Storie

L’universo creativo di Gaetano Pesce

Chi è stato Gaetano Pesce? Ogni definizione appare in qualche modo riduttiva di una traiettoria sempre ibrida e meditata: designer, scultore, architetto…Più di ogni altra cosa, in effetti, Pesce è stato un artista, con una visione lucida e impegnata che non è mai venuta meno.

Dalla formazione a Venezia, con le lezioni di Carlo Scarpa, alla fondazione del Gruppo Ennea, che sarebbe poi diventato il movimento di arte programmata Gruppo N, fino alle esperienze internazionali a Parigi e a New York, la sua ricerca è sempre stata concentrata sul presente e più ancora sul futuro. La sua produzione non è mai stata solo attenta alla forma fine a sé stessa ma anche e soprattutto al contenuto. La sperimentazione materica, in particolare con i materiali plastici schiumati e resine, non era solo motivata dal desiderio di ottenere risultati di grande impatto sia dal punto di vista visivo che tattile. Dietro ogni progetto si annidava infatti un pensiero destinato a sfidare il pubblico alimentandone la capacità di riflessione, destabilizzando senza però mai scadere nella facile provocazione.

Lotto 37. Gaetano Pesce – Big Suprise 1 small, opera unica, 2010. Stima € 1.200 – 1.600

Si prenda ad esempio la poltrona modello Shadow, del 2007, che sfrutta un processo di iniezione di schiuma poliuretanica brevettato da Meritalia per creare un oggetto che sia tanto funzionale quanto significativo. Il nome della poltrona rimanda infatti a una presenza-assenza, quella della figura umana, con l’imbottitura che sembra voler dare l’illusione dell’impronta appena lasciata da qualcuno che si sia alzato. L’immagine della poltrona vuota appare quindi tanto in attesa di qualcuno che ci si sieda quanto ricordo di chi ci si fosse seduto in precedenza, in una sottile riflessione sul tempo realizzata con materiali e colori di estrema contemporaneità. Un prodotto che è un multiplo ma che resta in qualche modo sempre unico, perché il solidificarsi della schiuma non è mai esattamente uguale. Sono invece opere uniche, tutte del 2010, Big Suprise 1 small, in resina blu, Papavero Vase, sempre in silicone e che richiama in maniera stilizzata la forma di un papavero, e Vaso, in tessuto e silicone, in cui il contrasto tra l’apparente morbidezza del tessuto e la solidità cilindrica garantita dal silicone crea un effetto al limite del perturbante, sfidando le certezze dello spettatore.

Lotto 19. Gaetano Pesce – Papavero Vase, opera unica, 2010. Stima € 1.500 – 2.000

Gaetano Pesce nelle sue creazioni non cessava mai di trovare risposte sorprendenti a domande insolite, esprimendole in forme sempre nuove al crocevia fra vari media artistici. È il caso dell’arazzo dall’ironico titolo Gioia? che risale ai primi anni del suo soggiorno newyorkese. A metà tra pittura e arazzo, realizzata in silicone e datata 1986, l’opera gioca con una texture differente fra figura in nero e sfondo rosso, con una combinazione originale di forma e materia. E se da un lato non può non far pensare alle cosiddette combustioni di Alberto Burri dall’altro le dimensioni imponenti (misura due metri e mezzo in altezza) ne fanno inevitabilmente una presenza fisica non solo dalla valenza decorativa ma anche di arredo vero e proprio.

Lotto 58. Gaetano Pesce – Gioia?, arazzo in silicone su pannello, opera unica, 1986. Stima € 60.000 – 80.000

E forse l’idea di fare di un sentimento un complemento d’arredo e di un’opera d’arte una presenza fisica impossibile da ignorare è il miglior ribaltamento possibile delle convinzioni precostituite dello spettatore, nonché l’unione perfetta fra le varie anime di Pesce, sempre in bilico fra design, arte e sperimentazione.

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