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Eccellente risultato per il Dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea

Aggiudicato il 70% del valore per un fatturato di 2.200.000 euro. Record d’asta per Cagnaccio di San Pietro e Giacinto Cerone

L’asta di Arte Moderna e Contemporanea di Finarte si è chiusa con oltre il 70% sul valore di stima dei lotti venduti per un valore complessivo di 2,2 milioni di euro.
La sala attiva e interessata fin dai primi lotti dà vita ad un inizio dinamico con tanti lotti venduti tra cui, si segnala, il lotto 10, Le Chateauet la vierge noire a Montbazon (indre-et-loire) di Maurice Utrillo, aggiudicato a 25.000 €. Ottimi risultati, anche per Giorgio Morandi: il lotto 16, Natura morta, 1963, una matita su carta, aggiudicata a 17.500 € e il lotto 34, olio su tela di Mario Sironi, titolato Montagna e albero noto come Paesaggio alpino, del 1953 ca. aggiudicato a 25.625 €.

Si conferma l’interesse degli ultimi tempi su Gino Severini con l’aggiudicazione di ben cinque opere, tra cui si segnala L’Ecoliére, lotto 41, aggiudicata a 50.000 €.

Lotto 41: Gino Severini – L’Ecolière, 1947 / Venduto per: € 50.000

La prima parte dell’asta è stata, inoltre, caratterizzata dagli ottimi risultati dell’arte del ‘900 italiano, a testimonianza della sua recente riscoperta del mercato, con le ottime aggiudicazioni ottenute da lotti come l’opera Mercato di Mario Mafai (lotto 26) che ha quasi triplicato la sua stima minima e i lavori di Filippo de Pisis (lotti 11 – 1369) anch’essi tutti venduti oltre le stime.

Record d’asta per Cagnaccio di San Pietro, la sua Tempesta, un olio su tela del 1920 (lotto 61), esposto nel 1922 alla XIII Biennale d’Arte di Venezia, che viene venduto 108.600 €, doppiando la stima minima e con il valore più alto mai battuto per un’opera dell’artista.

Lotto 61: Cagnaccio di San Pietro – La tempesta (Terribile attesa), 1920 / Venduto per: € 108.600

Ottimi risultati per le opere di Lucio Fontana, in catalogo con una serie di lotti provenienti da un’importante collezione privata milanese, tra i quali il top lot (lotto 76C) Concetto Spaziale del 1962 aggiudicato alla cifra di 255.000 €.

Pinot Gallizio, L’orologio a Cucù, un olio su tela del 1961, lotto 91, realizza il quarto miglior risultato di sempre per l’artista piemontese e viene aggiudicato a 37.500 €.

Trascinati dal buon andamento dell’asta e dal momento positivo di mercato trovano acquirenti anche opere, storicamente importanti, come il lotto 76D, Composition Abstraite, di Serge Poliakoff, del 1963, a 87.000 € e per 91.800 € un olio su tela, degli anni 70, di Hans Hartung (lotto 112).

Lotto 112: Hans Hartung – T1979-H-11, 1979 / Venduto per: € 91.800

Ottima performance, anche, per il lotto 129, Misure, lavoro del 1966, di Bice Lazzari aggiudicato a 13.750 €.
Infine, bene la vendita, del lotto 140, di Jorge Eduardo Eielson che viene battuto a 22.500 € da una minima di 8.000 € e si segnala l’eccellente risultato del lotto 148, scultura Senza titolo del 2002, di Giacinto Cerone aggiudicato a 12.500 €. Il suo precedente record era di 7.000 euro, realizzato sempre da Finarte nel 2016.

Lotto 148: Giacinto Cerone – Senza titolo, 2002 / Venduto per: € 12.500

L’ottimo risultato del semestre ottenuto dal Dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea di Milano sotto la direzione di Alessandro Cuomo, coadiuvato dall’esperienza di Kimiko Bossi come Senior Advisor, va a sommarsi alla buona performance ottenuta dal Dipartimento di Roma, guidato da Georgia Bava, proiettando il Gruppo Finarte, con oltre 3.200.000 € di fatturato, tra le prime case d’aste italiane.

  Qui i risultati completi dell’asta di Arte Moderna e Contemporanea

*Tutte le cifre indicate includono il buyer’s premium.

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