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NAPOLI 2500: Storia di una città e del suo territorio

lunedì 29 Settembre 2025, ore 15:00 • Roma

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Mazzocchi, Alessio Simmaco

Opuscula quibus Orationes, dedicationes, epistolae, inscriptiones, carmina, 1771

Stima

€ 250 - 350

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Informazioni

Napoli, Raimondi, 1771. In 4°. 2 parti in un vol. Ritratto all'antiporta dell'autore inciso da Benedetto Cimarelli, con 2 tavole finali, raffiguranti recto e verso di monete etrusche, incise da Giovanni Petroschi, fioriture e bruniture, legatura coeva in piena pergamena con titolo su tassello in pelle al dorso, tagli a spruzzo rossi.

Note Specialistiche

RARISSIMA OPERA in due volumi del biblista e archeologo nato a Santa Maria Capua Vetere, contenente epistole, orazioni, dediche, iscrizioni, carmi e diatribe. Il primo volume, del 1771, fu pubblicato a cura di Gaetano Migliore settimane prima della morte dell'autore; il secondo del 1775, fu sempre curato da Gaetano Migliore. Molti anni più tardi, nel 1824, e poi ancora nel 1830, furono pubblicati anche un terzo e un quarto tomo. In apertura del primo volume si trova la prima biografia di Mazzocchi scritta da Francesco Serao quando Mazzocchi era ancora in vita, intorno al 1750, pubblicata la prima volta nel 1767 e qui riproposta. Il tomo comprende anche: due orazioni funebri, 38 lettere che attestano i rapporti di Mazzocchi con papa Benedetto XIII, Scipione Maffei, papa Benedetto XIV, Giacomo Ruffo e altri., più di 150 iscrizioni di carattere religioso e non solo. Il secondo tomo comprende la dissertazione "L'origine dei Tirreni" composta da una premessa e otto diatribe (la nona e la decima diatriba furono pubblicate, a partire dai manoscritti di Mazzocchi, nel terzo tomo curato da Vincenzo Cala' nel 1824). Secondo Mazzocchi, gli Etruschi hanno origine orientale: ma è interessante "soprattutto l'analisi filologica dei termini diffusi nell'area padana e, procedendo verso il sud, nelle zone dell'Italia centro-meridionale occupate dagli Etruschi fino alla bassa Campania. I termini più significativi che denuncerebbero l'origine orientale sono, a suo parere, i due nomi latini del fiume Po, vale a dire Padus. ed Eridanus. La prima diatriba tratta dei sette mari dell'Etruria transpadana. La seconda diatriba contiene la spiegazione dei poleonimi Mantova, Felsina e Perugia. La terza contiene il catalogo dei luoghi dell'Etruria circumpadana. Nella quarta passa in rassegna i nomi dell'Umbria e del Piceno derivati da lingue orientali.la quinta considera i nomi etruschi della Campania. Nella sesta c'è il catalogo ragionato dei nomi dei luoghi dell'Etruria. Nella settima si spiega l'etimologia dei nomi Volterra, Populonia ed Elba. Nell'ottava sono esaminati i nomi dei re, dei e personaggi etruschi.

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