Storie

Delle Aldine, ovvero della Modernità della Stampa

Aldus Page Maker, il primo programma di impaginazione usato sui Mac di Steve Jobs, prendeva il nome da Aldo Manuzio, uno dei primi editori della storia, al quale dobbiamo l'invenzione del formato tascabile e di alcuni dei caratteri più usati in assoluto. Allora cosa sono le "Aldine"? Scopriamolo con alcuni lotti della prossima asta!

Pochi forse sanno cosa sia un’Aldina, ancor meno chi sia Aldo Manuzio. Le Aldine sono convenzionalmente i libri stampati da Aldo Manuzio e dai suoi eredi a Venezia tra il 1495 e il 1597. Cento anni di raffinata produzione editoriale, un catalogo non immenso ma qualitativamente importante.

Pochi conoscono Aldo, ma molti sanno inconsapevolmente cose su di lui. Chi ha introdotto il formato tascabile per i libri di lettura? Aldo. Chi ha utilizzato la moderna punteggiatura, inventando tra l’altro la virgola e il punto e virgola? Aldo. Chi ha creato le prime collane editoriali? Aldo. Chi ha curato i testi in modo filologico, sia che fossero classici greco-latini o moderne opere in volgare? Aldo. Chi ha pubblicato il più bel libro del Rinascimento, ovvero il Polifilo? Aldo.

Aldo Manuzio. Foto: Museo della scrittura Aldo Manuzio. Bassiano

E la lista potrebbe continuare a lungo, perché senza Aldo Manuzio e le sue innovative e geniali intuizioni grafico-editoriali, noi avremmo libri più poveri e brutti. Tutti i caratteri che normalmente adoperiamo, dal Garamond all’Helvetica e soprattutto il più celebre e utilizzato al mondo, il Times New Roman, derivano da caratteri tipografici introdotti da Aldo. Il programma più utilizzato di impaginazione grafica, pensato e sviluppato per i primi Macintosh di Steve Jobs, va sotto il nome di Aldus Page Maker.

Lotto 49, ALDINA – TEOCRITO, Eclogae triginta, in greco. Theogonia, in greco. Altre opere in greco, 1495. Stima € 9.000 – 10.000

Il suo genio si è dispiegato nella Venezia del Rinascimento per appena 20 anni, realizzando un numero tale di moderne innovazioni da poter essere tranquillamente definito come “il principe dei tipografi”.
Aldo aveva diversi sogni nel cassetto, probabilmente li realizzò tutti perché la Venezia dell’epoca era un po’ come l’America degli anni Settanta (quella di Jobs e Gates…): una terra dalle immense possibilità, aperta alle innovazioni e per sua natura libera e moderna. I

l primo dei sogni era quello di dar vita ad una collana di testi greci (e latini) in grado di rivitalizzare la cultura classica. Il secondo era quello di fornire queste opere di una forma filologicamente corretta, rivista dai migliori studiosi della sua epoca. Il terzo, quello di dare bellezza alla pagina perché la lettura potesse essere lieve e piacevole. Realizzò tutto questo, per la sua genialità e per la capacità che ebbe di attorniarsi di validissimi compagni nell’impresa.

Lotto 54, ALDINA – LEGATURA – ALDINA – OVIDIO NASONE, PUBLIO
Inerrantium stellarum …Fastorum libris excerpta. P. Ouidij Nasonis Fastorum lib. 6. Tristium lib. 5. De Ponto lib. 4. In Ibin. Ad Liuiam, 1516. Stima € 1.500 – 2.500

Prendiamo ad esempio il Teocrito del 1496, in asta il 30 marzo (lotto 49). Aldo lo dedica a Battista Guarino, suo maestro a Verona di greco e latino, e glielo dedica segnalando come molte delle opere contenute – alcune inedite – gli serviranno per le sue lezioni pubbliche. E anche se alcune di esse potranno risultare “corrotte”, ovvero con testi non così affidabili e corretti, il suo impegno è per portare alla luce più opere possibili, “reputando sia meglio avere qualcosa piuttosto che non avere nulla. Un testo corrotto, se resta celato, raramente viene emendato – forse mai, per meglio dire; se invece viene pubblicato, saranno in molti a correggerlo, almeno con il passare del tempo.”

Lotto 56, ALDINA – HUARTE, GIOVANNI
Essame de gl’ingegni de gl’huomini, per apprender le scienze …Tradotto Dalla Lingua…, 1586. Stima € 300 – 400

Aldo aveva un’idea aristocratica della Cultura ma anche profondamente democratica: il progetto di recuperare la letteratura greca facendola diventare l’asse portante nella formazione delle nuove classi dirigenti doveva coinvolgere tutti, aristocratici e non; ed era bilanciato dalla riscoperta del valore della letteratura in volgare, dei grandi autori da Dante a Petrarca ma anche dei suoi contemporanei, come Sannazzaro, Bembo e altri, che rispecchiavano al meglio la modernità del Rinascimento.

Aldo fu contenuto e forma, fu la ridefinizione moderna dell’oggetto libro così come lo concepiamo noi oggi: un oggetto che fino ad allora era stato appannaggio di Clerici e pochi intellettuali, ma che da Aldo in poi divenne la forma più rivoluzionaria di pensiero in movimento, quella appunto di un tascabile da portare sempre e ovunque.

Una selezione di Aldine andrà in asta il 30 marzo in occasione della prima parte dell’asta di Libri, Autografi e Stampe. Un’occasione unica per collezionisti e appassionati di testi antichi, che avranno la possibilità di fare offerte su questi lotti rappresentativi di un grande personaggio della storia dell’editoria (e non solo!).

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