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Boccaccio, Giovanni
Edizione molto stimata, pubblicata da Pier Antonio Guadagni, Angelo Maria Bandini e forse Giovanni Bottari, citata dagli Accademici della Crusca e lodata anche da Foscolo; essa trascrive il celebre codice Mannelli (il quale lo aveva steso nel 1384, nove anni dopo la morte del poeta, suo amico) e si basa anche sull'edizione ''Ventisettana'', le cui varianti sono riportate a pié di pagina, e su quella del 1573. Esemplare su carta grande. Il Decameron di m. Gio. Boccaccio tratto dall'ottimo testo scritto da Fran.co D'Amaretto Mannelli sull'originale dell'Autore, 1761
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