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Finarte conferma il suo periodo positivo con l’ottimo risultato dell’asta di Arte Moderna e Contemporanea

ALIGHIERO BOETTI, "Talvolta sole, talvolta luna" (dettaglio), 1988 - Venduto € 36.219,00

L’asta che si è tenuta a Roma lo scorso 28 maggio ha superato i 930.000 euro di venduto con oltre il 70% di lotti aggiudicati.

Finarte è stata tra le prime a sapersi riorganizzare in questa particolare situazione per continuare ad attirare i suoi collezionisti comodamente seduti sulla poltrona di casa. Concentrando le forze nell’organizzate aste interamente online e i risultati ci stanno dando ragione (come avevano già dimostrato i risultati delle aste di Fotografia e di Grafica Internazionale e Multipli d’Artista).

Tra le priorità del Dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea quella di presentare ogni volta delle primizie della Storia dell’Arte cosa che è stata giustamente riconosciuta e premiata dai partecipanti all’asta con delle serrate trattative fatte di offerte e contro-offerte.

Tra tutti i lotti contesi da citare, sicuramente, il lotto 53, Flowers, un disegno degli anni sessanta di Cy Twombly. Un delicatissimo vaso di fiori che, come le grafie più famose dell’artista americano, è fatto di segni tanto rapidi quanto essenziali e con solamente degli accenni di colori a renderne la vividezza. Dei fiori di pura forza. Ebbene questa composizione floreale da una base d’asta di € 7.000 vola fino a superare € 62.000. Fortunato/a chi si ritroverà in casa uno dei mazzi di fiori più costosi della storia.

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CY TWOMBLY, “Flowers”, 1960/’70 – Venduto € 62.259,00

Lotto molto poetico l’Alighiero Boetti (170), Talvolta sole talvolta luna, un arazzo, del 1980, nei toni dell’arancio, del viola e del verde aggiudicato a più di  € 36.200 con un raddoppio della stima iniziale di € 18.000.

Ottimo risultato per un’altra opera dell’artista torinese, una copia del suo mitico volume Classifyng the thousand long est rivers in the world, del 1978, passa di mano infatti per € 37.459 (lotto 133).

Star dell’incanto il dolcissimo sguardo di una madre verso la figlia china sulle sue gambe. Scena che giunge a noi filtrata dagli occhi di un padre come Giacomo Balla che nel 1910 realizza uno dei suoi capolavori il trittico Affetti conservato alla Galleria d’Arte Moderna di Roma.

Siamo contenti che il bozzetto principale incentrato sui volti delle due donne, battuto per € 99.059, vada con tutte le sue emozioni a riscaldare la casa di un appassionato (lotto 150).

GIACOMO BALLA, Affetti (bozzetto), 1910 - Stima € 80.000 - 100.000

GIACOMO BALLA, “Affetti (bozzetto)”, 1910 – Venduto a 99.059 €

Tra le tendenze da registrare il rinnovato interesse dei collezionisti all’arte figurativa, genere in cui l’arte italiana può vantare dei maestri assoluti come Fausto Pirandello. La sua Donna dietro il vetro, (lotto 146), un olio su tavola, del 1936, in cui l’artista mostra tutta la sua bravura pittorica dando l’idea della trasparenza delle superfici giocando su pochissime tonalità viene venduto a € 23.819.

Uno dei temi classici è la natura morta e tra gli artisti contemporanei che più si sono dedicati al tema Giorgio De Chirico, la sua Natura morta con frutta (Frutta con pesche, pere e uva bianca), olio del 1952, è venduto per € 37.459.

Tra le opere che confermano di essere più bramate dai collezionisti le pitture di Mario Schifano. L’artista romano ha superato il genere pop creandone uno tutto suo in cui è bellissimo perdersi.

Opere come: Senza Titolo (Paesaggio anemico) (lotto 108, € 6.359), Gigli d’acqua (lotto 154, € 15.139) e Paesaggio Anemico (lotto 183, € 12.029) testimoniano la sua capacità di sintetizzare e rappresentare una veduta in opere paragonabili alla produzione di uno dei più bravi paesaggisti di tutti i tempi, l’inglese William Turner.

La volontà di essere fuori dal tempo con una pittura che omaggi tutte le epoche, soprattutto quelle classicheggianti, sia nei soggetti e composizioni e nelle tecniche elaborate e raffinatissime ha unito un gruppo di artisti, negli anni ’80, dando vita al così detto Anacronismo.

Un movimento che ha goduto di alterne fortune ma che ora sta giustamente richiamando l’attenzione su di sé come dimostrano gli ottimi risultati di autori come: Carlo Bertocci (L’attesa, lotto 109, € 6.359), Lino Frongia (Trio, Lotto 110, € 5.351) e Franco Piruca (Giochi fanciulleschi, lotto 112, € 7.115).

Finarte è sinonimo anche di grande arte internazionale come dimostra l’aggiudicazione di alcuni lotti.

Il lotto 159, un’opera storica dell’artista cinese Hsiao Chin, Pittura –Bi, un olio su tela, del 1935, testimonianza delle sue prime ricerche sull’astazione “simbolica” è venduta per € 34.979. Al lotto 162 una delle classiche compressioni dell’artista francese César è aggiudicata a € 17.619.

La pittura mantiene il suo ruolo di regina delle aste. Ne è un esempio perfetto S’Excluse, un olio su tela, del 1972, del maestro cileno Roberto Sebastian Matta (lotto 163) la sua composizione di personaggi astratti viene, infatti, battuta a € 54.819.

Finarte vuole ringraziare tutti gli appassionati e collezionisti che partecipando, asta dopo asta, sempre in numero crescente testimoniano l’impegno e la bravura di tutti i suoi dipartimenti nel rendere reali i loro sogni.

Grazie a tutti voi.

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