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Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo

mercoledì 25 Settembre 2024, ore 14:30 • Milano

83

Luigi Trecourt

(1808 - Costa di Mezzate 1890)

Ritratto femminile

Stima

€ 2.500 - 4.000

Lotto venduto

€ 3.870

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

olio su tela
cm 60 x 46,5

Opera accompagnata da autentica scritta del prof. Fernando Mazzocca

Note Specialistiche

Il dipinto è una rara testimonianza della produzione ritrattistica di Luigi Trécourt, fratello maggiore del più noto Giacomo, con cui ha condiviso una brillante carriera, affermandosi soprattutto per i suoi dipinti e gli affreschi presenti nelle chiese bergamasche. Entrambi i fratelli si sono formati alla scuola di pittura dell'Accademia Carrara di Bergamo allora diretta da Giuseppe Diotti, per poi distinguersi con uno stile originale il loro apprezzamento da parte dei collezionisti locali, esponenti importanti dell'aristocrazia come i Camozzi Vertova, cui soprattutto Luigi fu legato.Dal 1842 soggiornò a lungo a Pavia, al seguito di Giacomo nominato professore della Civica Scuola di Pittura. Più che nel genere sacro, subì l'influenza del fratello nei ritratti, come confermano le poche opere note ed in particolare un dipinto di notevole qualità, forse il suo capolavoro, noto come La sorpresa e conservato ai Musei Civici di Pavia. Si tratta del ritratto di due giovani donne intente nella lettura di una missiva da cui devono aver ricevuto una notizia inaspettata. Il bel volto della nostra signora, ritratta frontalmente e in una posa di grande effetto con la mano che viene in primo piano appoggiata sulla spalliera della seggiola, ricorda da vicino una delle due figure del quadro pavese, quella che sta in piedi dietro all'altra invece seduta.Vi ritroviamo la stessa dolcezza di modellato e una ricerca espressiva improntata ad un pacato naturalismo caratteristico dei ritratti a noi noti del pittore.Sicuramente Luigi fu influenzato dal fratello di cui può ricordare i modi, è una pittura che presenta un nitore e un rilievo plastico che non ritroviamo in Giacomo che si distingue invece per la sua raffinata stesura tonale e le sfumature con cui appare confrontarsi con l'amico Piccio.Il nostro dipinto deriva la sua notevole suggestione dall'eleganza, come notavo, della posa esaltata dalla figura che emerge e si staglia con grande forza dal fondo neutro. Quello che più incanta è la profondità dello sguardo con i grandi occhi spalancati e malinconici fissi sullo spettatore. Il perfetto ovale del volto appare investito da una luce nitida che da un lato proietta l'ombra e dall'altro invece fa risaltare uno dei due orecchini di corallo reso con un rilievo ottico che incanta. L'atmosfera rarefatta e sospesa conferisce all'immagine uno straordinario rilievo poetico.
Milano 7 luglio 2024
Prof. Fernando Mazzocca



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