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Lazio - Campo Salino - Maccarese
Disegno delle livellazioni fatte con ordine della Sagra Rota in Campo Salino nella Forma Papale, e nello stagno di Maccarese per la causa, che verte fra Sua Ecc.za il Sig.r Duca Rospigliosi Pnpe Pallavicini, e li Ill.mi Si.ri Possessori di Campo Salino, 1792
Stima
€ 400 - 600
Lotto venduto
€ 500
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Informazioni
Penna, inchiostro bruno, acquerelli colorati su tracce di matita nera su carta, 633 x 944 mm., datato 15 marzo 1792 e firmato Angelo Sani perito geometra, con una serie di disegni che riproducono i ponti e le sezione del canale dell'acqua dolce, entro passepartout, alcuni strappi riparati al verso da nastro adesivo, qualche macchia. Insieme nel lotto un capitolato in 6 carte manoscritte intitolato "Piano di esecuzione dei lavori di grosse riparazioni al posto del Tevere nominato La Fornacetta di Fiano" datato 4 novembre 1837 con una tavola disegnata a mano e acquerellata raffigurante "Pianta del tratto del fiume Tevere denominato La Fornacetta di Fiano dei 27 settembre 1837 con li fondali ridotti al pelo magro ord.e delle acque", 320 x 420 mm, al verso la firma Ing. Pasquale Gentilini.
Campo Salino - detto anche Le Salsare - si estendeva a est dello stagno di Maccarese in provincia di Roma, era affittato ad un consorzio che poteva «godere la tenuta tanto a herba quanto a sementa». Esiste anche una piante incisa in rame da Francesco Pozzi e datata 1781, sempre commissionata dalla Sacra Rota per la causa in corso tra il Duca Rospigliosi Pallavicini e i signori Del Cinque e Teoli. Angelo Sani, il geometra che si occupò del rilievo, fu collaboratore del Nolli per la realizzazione della Nuova pianta di Roma e completò anche alcuni dei suoi rilievi dopo la sua morte. Scrisse anche un "Relazione dell'accesso alle paludi pontine.. esibita con una sua pianta il dì 15 luglio 1759".
Campo Salino - detto anche Le Salsare - si estendeva a est dello stagno di Maccarese in provincia di Roma, era affittato ad un consorzio che poteva «godere la tenuta tanto a herba quanto a sementa». Esiste anche una piante incisa in rame da Francesco Pozzi e datata 1781, sempre commissionata dalla Sacra Rota per la causa in corso tra il Duca Rospigliosi Pallavicini e i signori Del Cinque e Teoli. Angelo Sani, il geometra che si occupò del rilievo, fu collaboratore del Nolli per la realizzazione della Nuova pianta di Roma e completò anche alcuni dei suoi rilievi dopo la sua morte. Scrisse anche un "Relazione dell'accesso alle paludi pontine.. esibita con una sua pianta il dì 15 luglio 1759".
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