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I vetri di Murano, oggetti del desiderio dei collezionisti

Il valore di un vetro di Murano è al pari di quello di un gioiello o di un dipinto e queste opere d'arte decorativa raccontano un pezzo di storia della grande produzione artigianale italiana: ecco perché vale la pena tenere sempre d'occhio le quotazioni di mercato.

“E, contro il cielo, opaco e riflettente: i vetri riflettono il cielo. Incielano l’Architettura” – Gio Ponti, Amate l’architettura

Il 2020 è stato un anno davvero particolare: tutti abbiamo vissuto a stretto contatto con l’ambiente domestico delle nostre case e questo ha certamente contribuito ad accrescere la consapevolezza dell’importanza di ciò che ci circonda. Il Vetro, un materiale così affascinante da risultare quasi magico, abbellisce e arricchisce il nostro arredamento, ci riporta alla bellezza del dettaglio e alla riscoperta del continuo cambiamento. Perché il vetro riflette, si modifica e modifica ciò che ci sta intorno.

Gio Ponti, lampada a sospensione mod. 5523, 1940 ca., H 65 cm x L 38 cm, a 5 luci con struttura in vetro di Murano a più strati, vetro lattimo e metallo. Prod. Venini. Venduta nel luglio 2020 per 2.300 €

I vetri sono ormai diventati un oggetto del desiderio per chi ama decorare la propria casa: particolarmente apprezzati dai collezionisti internazionali amanti dell’alto artigianato italiano, il mercato registra un trend positivo in particolare in Europa (con la Francia e i Paesi Scandinavi in testa) e negli Stati Uniti. Oggi amatissimi da designer, celebrità e collezionisti, gli eleganti e colorati vasi e oggetti in vetro di Murano permettono di giocare con i contrasti di toni e forme in diverse tipologie di ambienti, aggiungendo un tocco di bellezza e stile ad un appartamento moderno, un interno classico o anche a quei contesti più eclettici o ricercati. L’eleganza del vetro di Murano assume una serie di forme diverse: vasi, lampadari, arte della tavola, figure, accessori e molto altro ancora, il tutto ideato dalle menti creative di alcuni dei designer più importanti della storia italiana e sapientemente modellati dagli artigiani dell’isola di Murano. 

Vittorio Zecchin, Vaso, 1925 ca., costolato in vetro ametista. M.V.M Cappellin, 1925, cm h 37. Venduto nel dicembre 2020 per 1.025 €

La maestria di ogni esemplare rende questi oggetti dei veri e propri pezzi d’arte: il valore di un vetro di Murano è al pari di quello di un gioiello o di un dipinto e queste opere artistiche vengono spesso conservate nelle collezioni di famiglia e tramandate attraverso le generazioni. Gli appassionati di arte vetraria conoscono bene il pregio di un singolo esemplare, che è il frutto di un lungo processo artigianale ma soprattutto di un know-how unico e inimitabile della produzione italiana.

Una particolarità dei vetri di Murano, che li differenzia da altri settori del collezionismo, è quella della maggior valorizzazione delle creazioni del Novecento rispetto a quelle più antiche, anche grazie alle preziose collaborazioni di alcuni dei grandi nomi del secolo d’oro del design italiano con le più importanti fornaci muranesi, come Flavio Poli per Seguso, Gio Ponti e Fulvio Bianconi per Venini o Dino Martens per Aureliano Toso.

Flavio Poli, Lampadario a sospensione, 1960 ca.,
H 180 cm x L 130 cm, a sei luci in vetro stampato e colorato. Prod. Seguso. Venduto nel luglio 2020 per 3.330 €

Il concetto di vetro come oggetto da collezione (e da investimento) nasce negli anni Ottanta, grazie anche ad alcune importanti figure dell’arte contemporanea: Bruno Bischofberger, celebre gallerista di Zurigo che portò in Europa Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat, nonché grande sostenitore dell’avanguardia italiana, è tutt’oggi un grande appassionato di vetri del Novecento.

Anche il collezionista newyorkese Barry Friedman si è dedicato all’arte vetraria: una parte della sua celebre raccolta è stata battuta in asta nel 2014, raggiungendo un milione di euro per circa un centinaio di esemplari, mentre altre 177 opere tra le quali spiccano i nomi di Bianconi, Poli, Scarpa e Zecchin, realizzate presso le più importanti e storiche fabbriche muranesi – come Seguso, Barovier e Toso, Cenedese, Salviati e Venini – sono state donate nel 2017 a Venetian Heritage e destinate in via permanente al Museo del Vetro di Murano, il luogo perfetto per la loro massima valorizzazione.

Carlo Scarpa, Servizio da tavola, 1930 ca. Prod. MVM Cappellin. Venduto nel dicembre 2020 per 3.840 €

Quali sono i creatori più quotati oggi?

Senza dubbio Carlo Scarpa, che si conferma sempre tra i nomi più cercati sul mercato, poi le creazioni di Ercole Barovier, Paolo Venini e Vittorio Zecchin. Molto ben quotati anche Fulvio Bianconi, Dino Martens e Tomaso Buzzi. Tra i nomi ancora in parte da scoprire ma che ci aspettiamo possano godere di ottimo successo nei prossimi anni, citiamo Toni Zuccheri e Luciano Vistosi.

Ercole Barovier, Statua di giardiniere in vetro soffiato foglia d’oro e forte iridescenza, 1940 ca.Prod. Barovier e Toso, cm h 29. Venduta nel dicembre 2020 per 1.025 €

Vendi con noi

Il Dipartimento di Design italiano del XX Secolo ha una forte specializzazione in articoli del design industriale e delle arti decorative prodotti dal 1900 fino ad oggi. Tutti hanno le caratteristiche di essere pezzi particolari, originali, e di avere come comune denominatore il Made in Italy.

Ci rivolgiamo a chi pensa di possedere oggetti di modernariato e design dai primi del Novecento in avanti e ne vuole conoscere il reale valore, l’origine o il designer valorizzandoli così al meglio all’interno delle nostre aste dedicate a questo settore. I nostri esperti si propongono inoltre di essere un fulcro per coloro che cercano di apprendere e condividere conoscenze su arte, design e collezionismo, offrendo valutazioni sia di persona che online.

Asta di Design: 21 aprile 2021
Termine per la consegna delle opere: 15 marzo 2021

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