Storie

Testimonianze di Bauhaus, dove il tutto si fonde

Dettaglio della copertina del lotto 83

Alcunu dei volumi "Bauhuas Bücher" saranno venduti il prossimo 16 luglio nell’asta Testimonianze, dedicata ai documenti dell’arte Moderna e Contemporanea.

Il Bauhaus è sicuramente la scuola che qualsiasi artista, designer e architetto contemporaneo vorrebbe aver frequentato se non fosse stata, purtroppo per noi, attiva solo tra il 1919 e il 1933.

Nata dalla mente di Walter Gropius sotto l’influsso delle riflessioni di John Ruskin e dell’Arts & Crafts di William Morris, l’istituto si poneva l’obiettivo di innalzare il livello dei prodotti di tutti i settori merceologici allo stato di arte grazie alla collaborazione diretta e attiva degli artisti in tutte le fasi: dalla ideazione alla progettazione, dalla prototipizzazione alla realizzazione secondo le parole dell’architetto tedesco:

“Diamo vita tutti assieme alla nuova costruzione del futuro in cui tutto: architettura, scultura e pittura sarà destinato a fondersi”

Proprio per sottolineare il concetto del “costruire”, la scelta del nome cadde su Bauhaus, storpiatura della parola tedesca “Bauhutte”: capannone.

Proprio come un cantiere venne strutturata la scuola in cui Walter Gropius chiamò a insegnare come capimastri dei professionisti del calibro di Paul Klee, Wassily Kandinsky, Oskar Schlemmer, i coniugi Albers, Mies van der Rohe, Johannes Itten, Laszlo Moholy Nagy e tanti altri.

Tutti loro utilizzarono gli spazi della scuola e gli studenti per affinare le loro teorie e ricerche e un bellissimo modo per noi di avvicinarci a questi pensieri sono i volumi della rivista prodotta dalla scuola, i Bauhuas Bücher, di cui alcuni numeri saranno presenti il prossimo 16 luglio nell’asta Testimonianze, dedicata ai documenti dell’arte Moderna e Contemporanea.

Volumi monotematici la cui direzione di ciascuno era affidata a un professore, come il numero 9 a cura di Wassily Kandinsky (lotto 83, stima € 1.000-1.500), in cui il “creatore” dell’arte astratta espone le sue teorie su punto, linea e superficie. Al lotto 89 troviamo il numero 2 del magazine con Paul Klee e le sue lezioni su linee, strutture e forze (stima € 1.000-1.500).

Non solo arte e approccio visivo al mondo ma anche architettura con il numero 3 curato direttamente da Walter Gropius e dedicato ai migliori e più moderni metodi di progettazione ed edificazione di palazzi (lotto 109, stima € 200-400). Al lotto 111 Moholy Nagy ci insegna invece a leggere una fotografia compositivamente e a ottimizzare la grafica dei nostri componimenti e libri (stima € 1.500-2.000). Se invece volessimo avere un riassunto di buona parte della produzione di design e arti applicate della scuola è al lotto 71 che dobbiamo rivolgerci, volume sette della rivista, un catalogo fotografico da cui ancora oggi attingere idee innovative (stima € 600-800).

Il Bauhaus nei suoi anni di attività ebbe delle collaborazioni dirette con alcune eccellenze produttive dell’epoca. Ne è testimonianza il lotto 166, un catalogo degli anni Trenta della Thonet, la famosa casa di sedie e poltrone, in questo caso con modelli ideati dalla scuola in un catalogo composto graficamente dalla scuola stessa (stima € 500-700).

Lotto 166: CATALOGO AZIENDALE (BAUHAUS) - THONET / Stima € 500 - 700

Lotto 166: CATALOGO AZIENDALE (BAUHAUS) – THONET / Stima € 500 – 700

Avere tra le mani questi volumi permette di toccare con mano il pensiero di alcuni dei più grandi artisti, comunicatori e maestri di pensiero di ogni tempo e, perché no, venirne ispirati.

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