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Asta di Vini a Hong Kong: un trionfo italiano con un venduto del 94%

Tra i lotti più apprezzati Barbaresco Crichet Pajé 2010 di Roagna, la verticale di Brunello Biondi Santi e il Brunello con Case Basse 1983 di Soldera

Il pubblico della prima asta ad Hong Kong di Finarte in collaborazione con Gelardini & Romani Wine Auction si è dimostrato affamato di vini italiani: un catalogo che ha portato uno strepitoso risultato con un venduto totale di 550.000 euro.

La “prima” della collaborazione tra Finarte e Gelardini & Romani Wine Auctions è andata in scena domenica 17 maggio: wine lovers divisi da 6 ore di fuso orario si sono contesi oltre 750 lotti più decine di fuori catalogo a partire dalle 11:00 di mattina nella sala gremita del Ciak in the Kitchen di Hong Kong e dalle 5:00 di mattina in Italia sulla piattaforma online di Finarte.

Il risultato è stato un trionfo italiano, con le due case d’asta che insieme hanno dato un grande risalto all’Italia del Vino: nella top ten spettacolari rialzi per il Barbaresco Crichet Pajé 2010 di Roagna (+178%) e la verticale di Brunello Biondi Santi (+267%), poi i grandi Supertuscan Masseto e Sassicaia, ancora Langhe con Barolo Ca’ Morisso 2010 di Giuseppe Mascarello, Brunello con Case Basse 1983 di Soldera e infine Amarone della Valpolicella di Dal Forno.

Mentre alle 11 del mattino a Hong-Kong Flaviano Gelardini batteva i lotti a ritmo incalzante davanti a un pubblico scatenato, la piattaforma on-line di Finarte veniva aggiornata in tempo reale per permettere agli appassionati europei di partecipare gareggiando con la sala in un primo esperimento audace.

Flaviano Gelardini nella sala gremita del "Ciak in the Kitchen" di Hong Kong

Flaviano Gelardini nella sala gremita del “Ciak in the Kitchen” di Hong Kong

L’emergenza sanitaria ha colpito anche il mondo delle aste e l’ha incoraggiato a evolvere, a trovare nuovi modi d’esprimersi per non fermarsi. Poche settimane prima, sotto la mano esperta di Fabio Massimo Bertolo, si è tenuta l’asta Finarte di Grafica Internazionale e Multipli d’Artista battuta totalmente on-line. Il dipartimento di Vini e Distillati ha sperimentato, invece, l’abbattimento dei confini tra fisico e virtuale, e i pochi – frenetici – secondi che decidono il destino di un lotto hanno vissuto una moltiplicazione di momenti tra i diversi fusi mondiali.

La partnership tra le due case d’aste ha permesso di offrire 752 lotti a un pubblico che si è dimostrato affamato di vini italiani, facendo segnare la percentuale del 94% di venduto per valore: 550.000 euro di venduto. Il nucleo più sostanzioso dell’incanto è rappresentato da grandi vini italiani, sempre più apprezzati e conosciuti: “i lotti italiani – ha commentato Raimondo Romani – sono quelli andati meglio”.

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