Informazioni
cm 56 x 35
reca sigillo di collezione in ceralacca sul verso
Per il presente dipinto è stata avanzata un'attribuzione ad un pittore di ambito tirolese, seguace di Michael Pacher.
La resa plastica dei volumi, che sembrano scolpiti nel legno, e la forte espressività data dal modo di dipingere gli occhi grandi sia nelle figure che negli animali rimandano ai modi di Hans Schnatterpeck, pittore e scultore di Merano che ebbe una fiorente bottega. Mentre ricorda la pittura di Nikolaus Stürhofer il motivo della candela nelle mani di Giuseppe, secondo un’iconografia tipicamente nordica che ebbe poi grande fortuna dal Rinascimento tedesco fino all’età barocca del Nord Europa.
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