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Libri, Autografi e Stampe

mercoledì 18 novembre 2020, ore 10:30 • Roma

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Leopardi, Giacomo

Lettera, 1825

Stima

€ 6.000 - 8.000

Lotto venduto

€ 7.998

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

Lettera autografa firmata di una pagina in 4°, 240 x 188 mm., indirizzata da Bologna al Conte Carlo Emanuele Muzzarelli a Roma, in data 18 dicembre 1825, piccolo strappo nel margine superiore bianco, al verso timbro postale BOLOGNA, data di arrivo 22 dicembre e tracce di timbro in ceralacca, brunita.

Note Specialistiche

“Eccellenza Reverendissima,ebbi la pregiatissima sua dei 4 del corrente, delle gentilissime espressioni della quale debbo ringraziarla senza fine. Profittando della licenza che Ella me ne ha conceduta, ho fatto stampare qui le sue belle quartine in un foglietto periodico di cui le mando copia. Se Ella ne desiderasse qualche altro esemplare, vedrei di poterla servire. Le spedisco ancora per parte dei miei ospiti, che la riveriscono cordialissimamente, il certificato in favore del Dottor Guidetti, il quale insieme coi Sigg. si terrà da lei sommamente graziato, ottenendo per di lei mezzo la nota licenza. La prego a compiacersi di ritornare i miei saluti distinti alla Signora Orfei. So che ella è stata qui qualche giorno, e m’informai dove abitava, con intenzione di farle visita, ma in quel tempo appunto fui obbligato da un incomodo di salute a tenermi in casa per più settimane, e però non mi fu possibile di vederla. 
Ella mi conservi la benevolenza che senza mio merito mia ha conceduta, e all’occasione non mi risparmi, persuadendosi che io sono veramente di cuore e sempre sarò Di V. Ecc. Revma. Dmo Obbmo servitore. Giacomo Leopardi.”
Il Conte Carlo Emanuele Muzzarelli, laureato in legge e uditore del tribunale della Sacra Rota, fu personaggio di riferimento dello scenario culturale romano, con una costante attività letteraria e culturale; pubblicò versi d’occasione e soprattutto fece parte di numerose e prestigiose accademie, fra cui l’Arcadia (con il nome Dalindo Efesio), la Tiberina, la Latina (di cui fu anche presidente), l’Accademia dei Lincei, l’Accademia di S. Luca e la Pontificia Accademia di archeologia. Fu in contatto epistolare con Leopardi, in onore del quale compose l’ode Al conte Giacomo Leopardi, uscita nelle “Notizie teatrali bibliografiche e urbane ossia Il Caffè di Petronio”, I [1825], 51, p. 203, a cui si fa riferimento nella presente missiva.

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