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In asta mercoledì 18 giugno 2025 alle ore 16:00
Informazioni
cm 35,8 x 28,4
Firmata e titolata a penna nera al verso
Opera in cornice
Giuseppe Cavalli (Lucera, Foggia 1904 - Senigallia, Ancona 1961) nasce in una famiglia di proprietari terrieri e, pur laureandosi in giurisprudenza, preferisce dedicarsi al mondo dell’arte sulle orme del fratello gemello Emanuele affermato pittore. Uomo molto colto, elabora nella pratica come nella teoria un tipo di fotografia lontana dal pittorialismo come dalla odiata enfasi fascista. Nel 1947 fonda a Milano il gruppo fotografico La Bussola di cui redige il manifesto che si richiama all’estetica crociana e nel 1954 a Senigallia, dove si era trasferito, il Gruppo Misa.
“L’assioma importante è che in arte il soggetto non ha nessuna importanza, quello che conta è che l’opera abbia raggiungo il cielo dell’arte: sia bella o no” scriveva Cavalli nel Manifesto della Bussola e queste parole possono guidare alla lettura di queste due immagini sintomatiche delle sue scelte. Nella natura morta prevale la lievità della piuma accostata alla fisicità del vaso di vetro, elementi accomunati dal fatto di disegnare sullo sfondo due delicatissime ombre appena accennate. Nel paesaggio, invece, a occupare lo spazio sono le linee orizzontali capaci di disegnare una voluta armonia. In entrambi i casi si conferma l’idea della predominanza della forma sul soggetto, del significante sul significato. Siamo anche di fronte a due superbi esempi di come si realizzano stampe in high key, cioè, facendo prevalere i toni chiari che si inseguono in tutte le loro sfumature.
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