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Arredi, Porcellane, Arte Orientale e una selezione di beni dalla Collezione di Stefano Gabbana

mercoledì 14 maggio 2025, ore 14:30 • Milano

221

Globo celeste e globo terrestre su base in legno tornito. Secolo XIX

Stima

€ 4.000 - 6.000

Lotto venduto

€ 7.080

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

h tot. cm 60
Sfere in legno, gesso e cartapesta rivestita da dodici fusi incisi e a colori. Meridiane in ottone. 

Globo celeste.
Vicino a Boote e alla costellazione della Vergine si trova il cartiglio iscritto "Globo celeste calcolato per il corrente anno sulle osservazioni de' Sigg. Hamsteed e de La Caille. Roma presso la Calc. a Cam. le 1792, Inciso dal P. Gio. M.a Cassini C.R.S."
Vicino alla costellazione dell'Aquila si trova la tabella "Grandezza delle Stelle" con i relativi simboli usati per le magnitudini e per le nebulose.

Globo terrestre.
Nell'Oceano Atlantico si trova il cartiglio inscritto "GLOBO TERRESTRE nuovamente delineato rettificato ed accresciuto giusta le più recenti scoperte ROMA presso la calcografia camerale 1843".
Viene inoltre riportata, in una delle legende, nel Mare del Sud, una tabella che presenta la lunghezza del grado del circolo massimo della sfera terrestre in 14 diverse unità di misura.

Difetti.

Nella Collezione del Museo della Specola, Bologna, sono presenti un Globo Celeste e un Globo Terrestre di G.M. Cassini, Roma, 1792.

Giovanni Maria Cassini (Venezia 1745-Roma 1824), chierico regolare somasco, discepolo di Giovanni Battista Piranesi, fu geografo, cartografo e incisore operante a Roma nei decenni a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo. A lui si deve l'invenzione di un nuovo metodo di proiezione, detto appunto di Cassini, utilizzato anche per la realizzazione dell’ atlante geografico del regno di Napoli in 32 fogli firmato da Giovanni Antonio Rizzi Zannoni.
Tra le sue opere maggiori, oltre ad una carta generale dell'Italia in 15 fogli pubblicata nel 1793, troviamo il Nuovo Atlante Geografico Universale in tre volumi edito a Roma dal 1792 al 1801. L' opera venne commissionata dalla Calcografia Camerale di Roma al fine di sostituire l'ormai superato Mercurio Geografico in uso nei decenni precedenti. Il Cassini firma tutte le carte come incisore.


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