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Note Specialistiche
La figura del padre, Costantino, uno degli esponenti più in vista della vita politica e intellettuale napoletana del tempo, dominò la vita di Gregorio e ne orientò fin dall'inizio la formazione. Lo sottolinea lo stesso Gregorio nella Prefazione alla “Istoria delle leggi”, dove ricorda come il padre lo avesse costantemente guidato negli studi dedicati al diritto feudale e municipale del Regno, nei quali si risentono gli influssi di Giambattista Vico, suo professore di storia, filosofia e letteratura. Che l'idea e il piano dell'opera fossero di Costantino lo conferma Giustiniani al quale Ginesio lo "avea ingenuamente ben mille volte confessato". L'intento ispiratore dell'iniziativa era di riscrivere la Istoria giannoniana eliminandone i "veleni" e rafforzandone gli aspetti giuridici e storici. La “Istoria delle leggi” dipende completamente dall'opera di Giannone e ne ricalca le orme, relegando ai margini i problemi politici e religiosi, cancellando la parte anticurialista e attenuando le aspirazioni di riforma civile e religiosa che ne costituivano la parte predominante. Il risultato fu una "versione moderata” della Istoria civile.
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