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1000 Finarte / Asta di Automobili

lunedì 13 maggio 2019, ore 18:00 • Brescia

233

1934 Lancia Augusta Berlina (Viotti)

Telaio no. 341292 - Motore no. 5058

Stima

€ 35.000 - 42.000

Lotto venduto

€ 40.182

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

  • Eleggibile per la Mille Miglia e per le maggiori rievocazioni.
  • In quanto anteguerra, ha il vantaggio di posizionarsi presto nell’ordine di partenza.
  • Raffinata versione fuoriserie Viotti.
  • Si ritiene esemplare unico. Solo esemplare, comunque, sopravvissuto.
  • Matching numbers.

Certificati ed Attestati
ASI

Documenti
Immatricolazione e targhe italiane in ordine.

Eleggibilità
  • Mille Miglia. Eleggibile. Come vettura anteguerra, gode il vantaggio di posizionarsi presto sulla linea di partenza.
  • Giro di Sicilia. Eleggibile.
  • Targa Florio. Eleggibile.
  • Goodwood Revival. Eleggibile.
  • Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
  • Vernasca Silver Flag. Eleggibile.
  • California Mille: Eleggibile.
  • Nürburgring Classic. Eleggibile.
  • Pebble Beach Concours d’Elegance. Eleggibile.
  • Amelia Island Concours d’Elegance. Eleggibile.
  • Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Eleggibile.
  • Concorso d’eleganza Villa D’Este. Eleggibile.

Provenienza

Il modello

L'Augusta fu un prodotto pensato per quel momento. L'erede della Lambda si sarebbe voluta grande ma occorreva una vettura piccola ed economica ma comunque confortevole e veloce: una sorta di utilitaria (secondo i canoni del tempo) sia pure d'élite. La nuova vettura viene progettata con porte ad armadio per favorire l’accessibilità, una disposizione delle masse centrale rispetto agli assi. La forma è stretta per la maneggevolezza, compensano lo sviluppo verticale e una grande vetratura. La linea è slanciata ma classica, per tutti. È silenziosa, veloce ed affidabile. L’Augusta fu amatissima dai contemporanei e poi dimenticata, con meno glorie sportive di altre Lancia (con qualche ragguardevole eccezione) ma lasciando molti ricordi in ogni famiglia che la ebbe. Fu la prima Lancia costruita in catena di montaggio e risulta essere la prima vera scocca portante modernamente concepita, costruita saldando le lamiere in unica struttura indeformabile. Nel 1935 il 90% dell'attività industriale della Lancia era assorbito dall'Augusta, con risultati economici eccellenti. La presentazione avvenne, come era consuetudine Lancia, al Salone di Parigi, nel 1932. Per il mercato francese, la macchina venne chiamata "Belna". Presentata al Salone di Milano dell'aprile 1933, il nome ufficiale fu quello di Augusta, decisamente più importante e "littorio". Molte le caratteristiche innovative o inusuali, come il motore con cilindri a V stretto, la sospensione anteriore a ruote indipendenti con molloni elicoidali, la ruota libera inseribile, la trasmissione con albero e giunti flessibili Hardy. L'impianto frenante era il nuovo sistema a comando idraulico "Lockheed". Anche il bagagliaio strutturale alla scocca era una novità. Molto completo, per gli standard dell'epoca e la categoria, il cruscotto. Tra coloro che apprezzarono l'Augusta, acquistandola ed utilizzandola, tre famosi campioni del volante: Tazio Nuvolari, Achille Varzi e Luigi Fagioli. Il motore V4 a valvole in testa da 1.195 cc e 35 CV, secondo i rilevamenti effettuati dalla rivista The Autocar, spingeva l'Augusta berlina ad una velocità massima di 65,22 mph (104,96 km/h) con 22" 3/5 per accelerare da fermo a 50 mph (80,5 km/h). Seppur brillante, l'Augusta non era stata concepita per le corse. Tuttavia, il suo palmarès resta apprezzabile. La prima affermazione dell'Augusta si ha nel 1934, al massacrante 1º Giro automobilistico d'Italia o Coppa d'Oro del Littorio dove la vettura, nella sua categoria, non ebbe praticamente rivali, sopportando ore sul filo dei 100 km/h. La prestazione di maggior rilievo si ebbe alla Targa Florio del 1936 con 4 Lancia Augusta ai primi 4 posti. L’Augusta partecipò anche alla Mille Miglia nel 1935 con ben 10 esemplari e nel 1937 con 5 esemplari. Miglior risultato in quell’anno, Vittorio Mazzonis di Pralafera ed Enrico Nardi: 17i assoluti. Ancora nei primi anni del dopoguerra, qualche Augusta è apparsa in corsa. È stata prodotta in un totale di 17.217 esemplari, di cui 2.950 nel 1933.Ad un anno dal lancio della berlina, nel 1934, venne presentato il telaio ad uso dei carrozzieri, per allestire vetture fuoriserie. Distinto dal prefisso “34“, mentre le vetture di serie hanno telaio che inizia con “31“, il telaio è molto leggero (appena 570 kg), ha moderna struttura scatolata ed è molto ribassato, in quanto è munito di un tunnel per la trasmissione. Rispetto alla vettura completa assemblata in Lancia, viene riposizionato il serbatoio carburante con pompa elettrica per l'alimentazione. I più grandi carrozzieri italiani ed esteri realizzarono berline, cabriolet, coupé, spider. Le creazioni su Augusta furono moltissime ed è difficilissimo catalogarle ed in certi casi distinguerle.La Carrozzeria Viotti di Torino è stata attiva dal 1921 al 1964 ed è nota per le sue auto "su misura". Negli anni '20 registrò il brevetto per la "carrozzeria Clairalpax" che utilizzava montanti sottili in alpacca per un notevole aumento delle superfici vetrate. L'azienda ha importanza nella storia dell'automobile italiana per aver creato, su disegno di Mario Revelli de Beaumont, la Fiat 1100 "Giardinetta" che nel 1946 partecipò alla nascita delle moderne station wagon.


L’auto 

La Lancia Augusta Berlina, telaio no. 341292 è un esemplare carrozzato da Viotti e risale al 1934. Si ritiene sia stato un esemplare unico, non essendo note vetture “gemelle” ed è, comunque, l’unico esemplare sopravvissuto. Molte le peculiarità, rispetto alle altre pochissime Augusta carrozzate da Viotti, atelier che privilegiava l’eleganza formale e la resistenza aerodinamica su ispirazione delle collaborazioni con Mario Ravelli di Beaumont. Nella Lancia Augusta Berlina, telaio no. 341292, le proporzioni e l’equilibrio dei volumi è simile a quello delle berline carrozzate in Lancia, ma le linee risultano evidentemente più morbide e raccordate, il livello di dettaglio più curato, cosa possibile per un piccolo atelier. La vettura ha verniciatura bicolore marrone-beige, ruote a raggi e griglia in tinta col colore più chiaro. Gli interni sono in panno beige con finiture in legno verniciato ton sur ton. Nel 2015 la vettura ha partecipato alla produzione del film “Antonia” del regista Ferdinando Cito Filomarino, sulla vita della poetessa milanese Antonia Pozzi; menzione speciale al Festival internazionale del cinema di Karlovy Vary e candidato ai Nastri d'argento 2016 per il miglior regista esordiente. Il telaio no. 341292 nasce targata BO330826, poi targata MIG17394 a fine anni ’60 (queste targhe sono presenti con la macchina). Attualmente è stata reimmatricolata ed ha targhe e documenti italiani in ordine e aggiornati. La vettura è stata oggetto di un attento e completo restauro nell’anno 2000, quando la macchina è stata reimmatricolata. L’attuale proprietario ha provveduto ad un completo “tagliando” e alla manutenzione scrupolosa di motore e meccanica. Il motore è matching number, del tipo 88 con no. 5058. La vettura con telaio no. 341292 si presenta con aspetto ottimo e perfettamente funzionante.


Stato dell’Arte: Attento e completo restauro, non recente. In ottimo stato e perfettamente funzionante.

Bibliografia

  • Wim Oude Weernink, La Lancia, Motor Racing Pubblications, UK 1979.
  • Ferruccio Bernabò, Alfio Manganaro, Lancia Catalogue Raisonnè 1907-1990, Automobilia, Italia 1990.

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