comincia a lavorare diciassettenne negli anni liceali ritraendo in bianco e nero grandi personaggi della cultura, ma presto la sua attenzione è rivolta alle architetture. L’incontro con l’editore Franco Maria Ricci segna una vera svolta nella sua carriera perché per la raffinata rivista FMR realizza servizi interpretando in esterni e soprattutto in interni i più bei palazzi pubblici e privati creando un archivio che gli ha permesso di pubblicare 80 libri con editori europei e statunitensi e di allestire moltissime mostre nelle più importanti istituzioni di tutto il mondo.

Massimo Listri non studia i luoghi che fotografa, preferisce farsi guidare dalle sue intuizioni e dalla sintonia con i soggetti derivante dall’amore che nutre per l’armonia e il bello. Anche se ora scatta con fotocamere digitali più maneggevoli, l’aver usato per anni il banco ottico gli ha insegnato una pregevole capacità compositiva ben evidenziata in queste due immagini di luoghi istituzionali che caratterizzano altrettante caratteristiche del suo stile, frutto di un lavoro accurato e di poche immagini molto studiate. Se nella ripresa del Castello ducale di Aglié nel Torinese, già residenza sabauda, gioca, come spesso fa, con le sfumature del bianco per esaltare una prospettiva che ha scelto essenziale, in quella di Montecitorio usa la naturale simmetria della grande sala per conferire all’immagine l’austerità che merita la sede del Parlamento. In entrambi i casi le grandi dimensioni delle immagini sono una consapevole scelta stilistica di Listri che consente di apprezzare appieno linee, ombre e particolari facendo così capire che, se la figura umana non compare, la sua presenza si sente sempre.

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